
L’euro si abbassa sulle aspettative di un taglio dei tassi interesse. Questa é la spiegazione semplice e pratica per il grande pubblico. Sfortunamente non é cosi. In realta assisstiamo a una liquidazione molto brutale di grossi fondi speculativi.
L’euro si abbassa sulle aspettative di un taglio dei tassi interesse. Questa é la spiegazione semplice e pratica per il grande pubblico. Sfortunamente non é cosi. In realta assisstiamo a una liquidazione molto brutale di grossi fondi speculativi.
La valuta europea e’ sprofondata sullo Yen a 118,98 per euro, contro i 125,73 Yen di giovedì sera. Anche il biglietto verde ha ceduto improvvisamente sullo Yen a 94,24 contro i 97,27 Yen di giovedì sera.
Verso le 10.30 era in ripresa e si cambiava attorno ai 125,16 yen contro i 125,42 yen di mercoledi sera. La valuta Europea perde sempre del terreno sul dollaro; si cambia a 1,2813 per dollaro contro l’ 1,2852 di mercoledi sera. E’ la prima volta, dal febbraio 2007, che l’Euro è passato sotto l’ 1,30$.
“La mancanza di direzione delle valute principali ha caratterizzato questa settimana”, ha dichiarato Lee Hardman della Banca di Tokyo-Mitsubishi.
Gli scambi sono sempre soggetti ad una forte volatilita’; rispecchiano l’andamento delle borse che continuano a fare lo yo-yo. E’ un segno di nervosismo dei mercati condizionati dalle notizie di sostegni finanziari e dai dati economici negativi.
Le valute delle potenze emergenti hanno subito i danni a causa di questo clima di insicurezza.
La valuta europea unica ha guadagnato sulla valuta giapponese attestandosi sui 136,70 Yen, contro 134,91 della vigilia.
Anche il Dollaro guadagna sullo Yen (101,65 Yen per Dollaro contro i 99,99 Yen di mercoledi sera).
Durante gli scambi asiatici l’Euro è crollato rispetto al biglietto verde toccando venerdi’ scorso l’ 1,3346 per Dollaro, non lontano dal suo piu’ basso livello raggiunto nel marzo 2007.
Secondo i traders, l’atteggiamento positivo nei riguardi dell’euro è venuto a mancare rapidamente a causa della crescente impressione generale relativamente alle difficolta che le autoritá hanno nel contenere la crisi finanziaria.
Il Dollaro perde terreno sullo Yen, 101,82 yens per un Dollaro contro i 102,07 yens per Dollaro di martedi sera.
Gli operatori del mercato hanno comprato Yen, poiche’ la valuta giapponese viene considerata come una valuta rifugio relativamenete sicura in un contesto di crisi finanziaria.
Ci si sarebbe dovuti aspettare un rafforzamento del biglietto verde ma ció non é avvenuto perché le modalita di attuazione di questo piano non sono tali da garantire un rendimento sicuro dall’acquisto di azioni di enti finanziari. Il principale motivo di questa operazione é quello di garantire liquidita alle istituzioni finanziarie e aumentare la fiducia del pubblico nei confronti delle banche e cosi evitare la corsa al prelievo dei propri soldi dalle banche.
L’euro e’ calato anche rispetto alla moneta giapponese stabilizzandosi sui 134,88 contro i 135,23 yen della vigilia e dopo essere precipitato al suo piu basso livello da luglio del 2005.
Mercoledi l’USD/JPY e’ passato sotto la soglia dei 100 yen per la prima volta da sette mesi a questa parte; il dollaro invece è salito a 100,51 yen venerdi rispetto ai 99,50 yen della vigilia.
Il salvataggio del sistema bancario rimane sempre un piano plausibile anche dopo la riunione straordinaria di giovedi sera dei responsabili del congresso insieme al presidente Bush e con i due pretendenti alla Sua successione, John McCain e Barack Obama.
Stando allo sviluppo della situazione sull’EUR USD la ripresa del USD dopo I pesanti cali dell’inizio settimana si sta facendo attendere troppo e mette in dubbio quanto detto nei giorni precedenti. Come si puó vedere nel grafico si sta creando un canale rialzista formatosi dopo la redazione del piano Paulson che dovrebbe influenzare negativamente il USD.
Questa attesa è dovuta al fatto che molti investitori nella giornata di ieri, lunedi 22 Settembre, hanno guardato con molto scetticismo l’idea di dare pieni poteri al Ministero del Tesoro americano per acquistare grossi quantitativi di debito dai maggiori gruppi finanziari.
Durante questi mesi l’euro aveva toccato un periodo di minimo a quota 1,4386 dollari.
L’euro sta subendo gli effetti dell’attuale indebolimento dell’intera economia europea, che per la prima volta nel 1995 è in calo nel secondo trimestre dell’anno.
A livello generale è da segnalare anche un aumento generale del valore del biglietto verde che, infatti, ha guadagnato anche nei confronti della sterlina inglese, attualmente a quota 1,7669 .