Dopo il primo dibattito per le presidenziali Usa, Hillary Clinton è in vantaggio su Donald Trump. Un primo, forte, indizio per la corsa di novembre alla Casa Bianca. L’ex First Lady è apparsa più brillante, mentre il miliardario newyorchese è stato a lungo sulla difensiva.
borse europee
Borse europee, un calo lungo due giorni
Nuove voci circa un rialzo dei tassi di interesse negli States, più celere rispetto alle previsioni di qualche giorno fa, portano a un nuovo calo delle Borse europee durante le giornate di lunedì e martedì.
Usa, frena il terziario: crollano le Borse
L’economia statunitense delude ancora. Di conseguenza, le Borse europee chiudono in rosso la giornata di martedì. A fine giornata Piazza Affari si trovava a quota 17.053 punti, in calo dello 0,8%.
Mercati, investitori cauti in attesa del rialzo Fed
I mercati preferiscono rimanere cauti aspettando le cifre sulla disoccupazione statunitense. Dati che arriveranno venerdì, ovvero tra due giorni. Nel frattempo, il comparto privato ha creato nell’ultimo mese 177.000 nuovi posti di lavoro. Si tratta di cifre assolutamente oltre le aspettative.
Listini europei in cerca del riscatto
Durante la seconda seduta settimanale, l’avvio dei listini europei pare essere positivo. Un avvio, quello di oggi, caratterizzato dal fatto che l’intero ambiente aspetta con fiducia le parole che la presidente Fed Janet Yellen pronuncerà venerdì 26 agosto durante il suo intervento a Jackson Hole.
Dati americani e stress test premiano Piazza Affari
Mercati e banche? La correlazione è, come sempre, strettissima. Venerdì scorso sono giunti i risultati degli stress test promossi dall’Eba. Risultati che hanno giovato a Piazza Affari, malgrado siano giunti dopo la chiusura dell’ultima sessione settimanale.
Borse europee in attesa di Fed e Grecia
Le Borse europee attendono con fiducia le mosse della Federal Reserve, mentre nel Vecchio Continente il trend topic del giorno è senza dubbio il debito greco da ristrutturare. Un argomento che con insistenza torna al centro del tavolo dell’Eurogruppo convocato nel pomeriggio.
Wall Street non aiuta i mercati europei
Nonostante le buone notizie provenienti da più parti, c’è debolezza nell’aria. Le Borse europee non sfruttano i dati positivi della produzione industriale provenienti dalla Gran Bretagna e il collocamento di 6,5 miliardi di Bot a un anno a tassi negativi: il Tesoro ha assegnato tutti i titoli con un rendimento sceso a -0,14% dal -0,081 di aprile (buona la domanda a 11,12 miliardi).
Borse europee, un rimbalzo precario
La Grecia preoccupa. L’Europa prova a reagire e a combattere i rischi provenienti da Atene e dalla Gran Bretagna, dove manca poco più di un mese alla probabile Brexit.
Borse europee temono ulteriore rallentamento economia globale
La ripresa rischia di impantanarsi. La Commissione europea è stata, martedì scorso, solo l’ultima in ordine di tempo a tenere conto della situazione,tagliando le previsioni per tutto il Vecchio continente compresa l’Italia. E anche la Bce ha rinnovato i timori per una frenata. A ben vedere, la situazione si è fatta più critica da un po’ di tempo.

Borse europee, chiusura su terreno negativo
Chiusura di settimana negativa per le Borse europee, questa volta dall’andamento in rialzo del petrolio, mentre il dollaro tratta ai minimi da quasi un anno in scia alla crescita statunitense meno rapida del previsto.
Le borse europee trattano con cautela
In Europa, i future sui listini sono in cauto rialzo. A Piazza Affari si guarda con attenzione a Generali ed Rcs, entrambe impegnate nelle assemblee. Lo spread tra Btp e Bund tedesco si mantiene sui livelli della vigilia in avvio di giornata a 124 punti base (123 ieri sera). Il rendimento del titolo decennale italiano è all’1,49%.
Bce, Borse nuovamente in attesa delle parole di Draghi
I mercati globali mandano in archivio in lieve rialzo una seduta d’attesa prima di ascoltare le parole di Mario Draghi, mentre continua la correlazione con i prezzi del petrolio.
Borse europee, chiusura debole in vista del vertice Opec di Doha
Le borse europee chiudono deboli sulla falsa riga del rallentamento dei mercati asiatici che erano reduci dalla striscia positiva più lunga dell’anno.