Eni verso emissione prestito per gli istituzionali

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UniCredit Bank, BNP Paribas, Merrill Lynch International, Banco Santander e J.P. Morgan Securities. Sono queste le banche alle quali Eni S.p.A. ha dato mandato per organizzare sull’Euromercato l’emissione di un prestito obbligazionario a tasso fisso rientrante nel programma EMTN, Euro Medium Term Notes, della società energetica quotata in Borsa a Piazza Affari.

Terna rinnova ed incrementa programma emissioni obbligazionarie

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In linea con quanto deliberato lo scorso 14 maggio del 2013 dal Consiglio di Amministrazione, Terna – Rete Elettrica Nazionale S.p.A. ha rinnovato il proprio Programma EMTN. A darne notizia venerdì scorso è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari nel precisare che il programma Euro Medium Term Note è stato rinnovato ed incrementato da 5 miliardi di euro a 6 miliardi di euro.

Enel approva nuovi prestiti obbligazionari

Un piano di emissione di nuove obbligazioni per un controvalore complessivo fino a 5 miliardi di euro. Ad approvarlo è stato il Consiglio di Amministrazione di Enel S.p.A. in accordo con un comunicato ufficiale emesso nella giornata di ieri dal colosso elettrico ed energetico quotato in Borsa a Piazza Affari.

In particolare, sotto la presidenza di Paolo Andrea Colombo, il CdA ha dato il via libera al programma di nuove emissioni obbligazionarie da realizzarsi entro la data del 31 dicembre del 2013 per un controvalore complessivo pari a 5 miliardi di euro e comunque anche in più tranches.

Bond Eni tasso fisso collocato con successo

Missione compiuta per Eni S.p.A. per quel che riguarda l’emissione di un Bond a tasso fisso. La società del cane a sei zampe quotata in Borsa a Piazza Affari ha infatti reso noto che nella giornata di ieri, presso gli investitori istituzionali, sono stata collocati eurobond a tasso fisso che, con una cedola annua pari al 3,75%, hanno una durata pari a 7 anni.

I titoli, per un controvalore nominale collocato pari a 750 milioni di euro, sono stati collocati con un prezzo di re-offer leggermente sotto la pari, al 99,457%.

Nuove obbligazioni Eni per gli istituzionali

Una nuova tranche di obbligazioni che, aventi una durata pari a sette anni, ed un rendimento a tasso fisso, sarà collocata sull’Euromercato presso gli investitori istituzionali. Ad annunciare l’emissione è stato il colosso energetico quotato in Borsa a Piazza Affari Eni S.p.A. precisando al riguardo con un comunicato ufficiale d’aver dato mandato ad un pool di banche per organizzare l’emissione.

Gli incaricati sono nello specifico Banca IMI S.p.A. del Gruppo bancario Intesa Sanpaolo, The Royal Bank of Scotland plc, BBVA, Société Générale e Deutsche Bank AG.

Nuovo Eurobond Intesa Sanpaolo per gli investitori istituzionali

Intesa Sanpaolo nella giornata di ieri è tornata sull’euromercato dopo aver collocato alla fine dello scorso mese di gennaio 1,5 miliardi di euro di titoli attraverso la propria controllata Intesa Sanpaolo Bank Ireland plc. Stavolta la prima Banca italiana ha lanciato con successo un’emissione benchmark senior non garantita, con scadenza a cinque anni, e con una domanda che, rispetto a 1 miliardo di offerta, ha superato il livello del 120%.

Con il fine di ottimizzazione della gestione della tesoreria, l’Eurobond, che è stato collocato in forza al programma EMTN del Gruppo Intesa Sanpaolo, offre un tasso di interesse nominale del 5% il cui pagamento è previsto in via posticipata il 28 febbraio di ogni anno.

Terna colloca obbligazioni per finanziare gli investimenti

Un prestito obbligazionario a tasso fisso, avente un controvalore pari a 1,25 miliardi di euro, e la scadenza a cinque anni. A lanciarlo con successo nella giornata di ieri è stata Terna, società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel dispacciamento dell’energia elettrica.

Il collocamento delle obbligazioni, con finalità di finanziamento degli investimenti nella rete di trasmissione, così come indicato nell’ultimo Piano Industriale, è stato effettuato nell’ambito del Programma di EMTN, Euro Medium Term Notes, in essere per la società.

Prestito obbligazionario Atlantia per progetti infrastrutturali

Si è chiusa con successo un’operazione di collocamento di bond, per un controvalore pari ad 1 miliardo di euro, e con la scadenza a sette anni. A lanciare l’emissione obbligazionaria, nella giornata di ieri, è stata la società quotata in Borsa a Piazza Affari Atlantia S.p.A. con l’obiettivo di acquisire a tassi competitivi risorse finanziarie per investimenti di natura infrastrutturale nel nostro Paese.


I titoli, collocati non agli investitori privati, ma a quelli istituzionali, sono andati letteralmente a ruba. Al riguardo con un comunicato Atlantia ha fatto presente come a fronte del miliardo di euro di obbligazioni da collocare in appena 90 minuti dall’apertura dell’emissione siano stati raccolti ordini per complessivi 9 miliardi di euro, il che ha portato ad una chiusura anticipata del collocamento.

Intesa Sanpaolo torna sull’euromercato

Si è chiusa con pieno successo, e con forti adesioni rispetto al quantitativo offerto, un’emissione obbligazionaria lanciata con il fine di ottimizzazione della gestione di tesoreria da parte della prima banca italiana, il Gruppo Intesa Sanpaolo.

La società quotata in Borsa a Piazza Affari ha infatti collocato agevolmente sull’euromercato dei bond che, da tre mesi a questa parte, rappresentano la prima emissione benchmark da parte di un Istituto di credito appartenente ai cosiddetti Paesi periferici dell’Eurozona.
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Come difendere gli investimenti

Bot, azioni ed obbligazioni societarie. In tempi di crisi i prezzi scendono, ed ancor di più in questa fase caratterizzata dall’attacco speculativo, più o meno fondato, sul nostro Paese. In particolare, per le azioni a Piazza Affari molte quotazioni appaiono sacrificate, a partire dai titoli dei grandi gruppi bancari, ma non è detto che i corsi non possano scendere ancora.

Questo perché il mercato sta probabilmente scommettendo sullo scenario peggiore possibile, ragion per cui chi non ha un profilo di rischio compatibile con l’investimento in azioni farebbe bene a continuare a starne alla larga. Diverso è invece il discorso per i Buoni Ordinari del Tesoro (Bot), che offrono la sicurezza massima, quella offerta dello Stato italiano; in questo caso i risparmi potrebbero essere a rischio solo in caso di default dell’Italia, ma trattasi di un’eventualità che non si verifica comunque dall’oggi al domani.

Trevi converte prestito indiretto in azioni

Il Consiglio di Amministrazione di Trevi Finanziaria Industriale S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari, ed operante nei servizi e nelle opere di ingegneria del sottosuolo, ha deliberato per la conversione in azioni di un prestito convertibile indiretto.

Questo per effetto dell’esercizio di una apposita opzione su un contratto di finanziamento, erogato nel mese di novembre del 2006, per un importo pari a 70 milioni di euro, la cui controparte è il Gruppo bancario Intesa Sanpaolo. La conversione del prestito avverrà alla scadenza, ovverosia il prossimo 30 novembre del 2011 a fronte della consegna agli obbligazionisti di un massimo di 6.194.690 nuove azioni Trevi Finanziaria Industriale S.p.A..

Record dei bond in Italia nel 2011

E’ stato un vero e proprio record quello di quest’anno che ha visto i titoli azioni di Piazza Affari emettere obbligazioni per un valore del doppio superiore a quello per l’aumento di capitale nel periodo compreso tra Gennaio e Settembre.

In un periodo di crisi com’è quello che sta trascorrendo tra alti e bassi dell’oro, del petrolio e delle valute, le banche italiane hanno deciso di fare cassa chiedendo in prestito ingenti quantità di denaro liquido ai propri clienti ed investitori. Il 2011 è stato un record per l’emissione di titoli obbligazionari soprattutto per il settore bancario.

Sopaf: OPA e scambio di obbligazioni

La Consob ha finalmente approvato la richiesta, depositata intorno alla metà di agosto, presentata da Sopaf, importante società di intermediazione finanziaria italiana quotata nel segmento STAR di Piazza Affari, in merito allo scambio delle obbligazioni rivenienti dal prestito Sopaf 2007/2012 convertibile con tasso del 3,75% e valore nominale pari a euro 0,88.

EMISSIONE BOND 2011

Rendimento bond ENI

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Eni ha annunciato il rendimento dei due bond che assieme fanno parte dell’emissione obbligazionaria dal valore di due miliardi di euro, così come stabilito dal prospetto informativo. Nell’avviso integrativo, Eni in poche parole, ha scritto che il valore nominale della cedola annua è del 4%.

E’ invece del 4,02% il rendimento annuo lordo effettivo delle obbligazioni. Questo valore viene calcolato sommando il tasso mid swap a sei anni al margine di rendimento effettivo di 89 punti base. I due valori del rendimento hanno valori diversi e questo è dovuto alla scelta di Eni di prezzare l’emissione sotto la pari.