Bernanke: leggeri segnali di ripresa

Bernanke, il presidente della Federal Reserve, è intervenuto ieri davanti alla Commissione Bilancio del Senato, dichiarando che la ripresa economica americana sarà più forte nel corso del 2011, in quanto ci sono prove che mostrano una ripresa nelle spese dei consumatori e delle aziende.

Bernanke ha confermato che è probabile che il tasso della ripresa sia più forte nel 2011 rispetto al 2010, sottolineando l’impegno alla stabilità dei prezzi della Fed e che la banca centrale possiede i mezzi per uscire in maniera morbida dalle misure straordinarie utilizzate durante il picco della crisi.

Tassi interesse Fed invariati tra 0 e 0,25%

Era stato ampiamente previsto dal mercato ma nella serata di ieri è arrivata la conferma ufficiale: il Federal Open Market Committee (il comitato esecutivo della Federal Reserve) ha deciso di lasciare invariati i suoi tassi d’interesse.

Il FOMC ha lasciato i tassi d’interesse in un range compreso dunque tra lo 0,00% e lo 0,25%, e per l’ottava volta consecutiva, il Presidente della Fed di Kansas City, Thomas Hoenig, ha votato contro la decisione del comitato.

Stime crescita economia tagliate dalla Fed

Dai verbali dell’ultima riunione del FOMC (Federal Open Market Committee), il comitato esecutivo della Banca Centrale americana, si legge che la Federal Reserve ha tagliato leggermente le sue stime per la ripresa economica negli USA.

Adesso la Fed prevede una crescita del PIL per l’anno in corso compresa tra il 3% ed il 3,5%, contro le precedenti previsioni di una crescita tra il 3,2% ed il 3,7%.

Previsioni Bernanke ripresa prossimi mesi

Ben Bernanke, presidente della Fed, è intervenuto in Congresso davanti alla Joint Committee, parlando dei prossimi mesi per il mercato del lavoro.

Secondo Bernanke si iniziano a vedere i primi segnali incoraggianti della ripresa, con le condizioni dei vari mercati che continuano il loro processo di rafforzamento.

A bloccare un po’ la crescita americana invece sono le restrizioni significative (così sono state definite da lui) legate alla debolezza del settore delle costruzioni.

Bernanke sarà confermato alla guida della Fed

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Secondo quanto dichiarato ufficialmente da David Axelrod, consigliere della Casa Bianca, Ben Bernanke sarà ri-confermato alla guida della Federal Reserve, nonostante le strane voci che girano dopo la sconfitta democratica in Massachusetts.

Ricordiamo che il mandato di Bernanke scade a fine gennaio, e negli ultimi giorni della scorsa settimana ci sono state non poche difficoltà al Senato americano, per stabilire la sua conferma alla guida della Fed.

Prezzo medio oro nel 2010

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Si prevede che la FED mantenga i tassi di interesse ancora molto bassi per tutto il 2010 e che il dollaro si mantenga debole ancora per qualche mese.

Questo atteggiamento dei mercati e della FED fa sì che si rafforzino i mercati emergenti come Cina e India in grado di invenstire in ingenti quantità di oro.

Francesco Fonzi di Credit Suisse spiega che l’oro è sempre stato visto come un bene rifugio ed è per questo che il metallo ha subito degli importanti rialzi proprio nel momento della crisi e l’andamento dovrebbe mantenersi inalterato per tutto il 2010.

Alzare i tassi di interesse per prevenire bolle speculative

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Ben Bernanke, Presidente della Federal Reserve, in occasione della riunione annuale degli economisti americani, che si è tenuta ad Atlanta, ha affermato che la Fed potrebbe intervenire sui tassi di interesse di qui a breve, se non ci saranno nuove regole studiate appositamente per evitare la formazione delle cosiddette bolle speculative.

La Fed dovrà agire sui tassi di interesse, alzandoli, in modo da sgonfiare in anticipo la bolla, prima che inizi a rappresentare un problema serio per l’economia.

Il messaggio di Bernanke va anche letto come un messaggio indirizzato al Congresso, il quale negli ultimi tempi sta cercando sempre più di limitare l’istituto centrale americano.

Fed mantiene tassi ai minimi storici

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Al termine dei due giorni di incontri la Federal Reserve ha deciso di mantenere invariati i tassi sui Fed Funds, che rimangono così ai minimi storici. E’ a partire da dicembre scorso che il Fomc (Federal Open Market Committe) ha bloccato i tassi d’interesse per il prestito interbancario tra lo 0 e lo 0,25% in modo da poter far fronte alla crisi finanziaria. Viene quindi confermato anche il tasso di sconto allo 0,50%.

I governatori, al termine delle varie riunioni hanno comunque fatto notare che nell’ultimo periodo le spese delle famiglie hanno iniziato ad aumentare, così come è migliorata l’attività economica negli States.

La Fed spinge al ribasso Wall Street

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Giornata di borsa quella di ieri influenzata dalla decisione della Federal Reserve di lasciare i tassi di interesse al minimo storico tra lo 0 e lo 0,25%, ma nonostante questa notizia positiva ed un avvio deciso dei principali listini statunitensi, la giornata a Wall Street si è chiusa in terreno negativo.

A Wall Street l’indice Dow Jones ha chiuso le contrattazioni lasciando sul campo lo 0,83%, il Nasdaq ha perso lo 0,69% mentre l’S&P ha ceduto lo 0,81%. A trainare al ribasso i listini sono stati in particolar modo i titoli del settore energetico e le materie prime.

Borse ben intonate, Pirelli sigla importante accordo in Cina

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Buona giornata quella di ieri per le borse, sopratutto in Usa dove i principali listini hanno beneficiato dei buoni dati che mettono in risalto un miglioramento dell’attività economica negli States. Le vendite al dettaglio nel mese di agosto sono aumentate in buon numero, raggiungendo il miglior risultato da 3 anni a questa parte.

Un’indagine della Federal Reserve ha rivelato inoltre che ha fatto passi da gigante anche l’attività manifatturiera nello stato di New York.

Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,59%, a quota 9.683,41 punti, mentre il Nasdaq è salito dello 0,52% a 2.102,64 punti. S&P 500 +0,31% a 1.052,63 punti.

Secondo la Fed la ripresa chiederà ancora molto tempo

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Secondo quanto scritto nell’ultimo Beige Book pubblicato dalla Federal Reserve l’economia nei mesi di luglio ed agosto ha continuato a stabilizzarsi, in particolare la Fed rende noto che la maggior parte delle banche dei distretti americani ha certificato la stabilizzazione.

Nel Beige Book, che viene rilasciato ogni sei settimane, viene anche però fatto notare come cinque banche abbiano messo in evidenza segnali di miglioramento, però seconda la Fed la congiuntura deve ancora mostrare una maggiore crescita.

Talf prolungato fino al giugno 2010 da Fed e Tesoro Usa

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Nella giornata di ieri il Tesoro degli Stati Uniti e la Fed hanno comunicato di aver prolungato l’accordo fino al 30 giugno 2010 per quanto riguarda il Talf (Term asset-backed secutiries loan facility), che nient’altro è se non un piano a sostegno della liquidità.

Il Talf nacque nel novembre scorso con lo scopo di aiutare il mercato delle Abs
(Asset-Backed Securities), che sono titoli che si appoggiano su altre tipologie di prestiti (agli studenti, ai finanziamenti per comprare le auto, alle carte di credito, ai prestiti garantiti da un organismo preposto a finanziare le piccole aziende ecc…).

Bernanke risponde alle domande in Tv

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Ha sbalordito tutti Ben Bernanke che ha deciso di presentarsi in televisione e di ripondere alle domanda formulate dagli americani, un decisione questa del presidente della Fed che non ha precedenti visto che fino ad ora la banca centrale americana aveva sempre evitato di rispondere alle domande dirette del pubblico, limitando le sue dichiarazioni alle conferenze stampa inevitabili tenute in seguito alle variazioni dei tassi di interesse.

Ben Bernanke, in particolare, ha deciso di presentarsi in una trasmisione televisiva in occasione dell’apertura del meeting di Kansas City e ha parlato dell’attuale situazione economica, nonchè di quella futura.