
La distribuzione del Prestito Convertendo avverrà nell’arco temporale che va dal 2009 al 2013 ed il convertendo a 6,5% sarà abbinato a warrant di azioni ordinarie di Banca Popolare di Milano.
La distribuzione del Prestito Convertendo avverrà nell’arco temporale che va dal 2009 al 2013 ed il convertendo a 6,5% sarà abbinato a warrant di azioni ordinarie di Banca Popolare di Milano.
Nel comunicato si legge che non verrà quindi prorogato tale regime che impediva le vendite allo scoperto. Tale divieto però viene mantenuto, com’era prevedibile, anche per tutti gli aumenti di capitale societari deliberati nei vari consigli di amministrazione entro il 30 Novembre 2009.
La famiglia Sandoz ad esempio è scesa di oltre il 4% dopo l’aumento di capitale e al momento risulta avere meno del 2% confronto al 6,92% del mese di febbraio 2008.
Nella giornata di ieri si sono registrati dei volumi incredibili toccando addirittura i 50 milioni di euro di titoli scambiati. Una speculazione del genere ha fatto però suonare il campanello d’allarme e la Consob ha deciso di monitorare l’andamento del titolo Tiscali e dei diritti ad esso associati.
Management & Capitali, infatti, ha affermato che intende portare avanti la decisione presa dal Consiglio di Amministrazione, ossia di non aderire a nessuna delle due offerte pubbliche di acquisto che gli sono state rivolte.
Per le grandi imprese, infatti, ottenere finanziamenti non risulta poi così difficile mentre per le piccole e medie imprese riuscire ad ottenere credito è diventato quasi impossibile.
L’operazione ha un valore complessivo che ammonta ad 1 miliardo di euro e potrà essere aumentato fino ad un massimo di 2 miliardi qualora il numero delle richieste avanzata sia tale da rendere necessario un incremento.
La nota diffusa nella serata di ieri dalla stessa Consob afferma: “La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ha deliberato oggi che la vendita di azioni di banche e imprese di assicurazioni quotate nei mercati regolamentati italiani e ivi negoziate debba essere assistita dalla disponibilità dei titoli da parte dell’ordinante al momento dell’ordine e fino alla data di regolamento dell’operazione” (fonte: www.finanzaonline.com).
1. ammissione per strumenti emessi sulla base di un preciso programma;
2. ammissione per strumenti emessi “stand alone”.
Il primo tipo di ammissione, prevede due fasi. Nella prima fase la Borsa Italiana, verificata l’esistenza dei requisiti per l’ammissione, rilascia entro 60 giorni dalla richiesta, un giudizio circa l’ammissibilità alla quotazione delle obbligazioni.
La seconda fase, invece, vede l’emittente inviare domanda alla Borsa Italiana per l’ammissione. Alla domanda deve essere allegata una descrizione completa delle obbligazioni.