Target price Tenaris tagliato da Credit Suisse

In considerazione dei risultati deludenti registrati nella prima metà dell’anno, gli analisti di Credit Suisse hanno deciso di tagliare il target price sul titolo Tenaris portandolo da 18 euro a 16 euro per azione, ribadendo al contempo giudizio “neutral”.

La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di rivedere al ribasso la sua valutazione sul titolo in quanto i dati relativi al periodo compreso tra gennaio e giugno 2011 si sono rivelati inferiori alle attese degli analisti, soprattutto sul fronte della redditività.

Azioni consigliate in caso default Usa secondo Credit Suisse

Ovviamente l’ipotesi di default Usa viene considerata molto remota da tutti gli addetti ai lavori, ma Credit Suisse ha preparato una lista di azioni cosiddette impermeabile, che possano riparare dai rischi nel caso dovesse concretizzarsi questa situazione.

Secondo l’analisi condotta dalla banca svizzera, gli investimenti che possono mettere al riparo o almeno ridurre i rischi sono azioni di società che hanno un free cash flow, cioè che producono cassa netta e hanno pochi debiti.

Quotazione Enel promossa da Credit Suisse

La quotazione Enel segna stamani a Piazza Affari un rialzo dell’1,41% a quota 4,606 euro, sulla scia della promozione arrivata oggi da Credit Suisse. La banca elvetica ha infatti comunicato di aver alzato il rating sul titolo del colosso energetico italiano portandolo da “neutral” a “outperform” e il target price da 4,15 a 5 euro.

Gli analisti di Credit Suisse, in particolare, hanno spiegato di aver rivisto al rialzo la loro valutazione su Enel perchè convinti che l’azione sia in grado di sovraperformare il settore delle utilities per via del forte sconto sull’attuale valutazione, della forte generazione di cassa e della solidità delle attività chiave del suo business.

Dividendo Credit Suisse 2010

Credit Suisse ha archiviato il quarto trimestre 2010 con risultati piuttosto deludenti. La banca svizzera, infatti, durante lo scorso anno ha realizzato un utile in crescita del 6% a 841 milioni di franchi svizzeri, mentre gli analisti avevano previsto in media un utile pari a 928 milioni di franchi svizzeri.

Ad incidere in maniera negativa sull’utile sono state soprattutto le svalutazioni legate al fair value sul capitale di terzi per 146 milioni, oltre alle perdite sempre legate al fair value su cross currency swap esistenti sul debito a lungo termine.

Credit Suisse promuove Vodafone e boccia Deutsche Telekom

Credit Suisse ha annunciato di aver rivisto al rialzo il rating su Vodafone, portandolo da “neutral” ad “outperform”, ed il target sul prezzo da 170 a 185 pence.

La banca d’affari ha spiegato di aver deciso di promuovere il gruppo britannico attivo nel settore delle telecomunicazioni perchè prevede che nel corso dei prossimi dodici mesi riuscirà a trarre beneficio dall’aumento della competitività, sottolineando che sia la partecipata Verizon Wireless che Vodafone Germany a breve inizieranno a vendere l’iPhone.

Copertura Autogrill avviata da Credit Suisse

Credit Suisse ha avviato la copertura su Autogrill fissando un rating “neutral” e un target price a 11,5 euro. La banca ha spiegato che l’esposizione di Autogrill ai mercati sviluppati, in cui il settore dei viaggi è in costante crescita, permette di stimare una crescita nel medio termine compresa tra il 4% e il 5%.

Favorevoli anche le previsioni del cash flow yield, fissate al 9% per il 2011. A pesare sul titolo, tuttavia, è l’effetto diluitivo derivante dalla cessione di Alpha Flight e che secondo le previsioni dovrebbe aggirarsi intorno al’8%, nonché il rifinanziamento previsto nel corso del prossimo anno e che peserà per 180 punti base circa in termini di interessi passivi.

Previsioni prezzo petrolio alzate da Credit Suisse

La banca d’affari svizzera Credit Suisse ha alzato le sue previsioni riguardanti il prezzo del petrolio per il prossimo anno a 85 dollari al barile, perchè, come indicato nella nota ufficiale che accompagna l’annuncio, la domanda di greggio nei Paesi dell’OCSE, in particolar modo nell’America del Nord, è aumentata nel corso degli ultimi mesi, mentre in Asia continua a rimanere molto elevata.

Di conseguenza Credit Suisse ha rivisto anche le stime sugli utili delle varie compagnie petrolifere per gli anni 2011 e 2012.

Migliori quotazioni comparto alimentare

In un periodo di crisi e di instabilità economica i grandi gruppi alimentari continuano a realizzare fatturati e utili in costante crescita, perchè se è vero che la crisi c’è e si sente è anche vero che il mondo deve pur nutrirsi. Una spinta notevole, tuttavia, arriva dalle nuove economie che sempre più spesso scelgono di acquistare prodotti alimentari di qualità, tanto da regalare alle aziende attive nel settore alimentare margini in costante crescita, un business solido e ricchi dividendi.

Questa situazione idilliaca del comparto alimentare non poteva sfuggire agli analisti, addirittura Credit Suisse ha definito il settore alimentare “un’industria dai dividendi sicuri”.

Italcementi e Buzzi Unicem bocciati da Credit Suisse

Credit Suisse ha tagliato il target price del 2,61% a 7,46 euro per Buzzi Unicem e del 3,72% a 5,56 euro su Italcementi. Per entrambe le aziende, inoltre, la stessa banca d’affari ha anche rivisto al ribasso le stime sull’utile per azione, pur mantenendo invariata la raccomandazione sul titolo.

Credit Suisse, in particolare, ha spiegato che la sua è stata una decisione resa necessaria dai risultati registrati da entrambe le aziende nel corso dell’ultimo semestre, dati che hanno mostrato performance deludenti e una ripresa decisamente più lenta del previsto.

Credit Suisse alza stime Volkswagen 2011-2012

Credit Suisse ha confermato oggi il suo rating “outperform” su Volkswagen ma al contempo ha alzato sia il target price, portandolo da 102 a 130 euro, sia le previsioni per i prossimi due anni.

A spingere la banca d’affari ad essere ottimista verso la casa automobilistica tedesca sono soprattutto le previsioni relative ai risultati conseguiti nel corso del terzo trimestre, dati non ancora resi noti, anche se nei giorni scorsi Volkswagen ha diffuso il bilancio relativo ai primi nove mesi del 2010, nel corso dei quali è stato realizzato un utile pari a 4 miliardi di euro e ricavi per 92,5 miliardi, entrambi dati in netto aumento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Trimestrale Credit Suisse luglio settembre 2010

Credit Suisse ha chiuso il terzo trimestre 2010 con un utile pari a 609 milioni di franchi, ossia in calo del 74% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e di gran lunga inferiore alle previsioni degli analisti, che per la banca svizzera avevano previsto un utile pari a 920 milioni.

Ad incidere in maniera negativa sui risultati trimestrali è stato soprattutto un marcato indebolimento della redditività e, in misura minore, della gestione di attivi per la clientela istituzionale. La divisione investment banking, in particolare, ha registrato un utile pre imposte di 395 milioni di franchi, in calo del 77% rispetto allo scorso anno e del 50% rispetto al precedente trimestre.

Banche svizzere, regole più severe dopo Basilea 3

La commissione governativa svizzera, incaricata dal governo di vigilare e di studiare soluzioni per evitare che i grandi colossi possano fallire nel caso di un ritorno della grave crisi economica, ha proposto per Credit Suisse e Ubs, ossia i più grandi istituti bancari svizzeri, regole più severe rispetto a quelle che verranno imposte da Basilea 3.

Secondo la commissione, in particolare, per evitare ogni possibile rischio di fallimento le due banche dovranno detenere ciascuna almeno il 10% dei propri attivi ponderati per il rischio sotto forma di capitale, così come previsto dalle nuove regole di Basilea 3.

Credit Suisse taglio posti di lavoro

Arriva da Credit Suisse, la seconda banca svizzera per importanza, una cattiva notizia per quel che riguarda i tagli all’occupazione.

Il gruppo bancario elvetico ha infatti espresso la chiara intenzione di tagliare diversi posti di lavoro, sulla falsariga di quanto già fatto qualche tempo fa da un’altra importantissima banca, Barclays.

Titolo Fiat bocciato da Credit Suisse

Credit Suisse ha bocciato il titolo Fiat tagliando il rating da “outperform” a “neutral” e il target price a 9 da 14 euro, una decisione che ha influito non poco sull’andamento del titolo a Piazza Affari che al momento cede l’1,57% a 9,735 euro.

La banca d’affari ha ricondotto la sua decisione al piano di ristrutturazione della società, che ha intenzione di raddoppiare le sue vendite in Europa e incrementare la sua quota di mercato nel tentativo di tornare ai livelli relativi al periodo antecendente alla crisi, una scelta che secondo Credit Suisse influirà in maniera negativa sull’andamento del titolo.