Salvatore Ferragamo nuovo record in borsa a 19,81€

Giornata molto positiva per il settore luxory ieri a Piazza Affari. In particolare brilla la stella di Salvatore Ferragamo, che ha toccato nuovi record assoluti alla borsa di Milano. Le azioni della casa di moda fiorentina hanno evidenziato un rialzo dell’1,87% a 19,6 euro e toccato il massimo più alto di sempre a 19,81 euro. Da inizio 2013 le azioni Ferragamo hanno già messo a segno una performance positiva del 17,8%. A trainare i prezzi in borsa sono state le promozioni giunte da alcune banche d’affari.

Moleskine sarà prima matricola di Piazza Affari nel 2013

Moleskine, azienda italiana dei taccuini resi famosi da Bruce Chatwin ed Ernst Hemingway, ha ottenuto il primo via libera alla quotazione in borsa. L’Ipo Moleskine era stata programmata qualche mese fa per essere finalizzata entro fine 2012, ma alla fine è slittata di qualche mese. Moleskine dovrebbe essere la prima matricola a Piazza Affari nel 2013, ma anche l’Ipo in grado di rilanciare finalmente gli approdi in borsa delle small & mid cap dopo qualche anno di magra. Infatti, tra il 2010 e il 2012 è avvenuta una sola quotazione all’anno.

Octo Telematics verso quotazione in borsa nel 2013

Il 2013 potrebbe essere l’anno buono per Octo Telematics per quotarsi in borsa. Il gruppo specializzato nella fornitura di sistemi e servizi telematici per il mercato assicurativo auto e dell’automotive è controllato indirettamente dal fondo Charme II, gestito da Montezemolo & Partners Sgr coadiuvato dai fondi Amadeus Capital Partners e R Capital Management. Nei giorni scorsi il management di Octo Telematics ha dato mandato a Goldman Sachs per valutare le varie opzioni per valorizzare le quote degli azionisti, sondare l’interesse degli investitori e studiare la quotazione in borsa.

Marazzi Group comprato da Mohawk per 1,5 miliardi

Un altro gioiello italiano finisce in mani straniere, in attesa di conoscere il futuro di alcune aziende in odore di cessione (Ansaldo Energia, Ansaldo Breda e così via). Marazzi Group, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di piastrelle in ceramica, è stato acquistato dal gruppo americano Mohawk per 1,5 miliardi di dollari, ovvero circa 1,13 miliardi di euro. Il gruppo statunitense pagherà metà in contantti e metà in azioni. Il valore assegnato da Mohawk alla storica azienda emiliana è pari a quasi 9 volte l’ebitda 2011.

Enel centra target su ebitda e debito 2012

Archiviato l’aumento di capitale della controllata cilena Enersis a 5,9 miliardi di dollari, Enel guarda avanti e conta di chiudere il 2012 rispetto la guidance del business plan. Il colosso elettrico italiano, guidato dall’amministratore delegato Fulvio Conti, ha ormai centrato gli obiettivi di ebitda e debito per il 2012. A confermare le aspettative è stato lo stesso conti nel corso di un incontro con la stampa. L’ebitda salirà a quota 16,5 miliardi di euro dai 12,6 miliardi archiviati nei primi nove mesi dell’anno.

SeSa pronta allo sbarco in borsa sull’Aim

La fusione tra Made in Italy 1 e SeSa si farà. Sul listino Aim di Borsa Italiana sbarcherà, dunque, SeSa al posto dell’attuale Spac nella quale si fonderà per incorporazione. Made in Italy 1, quotata sull’Aim dal 27 giugno 2011 quando raccolse 50 milioni di euro corrispondenti a 5 milioni di azioni ordinarie, cambierà denominazione in SeSa spa. Lo sbarco in borsa della società toscana dovrebbe aprire la strada verso la quotazioni di nuove Pmi italiane. Il concambio definito con gli azionisti storici di SeSa ricnosce a Made in Italy 1 un valore unitario per azione di circa 10,5 euro.

Tenaris outlook 2013 positivo secondo Barclays

La seduta di borsa di ieri ha sorriso alla società attiva nei servizi per l’industria petrolifera Tenaris, che ha chiuso con un rialzo del 3,11% a 15,57 euro. Il titolo è salito fino a 15,69 euro, spinto dai volumi più alti degli ultimi trenta giorni, toccando così il massimo più alto da oltre due mesi. Da un punto di vista tecnico è scattato un segnale di acquisto sul titolo, nonostante l’exploit di ieri sia stato caratterizzato dalla presenza di un gap up non chiuso. A spingere le quotazioni del titolo in borsa è stata soprattutto la promozione ricevuta da Barclays.

Rcs MediaGroup previsioni 2012-2015

Sono state definite nero su bianco le azioni per il rilancio del Gruppo quotato in Borsa a Piazza Affari RCS. Questo dopo che è stato approvato il Piano per lo sviluppo a valere per gli anni dal 2013 al 2015 considerando anche l’attuale congiuntura di mercato sfavorevole.

Nel dettaglio, Rcs MediaGroup S.p.A. punta conseguire nel 2015 un fatturato pari a 1,6 miliardi di euro circa a fronte di un incremento del fatturato dalle attività digitali con una quota sul totale attesa al 25% nel 2015 rispetto all’attuale percentuale del 14%. Inoltre, la marginalità è attesa in forte aumento, da circa il 4% attuale al 10% nel 2015 a fronte di un Ebitda che, prima degli oneri non ricorrenti, è previsto in aumento a 160 milioni di euro circa.

STMicroelectronics reitera nuovo modello finanziario

Un nuovo modello finanziario che come obiettivo primario ha quello di conseguire un margine operativo pari ad almeno il 10%. E’ quello adottato dal leader dei semiconduttori STMicroelectronics, quotato in Borsa a Piazza Affari, che in data odierna, martedì 18 dicembre del 2012, lo ha riconfermato a seguito delle affermazioni riportate da Bloomberg in mattinata.

Con un comunicato ufficiale STMicroelectronics ha inoltre sottolineato come, a fronte del raggiungimento in tempi rapidi di un margine come minimo del 10% in tempi rapidi, intenda anche ottenere entro l’anno 2017 un livello di redditività significativamente più elevato rispetto a quelli attuali.

Rcs ebitda 2012 in calo dell’83% secondo Kepler

Mentre il consiglio di amministrazione di Rcs MediaGroup ha optato per il rinvio della decisione sull’aumento di capitale, gli analisti finanziari tornano ad accendere i riflettori sull’andamento dei conti societari della società editoriale che edita Il Corriere della Sera effettuando nuove stime su ricavi e redditività futuri. Tra due giorni saranno approvati gli obiettivi del nuovo piano industriale al 2015 ma la decisione relativa all’importo dell’aumento di capitale è stata rinviata a marzo 2013. Rcs ridurrà i costi, chiuderà alcune testate e rafforzerà il business del digitale.

Stm annuncia piano industriale

STMicroelectronics, colosso italo-francese del settore dei semiconduttori, ha annunciato il nuovo piano industriale che dovrebbe consentire al gruppo di rilanciarsi sui mercati globali dopo alcuni anni in chiaroscuro. Il piano annunciato dai vertici societari non è altro che il completamento della revisione strategica del business iniziata un anno fa, quando il management si è reso conto di dover apportare modifiche sostanziali al modo di fare affari nel trasformato settore del wireless. Stamattina in borsa il titolo STMicroelectronics è in forte guadagno.

Impregilo +2,9% in borsa grazie a nuovo piano industriale

In una giornata molto negativa per Piazza Affari, che continua a riserntire dell’incertezza politica dopo la sfiducia del Pdl al governo Monti, va in controtendenza il titolo Impregilo, che guadagna il 2,9% a 3,262 euro, non lontano dai top intraday di 2,286 euro. A mettere il turbo alle azioni del general contractor milanese è stao l’annuncio di un nuovo piano industriale ambizioso, soprattutto sulle stime relative al fatturato nel 2015. Il management prevede un giro d’affari di 3,3 miliardi di euro circa nel 2015.

Mediaset promossa da Exane con target a 1,4 euro

Questa mattina il titolo Mediaset è finora il migliore sul listino azionario milanese FTSE MIB. Le azioni del gruppo televisivo di Cologno Monzese mostrano un rialzo del 3,62% a 1,431 euro, grazie alla promozione ricevuta da Exane Bnp Paribas che ha migliorato sia il rating che il prezzo obiettivo. Mediaset, che chiuderà il 2012 con il primo rosso in bilancio della sua storia, sta sperimentando un ottimo andamento alla borsa di Milano a partire da metà novembre scorso, quando scese a 1,156 euro, poco sopra il minimo storico di 1,144 euro toccato a metà giugno scorso.

Bilancio Terna gennaio settembre 2012

Si sono chiusi con buoni risultati i primi nove mesi del 2012 di Terna S.p.A., società quotata in Borsa a Piazza Affari ed attiva nel dispacciamento dell’energia elettrica sulla rete elettrica nazionale. Il fatturato dal mese di gennaio al mese di settembre del 2012 è infatti cresciuto anno su anno del 6,9% a 1.298,7 milioni di euro a fronte di un Ebitda che è aumentato del 9,5% superando la soglia del miliardo di euro.

Bene anche l’Ebit con un incremento anno su anno del 10,4% a 718,1 milioni di euro, così come l’utile netto adjusted, riferito alle attività continuative, è balzato del 15,6% a 355,5 milioni di euro. In virtù di questi buoni dati, e tenendo conto anche dell’evoluzione prevedibile della gestione, il Consiglio di Amministrazione della società ha deliberato per l’esercizio 2012 il riconoscimento agli azionisti di una cedola in acconto pari a 7 centesimi di euro per azione.