Aumento di capitale BPM 2011: i motivi

La Banca Popolare di Milano ha deciso su consiglio della Banca d’Italia, di seguire quanto fatto già da altri istituti di credito italiano nei mesi scorsi, procedendo con un aumento di capitale.

Adesso la banca ha precisato i motivi della decisione, nel prospetto informativo. Bpm indica che i proventi netti derivanti dall’operazione sono stimati a quota 775 milioni di euro, nel caso vengano sottoscritte tutte le azioni offerte.

Titolo Bpm in rialzo per interesse fondi di investimento

A Piazza Affari il titolo Banca Popolare di Milano segna nel primo pomeriggio un rialzo di circa sette punti percentuali a 1,76 euro sulla scia delle indiscrezioni di stampa diffuse dall’agenzia MF-DowJones e secondo cui entro martedì prossimo i rappresentanti del fondo Clessidra si recheranno a Roma per essere accolti dalla Banca d’Italia e discutere della governance duale varata nei giorni scorsi, nonchè di eventuali modifiche necessarie nel caso in cui un fondo di investimento come Clessidra dovesse decidere di entrare nel capitale dell’istituto bancario milanese.

Aumento di capitale Banca Popolare di Milano entro fine 2011

Si è riunito il Consiglio di Amministrazione di Banca Popolare di Milano per esaminare la situazione legata all’operazione di aumento di capitale.

Secondo quanto comunicato da Bpm ieri sera, quindi dopo la chiusura dei mercati, il CdA nel corso di un incontro cordiale e propositivo ha esaminato la situazione relativa all’aumento di capitale anche in seguito delle indicazioni arrivata dall’incontro in Banca d’Italia.

Titolo Bpm in calo per rumors rinvio aumento di capitale

A Piazza Affari il titolo Banca Popolare di Milano segna una flessione di oltre quattro punti percentuali a 1,247 euro, una performance negativa ricondotta in larga parte alle indiscrezioni pubblicate stamane da alcuni quotidiani e che parlano di un possibile slittamento dell’aumento di capitale fissato per la seconda metà di settembre 2011.

Secondo i rumors, in particolare, ad esercitare pressioni per far slittare l’operazione di aumento di capitale sarebbe il consorzio di garanzia guidato da Mediobanca, preoccupato per le avverse condizioni di mercato che potrebbero pregiudicare la buona riuscita dell’operazione.

Bilancio Bpm gennaio giugno 2011

Banca Popolare di Milano ha archiviato il primo semestre dell’anno con un utile, al netto delle imposte sul reddito per 34,8 milioni di euro, pari a 42,7 milioni di euro, ovvero in flessione del 39,2% rispetto al 30 giugno 2010.

I ricavi si sono attestati a 746,7 milioni di euro, un risultato sostanzialmente in linea con quello realizzato nello stesso periodo dello scorso anno. Tra i fattori positivi che hanno contribuito figurano l’ottimo andamento del margine commerciale (+10,4% a 369,6 milioni) e il contributo del margine treasury & investment banking (71,7 milioni).

Aumento di capitale Bpm possibile slittamento

A Piazza Affari il titolo Bpm segna una flessione di oltre tre punti percentuali a 1,587 euro sulla scia delle indiscrezioni di stampa pubblicate stamani e che parlano di un possibile slittamento dell’aumento di capitale in programma per settembre.

Secondo i rumors, che per ora non hanno ricevuto né conferme né smentite da parte dell’istituto di credito milanese, il consorzio di garanzia guidato da Mediobanca che si occupa dell’operazione di ricapitalizzazione starebbe seriamente valutando l’opportunità di rimandare l’aumento di capitale per via della forte instabilità dei mercati finanziari.

Ubs mantiene Intesa Sanpaolo e Mediobanca tra le sue preferite

Durante quest’estate, i titoli delle banche italiane hanno fatto peggio in borsa dell’11% rispetto alla media europea, a causa dell’elevata volatilità, dell’allargamento degli spread sovrani e delle tante ricapitalizzazioni.

Ad essere colpiti in particolare sono stati i prezzi dei titoli delle banche di medie dimensioni, sfavoriti dalla redditività inferiore rispetto alle grandi banche e dai maggiori aumenti di capitale in proporzione.

Banca Popolare di Milano conferma guidance 2011

Come ormai molti sapranno, la Banca d’Italia ha eseguito nei confronti della Banca Popolare di Milano un controllo approfondito ed i timori nei confronti dell’istituto erano molteplici e questi timori si sono tradotti anche sull’andamento del titolo in Borsa.

Il neo direttore di BPM Enzo Chiesa ha fatto sapere di essere estremamente sereno e di avere tra le mani un istituto in ottime condizioni, riguardo ai risultati di bilancio, Enzo Chiesa ha aggiunto che i conti aggiornati al 30 giugno 2011 saranno in linea con quelli registrati nel primo trimestre dell’anno per i quali sono già stati comunicati e resi noto i numeri.

Bpm risponde all’ispezione della Banca d’Italia

Ieri per la Banca Popolare di Milano è stata una giornata di riunioni, culminata nel consiglio di amministrazione straordinario, convocato per rispondere all’ispezione della Banca d’Italia.

Il CdA ha licenziato le controdeduzioni e adesso Bpm ha 180 giorni dalla scadenza del del 13 giugno per effettuare i propri controlli.

Già in un primo momento Bpm aveva deciso di rispondere con la convocazione di un’assemblea per un aumento di capitale fino a 1,2 miliardi, l’aggiornamento del piano industriale e l’aumento delle deleghe per il voto in assemblea fino a 5.

Quotazione Bpm in calo per aumento capitale

A Piazza Affari stamane in apertura la quotazione Banca Popolare di Milano segna una flessione del 2,77% a 2,456 euro, sulla scia dell’aumento di capitale annunciato ieri in serata.

Durante la riunione tenuta ieri, infatti, il Consiglio di amministrazione di Banca Popolare di Milano ha deliberato un aumento di capitale per un ammontare massimo pari a 1,2 miliardi di euro da attuarsi mediante l’emissione di nuove azioni che verranno offerte in opzione agli azionisti e ai portatori di obbligazioni convertibili.