Il franco svizzero è una moneta d’oro secondo Banque Syz

Gli analisti di Banque Syz sostengono che il franco svizzero rappresenta una moneta d’oro. La banca di investimenti svizzera, una delle più titolate del paese, afferma infatti che nel 2011 l’euro è stato sostenuto dalla politica monetaria della Banca centrale europea, il dollaro e la sterlina sono stati penalizzati dalla Fed e dalla Bank of England, rimaste immobili.

Come riporta Banque Syz invece la Banca Nazionale Svizzera non deve fare nulla per rendere attraente il franco svizzero, che è diventato praticamente un bene rifugio.

Cambio euro franco svizzero nuovi minimi storici

Il cambio euro/dollaro nella seduta di ieri ha effettuato una pausa di consolidamento, frenando così la correzione delle ultime sedute, riuscendo a trovare un punto d’appoggio attorno a quota 1,325-1,32.

Anche il tentativo di allungare a quota 1,345 è fallito però rimane un buon margine oltre la soglia psicologica di 1,30, che conferma il quadro tecnico neutrale.

Cambio euro dollaro fase di consolidamento

La scorsa ottava è stata una settimana di consolidamento per il cambio euro dollaro, che ha fatto registrare una netta contrazione di volatilità, con valore fermo attorno a quota 1,26-1,27.

Il cambio tra la moneta unica e il biglietto verde, che nel mese precedente aveva compromesso il supporto di breve di 1,273, ha toccato il minimo proprio a quota 1,26, base sopra alla quale ha poi creato una fase accumulativa.

Cambio euro dollaro stabile a 1,325

Per il cambio euro/dollaro la situazione è molto stabile, è infatti circa da una decina di giorni che il cross tra la moneta unica europea ed il biglietto verde americano si trova in una fase di consolidamento, attorno a quota 1,325.

Giovedì scorso, la conferenza stampa del presidente della Banca Centrale Europea, Jean Claude Trichet, non ha modificato per niente i tassi di interesse, come d’altra parte già previsto e messo in conto da tutti gli operatori del settore.

Cambio euro dollaro allungo verso 1,27

Il cambio euro dollaro sembra essersi un po’ ripreso dopo i minimi di inizio giugno, ed ha addirittura tentato un veloce allungo verso quota 1,26, salvo poi scivolare in zona 1,2580-1,2570.

Rimane comunque in grande miglioramento il quadro tecnico di breve periodo del cross, con il cambio che sta consolidando oltre l’importante supporto chiave di 1,25-1,245.

Cambio euro dollaro stabile a 1,23

La scorsa ottava è stata caratterizzata da una fase di consolidamento del mercato valutario, con i trend confermati dall’ottava precedente, sia per quanto riguarda il cambio euro/dollaro che per gli altri principali cambi internazionali.

Sicuramente la notizia della settimana riguarda la People’s Bank of China, che ha sganciato lo yuan cinese dal dollaro americano, per poter beneficiare di maggiori variazioni giornaliere e di un apprezzamento nei confronti del dollaro nel medio-lungo termine.