Prelievo forzoso conti correnti genera allarmismo

Il Governo di Cipro, contrariamente alle attese della scorsa settimana, ha deciso per ora di non mettere le mani nelle tasche dei cittadini, ricchi e poveri, attraverso il prelievo forzoso sui depositi in conto corrente. Cipro deve essere in ogni caso salvato da una possibile bancarotta visto che il sistema bancario nel Paese è alle corde, ma al momento si discute su una sorta di piano b, una soluzione alternativa che permetta di far arrivare comunque a Cipro gli aiuti Ue definiti insieme al Fondo Monetario Internazionale (Fmi).

In questi ultimi giorni non è mancato però l’allarmismo sul piano salvataggio Cipro e su una misura impopolare come il prelievo forzoso che già l’Italia ha sperimentato nel 1992, ai tempi del Governo Amato.

Proposta segreta della Cina per salvare l’euro

Nel fine settimana sono circolate indiscrezioni dal G20 di Parigi riguardanti un’offerta segreta presentata dalla Cina, con l’obiettivo di salvare l’euro, come riportato anche sul Sunday Times.

Secondo quanto scritto dal giornale inglese, la delegazione cinese presente al G20, guidata dal ministro Xie Xuren, avrebbe proposto un piano di salvataggio per l’euro, attraverso forti investimenti in titoli di Stato dei singoli paesi e in infrastrutture.

Accordo aiuti Grecia via libera dell’Eurozona

E’ arrivato il via libera dai 16 paesi della cosiddetta Eurozona al programma di aiuti per la Grecia, con l’ok all’accordo proposto da Francia e Germania, che dovrebbe permettere di salvare la situazione nel paese ellenico appunto.

Nell’intesa è previsto un mix di finanziamenti Ue-Fmi, in cui l’intervento dei paesi della zona dell’ euro sia “maggioritario” e attivato solo come “ultima ratio“, proprio nel caso in cui Atene non riuscisse a finanziare il proprio debito sul mercato.

Previsioni Pil secondo trimestre 2009 riviste al ribasso

euro

Anche se la fase più critica della crisi economica è considerata ormai alle spalle l’economia nella zona euro continua a procedere a rilento. Nonostante alcuni paesi come Germania e Francia hanno iniziato a mostrare i primi segnali di crescita l’Eurostat ha rivisto al ribasso le sue previsioni relative al Pil dell’Eurozona del secondo trimestre 2009.

Su base congiunturale si scende da -0,1% a -0,2% mentre su base annuale da -4,7% a -4,8%, una correzione questa che sebbene sia lieve porta ad un risultato considerato drastico e inatteso dalla maggior parte degli econimisti.

Indice Pmi servizi in crescita nell’Eurozona

imprese

Da un sondaggio elaborato da Markit è emerso che nel corso del mese di settembre le piccole e medie imprese dell’Eurozona che operano nel settore dei servizi hanno registrato un’espansione per la prima volta in 16 mesi, mentre la produzione manifatturiera è aumentata per il secondo mese consecutivo.

Il sondaggio condotto da Markit intervistando 2000 imprese, in particolare, ha mostrato che l’indice Pmi servizi è salito a 50,6, raggiungendo così il livello più alto da maggio 2008. L’aspetto più clamoroso, tuttavia, è che si tratta di un risultato superiore alle attese, che parlavano di un indice pari a 50,5, e che rispetto al 49,9 di agosto è riuscito a superare la barriera dei 50 punti che divide le fasi di contrazione e di espansione dell’economia.

Eurozona, a giugno il surplus sale a 4,6 miliardi

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Eurostat ha diffuso i dati relativi alla bilancia commerciale dei 16 paesi che fanno parte dell’Eurozona dove il surplus commerciale, durante il mese di giugno, si è attestato a 4,6 miliardi di euro, in rialzo rispetto ai 2,1 miliardi di euro registrati durante il mese di maggio e in pareggio rispetto allo stesso periodo del 2008.

Nella Ue a 27, invece, il deficit commerciale è stato di 4,3 miliardi in netto miglioramento rispetto al deficit di 7,2 miliardi di euro registrato a maggio 2009. I dati appaiono confortanti soprattutto se paragonati a giugno 2008 quando il deficit ammontava a 19,3 miliardi di euro.