Enel approva emissione strumenti finanziari ibridi

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Fatturato a 20,88 miliardi di euro, con un calo anno su anno dell’1,5%, ed un Ebitda a 4,07 miliardi di euro con una contrazione anno su anno pari al 4,2%. E’ questa la fotografia relativa ai dati del primo trimestre del 2013 di Enel S.p.A. in accordo con quanto è stato esaminato ed approvato dal Consiglio di Amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari. Il trimestre si chiude con un Ebit Q1 2013 che, a 2,55 miliardi di euro, è sceso anno su anno del 10,7% così come il risultato netto del Gruppo, a 852 milioni di euro, ha fatto registrare una contrazione del 26,2% rispetto alla data del 31 marzo del 2012.

Dividendo 2013 Enel esercizio 2012

Una cedola unitaria sull’esercizio del 2012 pari a 0,15 euro per azione. E’ questo l’ammontare del dividendo 2013 che il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. proporrà alla prossima Assemblea degli Azionisti dopo aver esaminato ed approvato il progetto di bilancio societario al 31 dicembre del 2012.

Il colosso elettrico ed energetico quotato in Borsa a Piazza Affari ha chiuso l’anno con un aumento dei ricavi del 6,8%, dai 79.514 milioni di euro al 31 dicembre del 2011 ai 84.889 milioni di euro alla data del 31 dicembre del 2012.

Enel esce dalla lista dei titoli preferiti di Citigroup

Continua la discesa in borsa del titolo Enel, che anche oggi mostra una performance negativa nonostante il buon avvio in apertura di contrattazioni. Le azioni del colosso elettrico perdono lo 0,44% a 2,698 euro e sono scese finora a 2,694 euro, ovvero il minimo più basso da metà novembre scorso. Ieri il titolo Enel aveva perso quasi il 6%, ma oggi la discesa prosegue complice i deludenti risultati della controllata spagnola Endesa e al giudizio di Citigroup, che ha rimosso Enel dalla lista dei titoli preferiti.

Maire Tecnimont chiede risarcimento a Endesa Chile per 1,3 miliardi

A Piazza Affari brilla questa mattina la stella di Maire Tecnimont, attualmente sospesa per eccesso di rialzo e quindi in asta di volatilità. Le azioni della società attiva nell’industria impiantistica epr gli idrocarburi mostrano al momento un rialzo teorico del 13,13% a 0,5075 euro. Il titolo è così salito sui massimi più alti degli ultimi due mesi. A mettere il turbo al titolo in borsa è la richiesta di risarcimento da 1,3 miliardi di dollari presentata a Endesa Chile, controllata sudamericana del gruppo Enel.

Endesa conclude cessione rete gas a Goldman Sachs

Le voci circolate pochi giorni fa e che parlavano di alcune trattative in corso tra Endesa, la controllata spagnola di Enel, e Goldman Sachs si sono rivelate fondate. E di poche ore fa, infatti, l’annuncio della conclusione di un accordo tra le due società e che prevede la cessione da parte di Endesa dell’80% della sua rete di gas a Godman Sachs verso un corrispettivo pari a 800 milioni di euro.

L’obiettivo della vendita è soprattutto quello di riuscire a racimolare un bel pò di liquidità che consenta ad Enel di ridurre in maniera notevole il suo indebitamento netto entro la fine dell’anno.

Endesa vende rete gas per ridurre debito Enel

Secondo quanto riportato da alcune fonti Endesa, controllata spagnola di Enel, avrebbe avviato alcune trattative con Goldman Sachs al fine di vendere gran parte della propria rete di gas, un’operazione che se dovesse andare in porto consentirebbe al gruppo di intascare una somma che si aggira intorno agli 800 milioni di euro.

Le voci sono state confermate da Enel e Edesa che si sono limitate a ribadire l’esistenza di trattative in corso mentre, al contrario, Goldman Sachs ha preferito non commentare la notizia.

Enel conclude accordo con Red Eléctrica

La giornata di ieri è stata piuttosto intesa per Enel che ha concluso un accordo con Red Eléctrica per la cessione delle reti di trasmissione elettrica di Endesa verso un corrispettivo di 1,48 miliardi di euro. Contestualmente Endesa, controllata spagnola di Enel, ha concluso la vendita del 50,01% del suo capitale a Mytilineos verso un corrispettivo di 140 milioni di euro, così come stabilito da un accordo stipulato dalle due società a marzo.

Ma non è finita. Sempre ieri, infatti, Enel Green Power ha acquisito da Endesa Hellas alcuni impianti da fonti rinnovabili situati in Grecia, alcuni dei quali sono ancora in fase di costruzione, verso un corrispettivo di 20 milioni di euro.

Cda straordinario Enel della Cassa depositi e prestiti

Oggi ci sarà il Cda straordinario della Cassa depositi e prestiti, che dovrà decidere sulla modalità di adeguamento alle norme Antitrust, le quali obbligano a cedere, entro l’inizio di luglio, la partecipazione in Enel (17%) oppure quella in Terna (30%).

Secondo le prime indiscrezioni la Cassa depositi e prestiti avrebbe già trovato l’accordo sull’uscita di Cdp da Enel con il passaggio di parte o dell’intera quota al ministero dell’Economia, il quale in cambio cederebbe alla Cassa azioni Eni, di cui Cdp già possiede il 10%.

Enel e Renault firmano accordo per auto elettriche

Diverse case automobilistiche stanno investendo nello sviluppo di auto elettriche, alla luce dei problemi ambientali e della volatilità del prezzo del petrolio si ritiene infatti che la mobilità elettrica rappresenti un futuro non troppo lontano per diverse aree geografiche.

E’ senza dubbio consapevole di questo aspetto Renault che insieme a Nissan ha sottoscritto un accordo preliminare con Enel e Endedsa avente ad oggetto proprio lo sviluppo di una nuova auto elettrica.

Enel Ipo Green Power entro il 2010

Circa due settimane fa vi avevamo già parlato della possibilissima Ipo di Enel per Green Power, la divisione del gruppo energetico che lavora sulle energie cosiddette verdi.

Come dichiarato ufficialmente dall’Amministratore Delegato Fulvio Conti, a margine dell’incontro organizzato dall’Aspen a Venezia, entro la fine del 2010 Enel ha intenzione di quotare circa il 30% della controllata Enel Green Power.

Partnership Enel Endesa per energie rinnovabili

Endesa ha confermato le indiscrezioni di stampa affermando l’intenzione di creare insieme ad Enel, il suo azionista di riferimento, un gruppo leader nel campo delle energie rinnavobili.

Il gruppo spagnolo, pur avendo confermato le sue intenzioni, ha però tenuto a precisare che al momento non è ancora stata presa alcuna decisione definitiva e che in ogni caso per procedere è comunque necessaria l’approvazione del consiglio di amministrazione di entrambe le società coinvolte.