Aumenti capitale sociale Fintel Energia Group

Ben tre aumenti del capitale sociale, di cui uno a titolo gratuito, uno da 2 milioni di euro con un’offerta in opzione da realizzarsi entro il mese di giugno del 2012, ed un terzo aumento fino ad ulteriori 16 milioni di euro per il quale il Consiglio di Amministrazione ha acquisito le necessarie deleghe da parte dell’Assemblea.

Questo è quanto, in sede straordinaria, ha approvato l’Assemblea degli Azionisti di Fintel Energia Group, operatore energetico quotato sul mercato AIM Italia con codice ISIN IT0004583941. In sede ordinaria, inoltre, l’Assemblea dei Soci di Fintel Energia Group ha approvato la riduzione del numero dei consiglieri del CdA, che scendono da 9 a 7.

Aumento di capitale Fintel Energia Group

Il Consiglio di Amministrazione di Fintel Energia Group S.p.A., società quotata sull’AIM Italia ed operante nel settore del gas, dell’energia elettrica e delle fonti rinnovabili, ha convocato per il 2 aprile del 2012, ed occorrendo il 6 aprile in seconda convocazione, l’Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli Azionisti.

L’Assemblea, in particolare, sarà tra l’altro chiamata ad approvare la proposta del CdA di aumento del capitale sociale unitamente alla proposta di riduzione del numero dei consiglieri da nove a sette. Il Consiglio di Amministrazione, nello specifico, propone un aumento di capitale a titolo gratuito per 2.071.539 euro, e poi a seguire un aumento di capitale con offerta in opzione, da realizzarsi entro il mese di giugno del 2012, per un controvalore fino a due milioni di euro.

Nuovi parchi eolici Enel Green Power in Portogallo

In Portogallo Enel Green Power, attraverso la propria controllata iberica, ha ottenuto un nuovo finanziamento dalla BEI, la Banca Europea per gli Investimenti, per realizzare nuovi parchi eolici. A darne notizia nella giornata di ieri è stata proprio la controllata verde di Enel S.p.A. nel precisare come sia stata la ENEOP, Eólicas de Portugal, a chiudere con la Banca Europea per gli Investimenti un accordo di project finance finalizzato alla realizzazione di nuovi parchi eolici.

Nel dettaglio, attraverso un consorzio del quale la controllata iberica di Enel Green Power detiene il 40%, dalla BEI arriva un finanziamento a lungo termine avente un controvalore pari a ben 260 milioni di euro.

Finanziamento Fintel Energia per impianto eolico in Serbia

Un finanziamento sindacato, avente un controvalore pari a 10,6 milioni di euro, per un impianto eolico, il parco Kula che si trova in Serbia, e che ha una potenza complessiva cumulata pari a 9 MW. Ad annunciare la sottoscrizione del finanziamento, che è stato proposto da Banca Intesa a.d. Beograd, da Southeast Europe e da Green for Growth Fund, è stata Fintel Energia, società italiana quotata sul mercato AIM Italia, ed attiva nei settori del gas naturale e delle energie rinnovabili.

Il prestito è stato sottoscritto da Fintel Energia attraverso MK-Fintel Wind, società controllata serba, è non vincolante, è finalizzato alla realizzazione dell’impianto sopra citato, ed è soggetto ad alcune condizioni, tra cui quella relativa all’ottenimento dei permessi di costruzione previsti dalla normativa in Serbia.

Prysmian nuovo contratto HelWin1

Prysmian si è aggiudicata un contratto del valore di oltre 150 milioni di euro, per quel che riguarda l’impianto HelWin1, dall’operatore tedesco Transpower.

In questo modo la società specializzata nel settore dei cavi e sistemi per l’energia e le tlc, farà parte del progetto, che andrà a collegare due parchi eolici offshore che si trovano nel Mare del Nord alla terraferma, in Germania.

Erg Renew accordo con Lukoil energie rinnovabili

Erg Renew ha annunciato di aver firmato un memorandum of understanding con la società russa Lukoil, per condividere i presupposti di base e le condizioni per una collaborazione nel mercato delle energie rinnovabili, con concentrazione principale sul settore eolico.

In particolare l’accordo prevede un grande impegno nella ricerca di possibili nuovi affari nell’Europa dell’Est e nella Russia.

Energia eolica a rischio, possibili ripercussioni in Borsa

Simone Togni, direttore dell’Associazione nazionale energia del vento, si è detto molto preoccupato per la decisione di Roberto Calderoli di abolire con l’articolo 45 della manovra anti-crisi l’obbligo per il Gestore dei servizi elettrici di acquistare i certificati verdi rimasti invenduti sul mercato.

Fino ad ora, infatti, è previsto che chi genera energia ha l’obbligo di produrne una quota da fonti rinnovabili, se non riesce a realizzare da solo l’intera percentuale dovuta deve acquistarla sul mercato tramite certificati verdi, che vende in caso di carenza di offerta e acquista se manca la domanda.