
Dati Istat disagio economico da Terzo Mondo secondo il Codacons

Certo il dato è importantissimo ma, considerando che la perdita totale si aggira, da inizio anno, si aggira intorno al 30% e che una sola rondine non fa primavera, ecco spiegato il motivo per quale, nonostante gli ottimi risultati conseguiti in questo periodo, gli investitori in genere sono decisamente restii a prendere impegni di medio o lungo temine con Piazza Affari.
In effetti, questa è una conseguenza abbastanza prevedibile dell’onda lunga della recessione nella catena che va dal fornitore al cliente: il commercio ha sofferto solo successivamente rispetto al mondo finanziario e a quello industriale, come effetto-domino della crisi, perciò anche la ripresa, quando avverrà , sarà comunque dopo gli altri ambiti.
Voci ufficiali sostengono che il panico degli investitori potrebbe convincere le autorità ad adottare mezzi idonei per arginare la crisi che minaccia i mercati finanziari, la crescita economica e le entrate delle società .
Sicuramente i leader giapponesi avranno bisogno di sollevare miliardi di dollari per compensare le pesanti perdite sui loro portafogli azionari.
Il produttore finlandese ha di fatti comunicato che gli utili netti si sono fermati a quota 1,09 miliardi di euro, contro 1,56 miliardi di euro dello stesso trimestre di un anno fa. Le vendite hanno invece generato ricavi per 12,2 miliardi di euro.
Secondo le statistiche ufficiali diffuse poche ore fa a Pechino, infatti, il Prodotto Interno Lordo del gigante asiatico dovrebbe aver subito un incremento del 9% durante il terzo trimestre del 2008 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.
I dati, comunicati ufficialmente dal Royal Institution of Chartered Surveyors, non hanno certo sorpreso gli osservatori del mercato immobiliare britannico, i quali già da diversi mesi hanno iniziato, loro malgrado, a tracciare delle linee decrescenti nei grafici dei business delle case.
La stima, destinata, probabilmente, ad essere rivista già nei prossimi giorni, è per ora la più apocalittica tra le principali previsioni del mercato del lavoro americano.
Secondo i manager delle due società , infatti, gli spettri di una imminente recessione porteranno i consumatori a preferire una spesa nel trasporto aereo orientata verso vettori a basso costo, piuttosto che verso le altre compagnie aeree.
Secondo gli ultimi dati forniti dalle associazioni nazionali, i prezzi delle case sarebbero scesi ulteriormente durante il mese di settembre: un declino dell’1,7% che sta portando il 2008 indietro di diciassette anni, ai record negativi che il real estate britannico conobbe nel 1991.
Durante i mesi di ottobre e di novembre, pertanto, l’output degli impianti automobilistici della nazione subirà una contrazione, confermata dal fatto che le due compagnie avrebbero chiesto ad alcuni dipendenti – come riporta Bloomberg – di anticipare le ferie.
I titoli societari hanno di conseguenza lasciato sul terreno della Borsa il 12%, per un calo che è rappresentativo del peggior passo indietro da quel purtroppo noto settembre 2001.