
Trattasi, nello specifico, dei Bot semestrali 30.08.2013, con scadenza a 183 giorni. Il tutto a fronte della scadenza il 28 febbraio prossimo di Buoni Ordinari del Tesoro per un controvalore pari ad 10,18 miliardi di euro.
C’era grande attesa per l’asta di oggi relativa ai titoli di stato italiani a medio-lungo termine, in quanto si tratta delle scadenze solitamente più speculative e con un maggiore rischio-tassi. Dopo l’asta di ieri dei Bot a dodici mesi, che ha visto il rendimento tornare sopra l’1%, oggi è toccato ai Btp con scadenza a tre, quindici e trent’anni. Proprio la scadenza trentennale era la più attesa, sebbene caratterizzata da un importo non particolarmente rilevante. Vediamo in dettaglio come è andata l’asta odierna dei Btp.
Stamattina si è tenuta l’asta dei Bot a 12 mesi in un contesto di mercato non particolarmente favorevole, considerando la debolezza di Piazza Affari a seguito dello scandalo delle tangenti che Finmeccanica avrebbe pagato in India e che tra l’altro ha portato all’arresto del presidente e amministratore delegato Giuseppe Orsi. Negli ultimi giorni la curva dei tassi italiana è tornata sotto pressione, complice l’avvicinarsi delle elezioni politiche in programma il 24 e 25 febbraio. Lo spread resta volatile e in area 300 punti base.
Dopo aver sperimentato una marcata discesa dei tassi sui Ctz biennali e i Bot semestrali, Il Tesoro italiano riesce a superare anche la prova dei tassi a medio-lungo termine. Oggi era in programma l’asta dei Btp a 5 e 10 anni. Il Tesoro è riuscito a fare il pieno, collocando l’intero ammontare previsto. Ancora giù i tassi, sui livelli di fine 2010. In dettaglio la Banca d’Italia ha comunicato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha piazzato 6,5 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni.
Dopo l’asta di ieri dei Ctz biennali e dei Btp€i, che hanno evidenziato un calo dei tassi sui livelli più bassi da marzo 2010, oggi è stata la volta del collocamento dei Bot semestrali mentre domani toccherà ai Btp di medio-lungo periodo. Come sottolineato da Giuseppe Maraffino di Barclays Capital, “l’asta arriva in un periodo positivo per i mercati periferici e per la carta italiana in particolareâ€. Il Tesoro italiano sta beneficiando ormai da tempo della discesa dei rendimenti su tutta la curva dei tassi italiana.
Stamattina il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha emesso Certificati del Tesoro Zero Coupon (CTZ) e Buoni del Tesoro Poliennali indicizzati all’inflazione europea (BTP€i) per un importo complessivo pari a 6,628 miliardi di euro, nella parte alta del range previsto dal MEF tra 5 miliardi e 6,75 miliardi di euro. Le aste di gennaio sono andate molto bene per il Tesoro italiano, che ha beneficiato della finestra favorevole di mercato per spuntare tassi sempre più bassi e una raccolta ai massimi.
La settimana scorsa si è chiusa con un un guadagno del 3,2% per l’indice azionario principale di Piazza Affari, che si conferma regina d’Europa facendo nettamente meglio delle altre piazze finanziarie europee. L’indice FTSE MIB è salito giovedì fino a 17.562 punti, ovvero sui massimi più alti da agosto 2011. La nuova ottava vedrà l’indice ripartire da quota 17.502 punti. A trainare la borsa di Milano è il forte appetito per il rischio presente attualmente sui mercati azionari e la rotazione nelle scelte di asset allocation dei gestori.
La giornata di ieri ha visto i tassi dei Bot annuali scendere sotto lo 0,9%, sui minimi più bassi degli ultimi tre anni, in un clima di grande euforia sui mercati finanziari. Gli investitori stanno acquistando a mani basse i bond della periferia europea, in particolare i titoli di stato italiani e spagnoli. Dopo la prima asta dei Bot del 2013, oggi è la volta dei Btp che esordiscono nel nuovo anno con un’asta di titoli triennali, oltre a due distinte tranche di CCTeu, ovvero i Certificati di Credito del Tesoro indicizzati all’inflazione europea.
Stamattina è avvenuta la prima asta dei Buoni Ordinari del Tesoro del 2013. Il rendimento reale dei titoli di stato italiani a breve termine è negativo e in continuo calo da alcuni mesi, anche se a dicembre l’asta dei Bot semestrali ha evidenziato un leggero aumento dei tassi anche se solo dello 0,03% rispetto al collocamento precedente. L’asta odierna è avvenuta nel giorno in cui la Bce si esprimerà sul nuovo livello dei tassi di interesse nella zona euro. Secondo gli analisti i tassi resteranno fermi allo 0,75%.
Stamattina è avvenuta l’ultima asta obbligazionaria da parte del Tesoro, che ieri aveva collocato con successo Bot semestrali per 8,5 miliardi di euro e Ctz biennali per 3,25 miliardi di euro. Oggi è toccato ai Btp di medio-lungo periodo. L’ultima emissione di bond pubblici dell’anno è avvenuta in un clima di negatività sulle piazze finanziarie europee, che sono state innervosite dal mancato accordo sul fiscal cliff negli Stati Uniti e dal crollo di Bankia sulla borsa di Madrid (-20%), in vista del delisting del 2 gennaio prossimo.