
Nella giornata di ieri si è registrata una fase di consolidamento del cross tra la moneta unica europea e il dollaro americano, che ha comunque confermato il recupero dell’euro delle ultime settimane.
Nella giornata di ieri si è registrata una fase di consolidamento del cross tra la moneta unica europea e il dollaro americano, che ha comunque confermato il recupero dell’euro delle ultime settimane.
Rimane comunque in grande miglioramento il quadro tecnico di breve periodo del cross, con il cambio che sta consolidando oltre l’importante supporto chiave di 1,25-1,245.
L’euro è riuscito infatti a trovare conferma oltre la soglia psicologica di quota 1,25, facendosi così notare per una buona capacità di tenuta.
In seguito alla repentina accelerazione di settimana scorsa, nella quale il cross eur/usd era salito anche oltre quota 1,26, l’euro è riuscito a gettare le basi per un nuovo allungo.
Sicuramente la notizia della settimana riguarda la People’s Bank of China, che ha sganciato lo yuan cinese dal dollaro americano, per poter beneficiare di maggiori variazioni giornaliere e di un apprezzamento nei confronti del dollaro nel medio-lungo termine.
Ora il cross euro/dollaro è a quota 1,2398, ma dopo la breve pausa di consolidamento di mercoledì, l’euro è tornato a spingere molto forte, trovando così una conferma del recente recupero di 1,215.
Tuttavia l’euro non è riuscito a rimanere oltre quella soglia, ritracciando, ed arrivando a scendere fino a quota 1,23021.
In questo momento la moneta unica fa segnare un cambio di 1,2312 nei confronti della moneta americana.
E’ quindi molto rafforzata la struttura tecnica del cross euro/dollaro, con i corsi che dopo aver superato la barriera posta a 1,215 si sono aperti interessanti spazi di risalita.
Il cross eur/usd sta cercando in tutti i modi di aggrapparsi alla soglia psicologica di quota 1,20, dopo che nelle scorse sedute è sceso sotto a quota 1,19, toccando per l’appunto i minimi dell’anno.
Rimane ovviamente molto negativo il quadro tecnico dell’euro e non ci sono punti di svolta all’orizzonte.
Il prossimo supporto del cross euro/dollaro viene individuato in zona 1,18 anche se la fase ribassista in corso adesso arriverà quasi sicuramente almeno a toccare la quota di 1,165.
Oltre a questo dato sono arrivate anche le dichiarazioni del governo ungherese che ha parlato di un possibile default dei conti, le quali hanno creato scompiglio nelle borse del Vecchio Continente.
L’ultima quotazione del cambio è di 1,2237, ma la struttura tecnica rimane ovviamente ribassista, con i principali indicatori direzionali, il Macd e il Parabolic Sar, che sono in posizione short.
Tuttavia, nonostante il valore di 1,2377, il cross tra la moneta unica e il dollaro americano continua ad avere un quadro tecnico molto fragile, e la dinamica di fondo sembra sempre sostenere lo scenario negativo.
Il crosso tra la moneta unica europea ed il dollaro americano è infatti tornato a valere 1,2398, ben al di sotto del supporto.
Anche la paura di un possibile contagio della crisi ad altri paesi europei sta giocando la sua parte, con il cross euro/dollaro che è crollato da quota 1,32 fino sotto quota 1,27, arrivando così ai nuovi minimi dal marzo 2009.