
Grazie a questo nuovo aumento Campari ha rilanciato il trend positivo che va avanti dal mese di marzo.
Grazie a questo nuovo aumento Campari ha rilanciato il trend positivo che va avanti dal mese di marzo.
Gli analisti di Equita hanno però confermato l’interesse sul titolo Campari, che offre un buon momentum sugli utili, buone stime di crescita organica del business soprattutto in Brasile, Argentina, Russia, ed anche in Europa e Australia, oltre ad un possibile upside da eventuali acquisizioni.
Il trend del titolo si conferma positivo, come è possibile vedere facilmente anche dalla situazione grafica.
La correzione recente non ha influenzato più di tanto il titolo Campari, che è riuscito a restare sopra la trendline che unisce i minimi crescenti disegnati negli ultimi tre mesi, sostenendo appunto il trend rialzista di breve periodo.
Dopo tale revisione, dunque, il target price fissato da Nomura e Citigroup su Campari è sullo stesso livello del prezzo obiettivo fissato ieri da Bank of America Merrill Lynch.
Ad influire negativamente sul titolo è il giudizio arrivato da Ubs, che ha rivisto al ribasso la raccomandazione sul titolo portandola da “sell ” da “neutral”, anche se al contempo ha alzato il target price a 4,7 euro dai precedenti 4,3 euro.
Allo stesso tempo, tuttavia, Goldman Sachs ha lievemente abbassato le stime di Eps 2011 e 2012 rispettivamente da 0,28 a 0,27 euro per azione e da 0,31 a 0,30 euro per azione.
Gli investitori tuttavia credono che nei prossimi mesi si potrà registrare una forte crescita dei consumi, non a caso l’indice Ftse Beni di consumo ha messo a segno un rialzo del 30% l’anno scorso, con il Ftse All Share che ha ceduto circa il 10%.
La crescita organica nei primi nove mesi è stata del 6,8%, un incremento ricondotto interamente all’ottimo andamento del segmento degli spirit, che ha registrato una crescita complessiva del 10% circa, mentre wine, soft drink e altri prodotti hanno registrato un tasso di crescita negativo.
Nello specifico si è indebolita anche la situazione tecnica del titolo, il quale ha dovuto vedersela con la barriera di quota 4,4-4,42 euro per azione, che non è riuscito a superare.
Tuttavia resta positivo il quadro di breve termine di Campari, che però potrebbe essere intaccato dall’incapacità di confermare il tentativo di allungo.
Questo rialzo è anche però dovuto ad Ubs, che ha alzato il target price sul titolo a quota 4,20 euro dai 4 euro precedenti (con rating invariato a neutral), e a Bank of America-Merrill Lynch che ha confermato buy con target a 4,6 euro.
Nomura, in particolare, ha deciso di alzare il target price di Campari a 7,7 euro dai precedenti 7,4 euro confermando al contempo la raccomandazione sul titolo a “neutral”, decisione questa che deriva soprattutto dal potenziale di ripresa che secondo il broker possiede non solo Campari ma l’intero comparto dei liquori.
Alla luce dei risultati realizzati nell’intero 2009 il consiglio di amministrazione ha fatto sapere che intende proporre all’assemblea degli azionisti un dividendo pari a 0,06 euro per azione, in aumento del 9,1% rispetto al 2008.
Il rimbalzo del titolo ha portato le quotazioni di Campari a toccare quota 7,40 euro in breve tempo gettando le basi per un break-out rialzista.