Cambio euro dollaro target a 1,165

Continua la situazione molto difficile per l’euro, che ha ceduto anche la soglia psicologica a 1,20 nei confronti del dollaro, trovando poi uno spazio di caduta fino in zona 1,1875.

Rimane ovviamente molto negativo il quadro tecnico dell’euro e non ci sono punti di svolta all’orizzonte.

Il prossimo supporto del cross euro/dollaro viene individuato in zona 1,18 anche se la fase ribassista in corso adesso arriverà quasi sicuramente almeno a toccare la quota di 1,165.

Cambio euro dollaro leggera ripresa

Il cambio euro/dollaro sta tentando di effettuare un difficile rimbalzo, cercando di sfruttare la tenuta del nuovo supporto chiave di quota 1,215, che per adesso sembra aver permesso di allontanare gli spettri di un nuovo breakout al ribasso.

Tuttavia, nonostante il valore di 1,2377, il cross tra la moneta unica e il dollaro americano continua ad avere un quadro tecnico molto fragile, e la dinamica di fondo sembra sempre sostenere lo scenario negativo.

Cambio euro/dollaro verso i minimi del mese

Prosegue il periodo difficile per l’euro nei confronti del dollaro, infatti anche quella di ieri è stata una giornata di debolezza per il cross tra la moneta unica e quella americana.

L’euro prosegue il suo cammino verso i minimi del mese a quota 1,25, con il rischio di un nuovo breakout al ribasso che diventa sempre maggiore.

Cambio euro/dollaro ai minimi da marzo 2009

La crisi greca, che si è acuita in maniera pesante negli ultimi giorni, ha ovviamente influito negativamente sulla forza dell’euro, che ha toccato nuovi minimi sia nei confronti del dollaro che della sterlina inglese.

Anche la paura di un possibile contagio della crisi ad altri paesi europei sta giocando la sua parte, con il cross euro/dollaro che è crollato da quota 1,32 fino sotto quota 1,27, arrivando così ai nuovi minimi dal marzo 2009.

Euro/dollaro triplo minimo dell’anno

Nelle ultime ore si sono concretizzate tutte le peggiori ipotesi previste per quanto riguarda il cambio euro/dollaro.

Addirittura il cross tra la moneta unica europea e la moneta americana ha toccato per la terza volta i minimi dell’anno.

In confronto alle settimane precedenti gli scenari rimangono intatti, tutti i fattori di rischio non sono cambiati ma anzi si sono inaspriti, permettendo appunto un movimento dell’euro su nuovi minimi dell’anno.

Euro/dollaro flessione sotto supporto 1,36

Il cambio euro/dollaro ha fatto registrare un piccolo calo nelle ultime sedute, dopo i buoni rialzi del mese di aprile.

Il cross eur/usd ha pagato una brusca battuta d’arresto, arrivando addirittura a cedere la soglia psicologica di 1,36. Comunque, come confermato anche da esperti ed analisti, si tratta di una fase di assestamento più che naturale, soprattutto in seguito ai continui rialzi delle sedute precedenti.

Euro/dollaro vicino ai minimi dell’anno

Arrivano ulteriori segnali di debolezza dalla moneta unica nei confronti del dollaro, con il cross eur/usd che ha sfiorato i minimi dell’anno a quota 1,3270, confermando così un’altra volta le difficoltà registrate nell’ultimo periodo.

A fine marzo c’era stato un buon rimbalzo che aveva portato il rapporto tra le due monete vicino a quota 1,36, ma dopo questo allungo il cross ha iniziato una nuova fase correttiva che potrebbe ora esporre il trend di breve a un ulteriore deterioramento.

Euro/usd quadro tecnico contrastato

Il cambio euro dollaro nelle ultime sedute ha testato la resistenza di 1,38-1,385, dalla quale però è stato respinto, subendo così una pericolosa contrazione tornando molto vicino a quota 1,35.

Resta proprio per questo motivo contrastata la situazione attuale del cambio euro/usd, con le quotazioni che si spostano in un canale laterale delimitato dal supporto a 1,345 e dalla resistenza a 1,385.

Euro/dollaro rimbalzo tecnico a 1,42

euro usd

Prosegue il suo momento negativo il dollaro nei confronti dell’euro, infatti andando ad analizzare il grafico del cross euro/dollaro notiamo come il quadro tecnico rimanga negativo.

E’ stato testato anche il supporto che si trova a quota 1,4215-1,42, che ha portato però solamente ad un piccolo rimbalzo tecnico, senza arrivare all’obiettivo sperato, ossia al superamento di 1,445-1,446.