Petrobas acquisizione quota Eni in Galp

Petrobras, gruppo brasiliano attivo nel settore petrolifero, ha confermato le indiscrezioni di stampa circolate nei giorni scorsi spiegando di avere allo studio l’acquisto della quota del 33,34% detenuta da Eni nella portoghese Galp Energia.

La notizia era più che attesa dal momento che l’accordo sul congelamento della quota detenuta da Eni in Galp è scaduto lo scorso anno. Secondo alcune indiscrezioni di stampa riportante da un quotidiano portoghese, l’offerta che Petrobras ha in mente di formulare per acquisire la quota in Galp è pari a 3,5 miliardi, in altre parole si tratta di una valutazione ferma ai valori del luglio scorso.

Titoli petroliferi dopo disastro Bp

Il crollo della piattaforma nel Golfo del Messico sta avendo pesanti ripercussioni sul titolo British Petroleum che dal momento dell’incidente ad aggi ha perso circa il la metà del proprio valore, senza contare che il gruppo ha deciso di cancellare tutti i dividendi per quest’anno e sta studiando un piano di vendita di asset per circa 10 miliardi.

Tuttavia, secondo gli esperti, il settore dei petroliferi non subirà gravi danni dopo l’incidente avvenuto a largo del Golfo del Messico, lo stesso titolo Bp è ancora considerato piuttosto interessante, nonostante questa valutazione possa sembrare un vero e proprio paradosso.

Settore petrolifero promosso da Credit Suisse

Credit Suisse si è rivelata piuttosto ottimista per quanto riguarda il comparto petrolifero, la banca d’affari ha infatti rivisto al rialzo le sue stime sul prezzo del petrolio che per il 2010 dovrebbe raggiungere quota 82,90 dollari al barile mentre per il 2011 le previsioni parlano di 80 dollari a barile.

La banca sostiene che tra le aziende che operano nel settore petrolifero riuscirà a trarre grandi vantaggi dall’andamento del prezzo del petrolio soprattutto BP, per questo ha deciso di alzare la raccomandazione sul titolo del colosso britannico portandola da neutral e outperform. Al contempo è stato alzato il target sul prezzo da 570 a 685 pound.

Shell e PetroChina tentano di acquisire Arrow Energy

La notizia era già nell’aria da qualche giorno ma per fortuna l’attesa è finita, Royal Dutch Shell e PetroChina si sono infatti decise ad avanzare un’offerta per cercare di mettere le mani su Arrow Energy, società australiana specializzata nello sviluppo di giacimenti del gas di carbone e che detiene le più grosse riserve di gas metano in Australia.

L’offerta avanzata dai due colossi energetici è piuttosto cospicua, si tratta di un’offerta da 3,3 miliardi di dollari australiani che consentirà agli azionisti di Arrow Energy la possibilità di ricevere 4,45 dollari australiani in cash per ogni azione posseduta, ovvero un premio superiore del 28% rispetto alla chiusura dei titoli Arrow dello scorso venerdì.