
► LA BANCA CENTRALE SVIZZERA POTREBBE ANCORARE IL FRANCO ALL’EURO
► LA BANCA CENTRALE SVIZZERA POTREBBE ANCORARE IL FRANCO ALL’EURO
Come riporta Banque Syz invece la Banca Nazionale Svizzera non deve fare nulla per rendere attraente il franco svizzero, che è diventato praticamente un bene rifugio.
Anche il tentativo di allungare a quota 1,345 è fallito però rimane un buon margine oltre la soglia psicologica di 1,30, che conferma il quadro tecnico neutrale.
Il cambio tra la moneta unica e il biglietto verde, che nel mese precedente aveva compromesso il supporto di breve di 1,273, ha toccato il minimo proprio a quota 1,26, base sopra alla quale ha poi creato una fase accumulativa.
Il cross con il biglietto verde è sceso sotto la resistenza di breve posta a quota 1,273, e nella giornata di ieri era stata ceduta anche la quota di 1,26.
Giovedì scorso, la conferenza stampa del presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, non ha modificato per niente i tassi di interesse, come d’altra parte già previsto e messo in conto da tutti gli operatori del settore.
Rimane comunque in grande miglioramento il quadro tecnico di breve periodo del cross, con il cambio che sta consolidando oltre l’importante supporto chiave di 1,25-1,245.
Sicuramente la notizia della settimana riguarda la People’s Bank of China, che ha sganciato lo yuan cinese dal dollaro americano, per poter beneficiare di maggiori variazioni giornaliere e di un apprezzamento nei confronti del dollaro nel medio-lungo termine.