Nella giornata di ieri Banca Monte dei Paschi di Siena ha emesso 4,071 miliardi di euro di Monti-bond, gli strumenti finanziari sottoscritti dal Tesoro che consentiranno all’istituto bancario di Rocca Salimbeni di mettere in sicurezza il proprio patrimonio dopo che nelle ultime settimane erano state ipotizzate nuove pesanti svalutazioni a causa delle perdite legate allo scandalo dei derivati finanziari. Il titolo Banca Mps è in calo alla borsa di Milano: -1,14% a 0,2086 euro. Nell’ultimo mese il titolo Mps ha perso il 16%.
derivati
Mps prestito di 2 miliardi da Bankitalia a fine 2011 secondo Wsj
Secondo quanto riportato da The Wall Street Journal, Banca Monte dei Paschi di Siena era così a corto di liquidità che sul finire del 2011 dovette chiedere un prestito di circa 2 miliardi di euro a Bankitalia. Secondo il Wsj, che ha citato fonti vicine alla banca d’Italia, il prestito fu concesso nell’ottobre del 2011 perché l’istituto di credito senese aveva praticamente esaurito i fondi e non poteva più chidere denaro alla Bce. Tuttavia, la notizia non fu divulgata perché sia Mps che Bankitalia ebbero timore di poter scatenare il panico sui mercati.
Banche italiane perdite su derivati Otc a 32 miliardi
Lo scandalo dei derivati finanziari che sta travolgendo Monte dei Paschi di Siena ha messo in allarme l’intero sistema bancario, dagli stessi istituti di credito alle autorità di vigilanza competenti. A far paura non sono soltanto i classici prodotti strutturati, ma anche gli swap Otc. Si tratta di derivati over-the-counter, ovvero non regolamentati. Questi prodotti stanno creando non pochi grattacapi alle banche italiane, tanto che finora le perdite potenziali si attestano a 32 miliardi di euro. Si tratta di derivati che servono per proteggere le banche dal rischio cambio o tassi.
Azionisti e correntisti MPS da risarcire secondo il Codacons

E se il Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari giovedì scorso ha reiterato il fatto che la situazione è sotto controllo, e che i correntisti non hanno nulla da temere, il Codacons ha però annunciato il lancio di un’azione risarcitoria. Al fine di far valere i propri interessi economici, i correntisti e gli azionisti MPS potranno costituirsi presso la Procura di Siena parte offesa compilando un apposito modulo che il Codacons metterà a disposizione a breve sul proprio sito Internet.
MPS reitera discontinuità e rilancio della Banca

Il Gruppo bancario MPS – Monte dei Paschi di Siena, infatti, ha reiterato il fatto che la situazione dell’Istituto è sotto controllo, e che con il nuovo management sono state poste le basi sia per una discontinuità con il passato, sia per il pieno rilancio del Gruppo bancario.
Mps perdita 2012 sopra 2 miliardi dopo scandalo derivati
Partenza in profondo rosso questa mattina per le azioni Banca Mps, appesantite dallo scandalo dei derivati finanziari sottoscritti nel periodo 2007-2010 quando alla presidenza della banca senese c’era ancora Giuseppe Mussari. L’ex presidente dell’istito bancario di Rocca Salimbeni ha deciso di rassegnare le dimissioni dalla presidenza dell’Abi. Intanto, alla borsa di Milano il titolo Banca Mps perde il 5,95% a 0,261 euro. I prezzi sono scesi fino a 0,2469 euro, sui minimi da oltre due settimane. Il titolo è stato anche sospeso per eccesso di ribasso.
Giuseppe Mussari si dimette dalla presidenza dell’Abi
Nel giorno in cui gli istituti di credito italiani si preparano a mostrare al Fondo Monetario Internazionale quanto siano trasparenti e puliti i propri bilanci ecco che scoppia la bufera. Lo scandalo dei derivati finanziari che sta interessando Banca Mps ha spinto Giuseppe Mussari a dimittersi dalla presidenza dell’Abi, ovvero l’Associazione bancaria italiana. Le dimissioni di Mussari sono “irrevocabiliâ€. Il banchiere è coinvolto nello scandalo derivati di Mps, in quanto le operazioni sotto accusa sarebbero state messe a punto proprio sotto la sua presidenza a Rocca Salimbeni.
Futures grano duro sull’Agrex dal 21 gennaio 2013
Grande novità per Borsa Italiana, che a partirà dal prossimo 21 gennaio accoglierà un nuovo strumento derivato sul mercato Idem. Si tratta dei contratti futures sul grano duro, che saranno negoziabili sull’Agrex, ovvero il nuovo segmento del mercato degli strumenti finanziari derivati di Borsa Italiana dedicato alle commodity agricole. I contratti futures sul grano duro saranno quotati in euro per tonnellata al netto dell’Iva e avranno un taglio minimo di 50 tonnellate. Tutti i dettagli sul nuovo contratto sono stati annunciati ieri in occasione del lancio dell’Agrex (Agricultural Derivatives Exchange).