Previsioni mercati emergenti 2011 dopo crisi Egitto

Alla fine del 2010 le previsioni sui paesi emergenti per il 2011 erano più che positive, tuttavia la recente crisi in Egitto sembra aver cambiato radicalmente lo scenario.

I tumulti scoppiati nella parte settentrionale dell’Africa, infatti, hanno immediatamente frenato la crescita dell’indice Msci Em, che comprende i panieri azionari di ben ventiquattro paesi emergenti, tra cui figurano Russia, Cina, India e Brasile. A gennaio, infatti, l’indice ha perso l’1,31% .

Rialzo prezzo petrolio per crisi Egitto

A preoccupare il mercato non sono solo le possibili conseguenze della crisi in Egitto sulle quotazioni di Piazza Affari ma anche le possibili conseguenze che le turbolenze del Cairo potrebbero avere nel corso dei prossimi mesi sul prezzo del petrolio.

Alcuni analisti, infatti, ritengono che nel caso in cui la crisi in Egitto dovesse proseguire anche nel corso dei prossimi mesi, il prezzo del greggio potrebbe addirittura arrivare a superare i 100 dollari al barile. Previsioni più allarmanti arrivano dal Venezuela, secondo cui il prezzo potrebbe salire a 200 dollari al barile nel caso in cui il canale di Suez dovesse chiudere.

Conseguenze crisi Egitto su Piazza Affari

Le turbolenze politiche dell’Egitto non devono spaventare gli investitori. E’ questa, in sostanza, l’idea che accomuna la stragrande maggioranza degli analisti, concordi nel ritenere che la crisi egiziana non avrà grosse ripercussioni sull’andamento delle quotazioni a Piazza Affari.

A dimostrarlo è soprattutto il fatto che le perdite registrate dalle quotazioni delle società con maggiore esposizione nel paese africano sono state colmate in brevissimo tempo.