Telecom Italia Media rosso di 241 milioni nel 2012

Ancora un rosso in bilancio per Telecom Italia Media, che nella giornata di ieri ha deciso di finalizzare l’operazione di cessione di La7 a Cairo per la cifra simbolica di un milione di euro. L’esercizio 2012 si è chiuso con un passivo di 240,9 milioni di euro, che costringerà la controllata di Teleom Italia ad abbattere il capitale. Secondo quanto deliberato dal consiglio di amministrazione, nell’assemblea del 5 aprile si darà il via libera alla riduzione del capitale in quanto la perdita ha superato più di un terzo dello stesso.

Saras perde 90 milioni di euro nel 2012

La società petrolifera milanese Saras ha chiuso l’esercizio 2012 con una perdita netta di 90 milioni di euro, che fa da contraltare all’utile di 58 milioni di euro registrato nel 2011. Il giro d’affari è invece aumentato dell’8% a 11,88 miliardi di euro. A Piazza Affari il titolo Saras ha aperto in profondo rosso e attualmente perde il 2,16% a 0,905 euro, mentre ieri aveva lasciato sul terreno circa mezzo punto percentuale. Secondo quanto dichiarato da Gian Marco Moratti, i conti sono stati influenzati dalle difficoltà dell’ultimo trimestre.

Prysmian torna in utile nel 2012

Il gruppo Prysmian ha pubblicato i risultati relativi all’esercizio 2012, evidenziando numeri molto positivi. La borsa ha apprezzato i conti della società milanese leader mondiale nella produzione di cavi per applicazione nel settore dell’energia e delle telecomunicazioni. A Piazza Affari le azioni Prysmian hanno chiuso con un rialzo del 4,09% a 16,27 euro, sui livelli più alti da circa un mese. Nel 2012 la società guidata da Valerio Battista è tornata in nero: l’utile netto è stato di 171 milioni di euro, mentre nel 2011 la perdita era stata di 145 milioni di euro.

Buzzi Unicem annuncia squeeze out Dyckerhoff AG

Buzzi Unicem S.p.A. intende acquistare le azioni residue, ovverosia quelle non ancora possedute, della controllata tedesca Dyckerhoff AG di cui ha già una partecipazione del 96,64%. A darne notizia venerdì scorso è stata proprio la società quotata in Borsa a Piazza Affari dopo che il Consiglio di Amministrazione ha deliberato per l’avvio dell’operazione, detta in gergo tecnico di squeeze out, che è subordinata al via libera da parte dell’Assemblea degli Azionisti di Dyckerhoff AG.

Buzzi Unicem, che per le azioni residue non possedute offrirà un corrispettivo in contanti adeguato, prevede che l’operazione possa perfezionarsi entro il 2013 con la conseguente cancellazione della società Dyckerhoff AG dalle quotazioni in Borsa.

Buzzi Unicem rating alzato da Exane Bnp Paribas a “outperform”

Tra i migliori titoli di oggi a Piazza Affari troviamo Buzzi Unicem, che dopo tre ore di contrattazioni alla borsa di Milano evidenzia un progresso del 3,11% a 10,95 euro. Le azioni della compagnia cementifera hanno toccato un massimo intraday a 11,27 euro, toccando il livello più alto da inizio maggio 2010. A mettere il turbo al titolo in borsa è stato senza dubbio l’upgrade ricevuto da Exane Bnp Paribas, che ha aumentato il rating a “outperform”, ovvero farà meglio del mercato.

Impregilo +2,9% in borsa grazie a nuovo piano industriale

In una giornata molto negativa per Piazza Affari, che continua a riserntire dell’incertezza politica dopo la sfiducia del Pdl al governo Monti, va in controtendenza il titolo Impregilo, che guadagna il 2,9% a 3,262 euro, non lontano dai top intraday di 2,286 euro. A mettere il turbo alle azioni del general contractor milanese è stao l’annuncio di un nuovo piano industriale ambizioso, soprattutto sulle stime relative al fatturato nel 2015. Il management prevede un giro d’affari di 3,3 miliardi di euro circa nel 2015.

Terna primo semestre 2010

Terna ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto in aumento del 26,9% a 233,5 milioni di euro e ricavi in crescita del 13,9% a 760,8 milioni. In crescita anche l’Ebitda, che ha registrato un incremento del 12,2% a 568,8 milioni, l’Ebit, che è risultato essere pari a 396,3 milioni, ossia in crescita del 9,1%, e gli investimenti, cresciuti del 30% a 486 milioni.

Nei primi sei mesi dell’anno i costi operativi si sono attestati a 192 milioni, in crescita di circa 31 milioni. La situazione patrimoniale al 30 giugno è risultata essere pari a 2,506 miliardi dai 2,501 miliardi di euro del 31 dicembre 2009, mentre l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 4,261 miliardi, in crescita di 503,6 milioni.