
Come ricorda ancora lo stesso Ministero, il 31 ottobre scadono BOT per 8,525 miliardi di euro. Le offerte devono essere presentate entro le ore 11 del 26 ottobre.
Come ricorda ancora lo stesso Ministero, il 31 ottobre scadono BOT per 8,525 miliardi di euro. Le offerte devono essere presentate entro le ore 11 del 26 ottobre.
Il MEF inoltre per l’11 ottobre ha disposto anche l’emissione di BOT della durata di 74 giorni per un importo di 2,5 miliardi di euro, con scadenza 27 dicembre 2011 e regolamento 14 ottobre 2011.
Il rapporto tra domanda e offerta è stato buono, soprattutto considerando i valori delle precedenti aste, ed anche i prezzi hanno tenuto abbastanza bene nonostante la non facile situazione economica generale.
I Bot vincono anche in relazione alle spese complessive: in cinque anni per diecimila euro chi ha investito sui Bot ha speso il 2,30% mentre chi ha puntato ai fondi ha dovuto sborsare il 6,94%, più del doppio. Per non parlare di chi ha puntato sui Btp, visto che in questo caso le cose sono andate anche meglio: un guadagno del 13,80% per una spesa del 2,92%.
Il consiglio degli esperti appare ancora più fondato soprattutto se inquadrato nell’ottica della situazione attuale, caratterizzata da rendimenti piuttosto bassi e da tassi di interesse al minimo storico, circostanza che rende i titoli di Stato decisamente meno appetibili.
Alla luce di ciò, dunque, è evidente che i due fenomeni sono collegati, a fronte dell’instabilità dell’euro e dei mercati europei, quindi, i risparmiatori sono piuttosto preoccupati e indecisi se vendere o meno le obbligazioni del Tesoro italiano.
Sono stati collocati già tutti i 3 miliardi di euro a 3 mesi cioè il massimo dell’offerta Bot prevista, e 5,5 miliardi a 12 mesi.
E’ cambiata dunque la strategia rispetto agli scorsi mesi, nei quali l’offerta è stata sempre minore ai rimborsi.
Tutto questo però a scapito dei rendimenti, considerati i più bassi se paragonati a quelli di altre forme di investimento a reddito fisso.
In ogni caso non si può non tener conto del fatto che investire in liquidità è piuttosto costoso, la remunerazione degli impieghi a breve termine è infatti sempre molto bassa, si stima infatti che questo tipo di impiego del denaro renda circa il 2% in meno rispetto ad altri tipi di investimenti più complessi e rischiosi.
Coloro che al momento si trovano con una somma di denaro da investire possono optare per alcune forme di deposito in grado di far fruttare il capitale investito e nel parco finanziario si trovano soluzioni interessanti sia nel breve periodo che nel lungo e molti istituti sono in grado di offrire interessi anticipati sulle somme di deposito vincolati.
Ed è proprio a causa di questo che anche gli esperti del settore sono molto restii e consigliano piuttosto di investire in Bot, ovviamente prendendosi tutte le dovute precauzioni del caso.