Euro, riprende un pò di forza

Photo Credits - Vittorio Zunino Celotto - Getty Images Entertainment - Getty Imaes - 92638162 Le valute rimanono ancora il principale mercato dove le scelte future delle Banche centrali Mondiali, influenzeranno in modo molto forte, il trend dei principali corsi dei cross valutari  tra cui il cambio euro dollaro.

Borsa di Tokyo ai massimi da 4 anni

Il rally della borsa di Tokyo non accenna a fermarsi. Stamattina l’indice azionario Nikkei-225 ha guadagnato il 3,8% a 11.463 punti, salendo sui masismi più alti degli ultimi quattro anni. A dare slancio alla borsa giapponese è sempre la debolezza dello yen, che stamattina ha agggiornato i minimi dal 2010 su euro e dollaro americano. La svalutazione dello yen, in atto ormai da alcuni mesi, sta favorendo la ripresa delle aziende nipponiche dedite all’export grazie alla valuta locale più debole che equivale ad una maggiore competitività nel commercio con l’estero.

Banca centrale svizzera interviene per frenare il franco svizzero

La Swiss National Bank è intervenuta per frenare l’apprezzamento del franco svizzero nei confronti dell’euro, considerato dannoso per l’economia svizzera.

Dopo ben quattro sedute al rialzo la Banca centrale svizzera ha quindi deciso di intervenire concretamente fissando il cambio con l’euro ad un tasso minimo di 1,2 franchi. La decisione dell’istituto centrale ha effetto immediato, inoltre come si legge nel comunicato diffuso pochissime ore fa, non solo non sarà più tollerato un cambio euro franco al di sotto di 1,2 ma questo stesso valore appare comunque sopravvalutato, per cui l’obiettivo è quello di puntare ad un ulteriore indebolimento della moneta.

Euro e dollaro in crisi, possibile downgrade rating USA

L’euro e il dollaro stanno entrambi vivendo un momento di crisi. Ad influire sull’andamento della divisa europea è la già nota crisi del debito sovrano causata dall’elevato deficit di alcuni paesi europei, mentre dall’altro lato dell’Atlantico ad indebolire il biglietto verde sono soprattutto le speculazioni su un nuovo piano di stimoli per l’economia americana, a cui si va ad aggiungere una nuova preoccupazione sorta nel corso delle ultime ore.

Secondo quanto riportato da alcune fonti, infatti, esiste il concreto rischio che il debito sovrano degli Stati Uniti venga declassato da alcune tra le principali agenzie di rating.

Forex, gli orari migliori per il trading

Il mercato del Forex è aperto 24 ore al giorno, dunque diventa molto importante sapere quando si verificano i picchi maggiori di attività delle varie coppie di valute.

Per aumentare l’efficienza nel trading è quindi un aspetto fondamentale conoscere il timing delle varie piazze mondiali.

Forex: previsioni euro 2011

I timori legati alla crisi del debito sovrano di alcuni paesi europei continueranno anche nel corso del 2011 a rappresentare un problema per la moneta unica europea, che probabilmente continuerà ad essere debole nei confronti delle altre principali valute.

Secondo una parte considerevole degli analisti, infatti, esiste un rischio concreto che dopo Grecia e Irlanda la crisi coinvolgerà anche il Portogallo, la Spagna e, secondo alcuni, si troveranno a dover affrontare una situazione particolarmente difficile anche altri paesi della zona euro che al momento non suscitano alcun tipo di preoccupazione, come Francia e Italia.

Le valute esotiche nel mercato del Forex

Le principali valute normalmente commercializzate nel mercato del Forex sono il dollaro statunitense (USD), l’euro (EUR), lo yen giapponese (JPY) e la sterlina britannica (GBP), a cui si aggiungono il franco svizzero (CHF), il dollaro australiano (AUD), il dollaro canadese (CAD) e il dollaro neozelandese (NZD).

Le restanti valute, quelle meno comuni, sono le cosiddette valute esotiche che possono essere ugualmente commercializzate sul mercato del Forex, anche se la cosa diventa più complicata a causa della scarsa quantità di attività e strumenti che consentono di fare trading, diversamente da come avviene per le valute più comuni.

Prezzo oro vicino a 1.400 dollari l’oncia

Il prezzo dell’oro continua imperterrito la sua corsa al rialzo. Nel corso della notte, in chiusura a New York, il metallo giallo ha infatti raggiunto un nuovo livello record avvicinandosi ai 1.400 dollari l’oncia: il future con scadenza dicembre ha guadagnato il 3,4% a 1.383,10 dollari l’oncia.

A spingere in alto il prezzo dell’oro è stato soprattutto il calo del dollaro che ha seguito l’ufficializzazione della decisione presa dalla Federal Reserve in merito al nuovo pacchetto di stimoli monetari.

Possibili soluzioni per eliminare gli squilibri valutari

La guerra delle valute derivante dall’incapacità del sistema monetario internazionale di correggere gli squilibri della bilancia dei pagamenti rende assolutamente necessaria una strategia che metta fine a questa situazione. Mentre i rappresentati dei 20 paesi che si sono riuniti al G20 tenutosi in Corea del Sud assicurano di essersi impegnati ad evitare svalutazioni competitive, gli esperti ipotizzano quattro diverse soluzioni per risolvere la situazione.

La prima soluzione ipotizza semplicemente una maggiore flessibilità dei tassi cambio, lasciando ai mercati il compito di trovare un punto di equilibrio. In questo caso il dollaro dovrebbe deprezzarsi raggiungendo livelli record mentre l’euro si rivaluterebbe, a svantaggio però del comparto industriale del vecchio continente e a vantaggio di quello del nuovo continente.

Il forex è tassabile secondo il fisco

Il forex è tassabile secondo quanto stabilito dal fisco. La negoziazione sul forex porta a creare rapporti finanziari, che da un evento incerto, fanno dipendere differenziali positivi o negativi.

Perciò hanno rilevanza reddituale le plusvalenze effettuate grazie alla compravendita di valute a pronti attraverso i contratti chiamati rolling spot. Praticamente tutte le operazioni overnight, quelle che durano più sedute.

Cambio euro/dollaro verso i minimi del mese

Prosegue il periodo difficile per l’euro nei confronti del dollaro, infatti anche quella di ieri è stata una giornata di debolezza per il cross tra la moneta unica e quella americana.

L’euro prosegue il suo cammino verso i minimi del mese a quota 1,25, con il rischio di un nuovo breakout al ribasso che diventa sempre maggiore.

Cambio euro dollaro risente ancora della crisi in Grecia

La situazione di incertezza che continua a caratterizzare l’economia europea, soprattutto dopo la crisi che ha colpito la Grecia, sta creando una forte pressione sulla moneta unica, dopo la breve risalita di ieri l’euro continua infatti a perdere terreno nei confronti del dollaro, raggiungendo i livelli più bassi degli ultimi nove mesi.

I paesi dell’Unione Europea hanno mostrato piena solidarietà alla Grecia promettendo il loro sostegno nella risoluzione dei problemi finanziari, in cambio è stato però chiesta l’adozione da parte del governo greco di ulteriori misure a sostegno del risanamento fiscale e che potrebbero essere già annunciate dal consiglio dei ministri nella giornata di domani.

Dollaro a quota 1,5

dollaro

Il dollaro è tornato a quotarsi 1,50 nei confronti della moneta unica europea e questo ha portato anche a sovrappesare la quotazione dell’oro che proprio nella giornata di oggi ha toccato un nuovo record.

Se euro/dollaro è arrivato a pesare 1,5, la quotazione dell’oro ha raggiunto 1108,55 dollari l’oncia.

Questo valore corrisponde decisamente ad un nuovo record storico superando persino quello della scorsa settimana. E’ possibile che l’oro continui la sua salita ancora per qualche mese come abbiamo ipotizzato nelle previsioni dell’oro e poi è possibile una discesa.

Dollaro ai minimi sulla moneta unica

andamento euro-dollaro

Nelle ultime sedute il prezzo della moneta americata ha subito una inflessione nei confronti dell’Euro.

La moneta del vecchio continente infatti continua ad essere forte nei confronti del dollaro e questo non dipende dal fatto che l’euro aumenti nei confronti del dollaro, ma è vero il contrario ovvero il dollaro si indebolisce e negli scorsi giorni è arrivato a toccare persino il valore 1,48.