Italia buco derivati da 8 miliardi

nuovo record debito pubblico italianoLo scandalo derivati, che da fine gennaio scorso ha interessato Banca Mps, sembra potersi estendere clamorosamente anche al Tesoro italiano. Secondo quanto riportato dall’autorevole quotidiano finanziario britannico Financial Times, che avrebbe visionato un documento riservato che Via XX Stetembre avrebbe inviato alla Corte dei Conti, il Tesoro italiano rischia un buco derivati di 8 miliardi di euro. Si tratta di contratti finanziari strutturati stipulati con banche straniere sul finire degli anni ’90, allo scopo di facilitare l’ingresso dell’Itallia nell’area euro. Anche il quotidiano La Repubblica si è interessato al dossier.

HSBC punta sui mercati emergenti

La HSBC, Hong Kong and Shanghai Banking Corporation, banca britannica tra le più importanti e potenti al mondo, ha da pochi giorni presentato la semestrale della prima metà del 2010, chiusa con un utile raddoppiato rispetto al semestre precedente, a quota 6,76 miliardi di dollari, da 3,35 miliardi.

Per la banca inglese, che ha da poco presentato una Ipo per Shangai, ora si aprono nuovi orizzonti, come riportato dalle ultime indiscrezioni comparse niente meno che sul Financial Times.

Mps e Bpm smentita necessità aumento di capitale

Sia Mps che Bpm hanno smentito la notizia apparsa sul Financial Times, secondo cui le due banche italiane avrebbero bisogno di un aumento di capitale, in base a quanto risultato da degli stress test condotti sulle banche a livello europeo.

Banca Popolare di Milano innanzitutto ha voluto chiarire di non aver mai preso parte a degli stress test a livello europeo, oltre al fatto che dai risultati emersi da esercizi condotti internamente non ha nessun bisogno di effettuare un rafforzamento del capitale.

Accordo Daimler Renault prossimo alla conclusione

Secondo quanto riportato dal Financial Times Daimler e Renault sono vicine al perfezionamento dell’accordo che vede la collaborazione tra le due case automobilistiche soprattutto nel settore delle utilitarie, secondo le indiscrezioni di stampa le due aziende sono giunte alla fase finale delle trattative, per cui è probabile che la conclusione dell’accordo verrà annunciata già ad aprile.

Sempre secondo le indiscrezioni di stampa l’alleanza tra le due case automobilistiche prevede anche l’ingresso nelle rispettive partecipazioni con una quota simbolica del 3%.

Intesa Sanpaolo potrebbe rinunciare ai Tremonti bond

Passera

In base a quanto riportato dal Financial Times Intesa Sanpaolo starebbe pensando di ritirare la sua richiesta relativa ai cosiddetti “Tremonti bond“.

Il quotidiano, in particolare, riporta le parole dell’amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera il quale ha affermato che la banca sta ancora valutando se procedere o meno con la richiesta, può darsi che scelga di procedere richiedendo bond per 4 miliardi, è possibile che decida di richiederne solo una parte o ancora è anche possibile che si decida di ritirare la richiesta e fare a meno dei bond.

Tronchetti Provera intervistato dal Financial Times

Marco Tronchetti Provera è definito dal Financial Times come uno degli industriali italiani più famosi in tutto il mondo. In effetti Tronchetti Provera è amministratore delegato di Pirelli, oltre ad essere anche il suo principale azionista , è amministratore delegato di Telecom Italia, membro del Consiglio di Amministrazione del teatro La Scala di Milano, vice presidente di Confindustria ed è membro del Consiglio di Sorveglianza di Mediobanca.

Il Financial Times, tuttavia, parla di Tronchetti Provera per via di un intervista da lui stesso rilasciata al giornale e durante la quale si discute soprattutto di Pirelli e delle difficoltà del settore automobilistico in questo periodo di crisi.