Borse asiatiche verso il rialzo

Leggero aumento nella situazione finanziaria delle Borse dell’area Asia-Pacifico. Premiato l’ottimismo conseguente ai dati Usa, apparsi assolutamente incoraggianti. Gli investitori, pertanto, sono tornati a ‘farsi sotto’. I mercati cinesi, invece, sono cauti a seguito di una serie di congiunture interne.

Le borse europee seguono l’andamento negativo del Giappone

Borse europee in costante ribasso a cominciare da Piazza Affari in cui l’indice S&P/Mib scende del 2,11% seguito da con Parigi in calo del 3,04%, Francoforte del 2,77% e Londra dell’ 1,9%.

A Piazza Affari perdono terreno non solo titoli bancari quali UniCredit (-4,70%), Intesa Sanpaolo (-4,55%), Banco Popolare (-4,47%), Bpm (-3,31%) e Mps (-1,33%) ma anche titoli del settore industriale quali Fiat (-1,69%), Pirelli (-3,60%) e STM (-2,58%) a differenza di Parmalat che, invece, sale dello 0,87%.

Crollano i colossi giapponesi dell’elettronica

La crisi economica mondiale ha avuto pesanti ripercussioni anche sulla domanda di prodotti elettronici, causando un accumulo di scorte e una successiva rapida caduta dei prezzi. Tra le aziende che hanno subito pesanti conseguenze troviamo il colosso giapponese Sony che, si prevede, subirà una perdita operativa di circa 1,1 miliardi di euro, la peggiore perdita degli ultimi 14 anni. Al 31 Marzo dello scorso anno, invece, la società aveva registato un profitto di circa 200 miliardi di yen.

Tokyo chiude un anno nero

L’indice Nikkei della Borsa di Tokyo ha chiuso oggi l’anno 2008 con la peggior caduta annuale in percentuale della sua storia: -42,12

Nel 2008 il settore più colpito è stato quello automobilistico, i cui produttori hanno visto crollare le loro previsioni di benefici a causa della caduta della domanda negli Stati Uniti e in Europa e per l’apprezzamento galoppante dello yen su dollaro e euro.

Hitachi aumenta le previsioni semestrali

logo hitachi

La giapponese Hitachi, sorprendendo alcuni osservatori, ha deciso di aumentare del 58% le proprie previsioni sugli utili semestrali: dietro a questa scelta, la società ha indicato come causa un andamento migliore del previsto delle attività legate all’IT, che hanno potuto incrementare le stime dell’azienda circa il prossimo futuro a breve termine.

Nikkei ha chiuso in ritardo

hong hong vista dall\'alto

L’indice giapponese Nikkei martedì ha chiuso in ritardo sul 6,4% dopo essere già sceso sotto i sette punti per la prima volta dopo 26 anni.

Le autorità sostengono che, al fine di stabilizzare il mercato, sarebbe utile vietare agli operatori commerciali di vendere azioni che non posseggono o che non hanno ancora avuto in prestito.

Ultimamente lo yen è aumentato di valore rispetto al dollaro ma martedì il suo valore rispetto al dollaro è nuovamente calato, circostanza questa che risulta molto favorevole per gli esportatori.

Tensioni nel mercato finanziario mondiali in crescita

borsa cinese

Nel terzo trimestre il prodotto interno lordo della Cina è aumentato molto più lentamente di quanto ci si aspettasse. Sono, quindi, in aumento le incertezze sulle principali fonti mondiali di crescita economica.

Le azioni in Asia si muovono più velocemente poichè gli investitori sono alla ricerca di affari data la recente vendita a ribasso delle ultime settimane, ma sui mercati permane la poca convinzione che i tre trilioni di dollari del governo siano sufficienti a risolvere la crisi finanziaria.

Tagli dei tassi anche in Asia

un broker alla borsa asiatica giapponese

I tagli dei tassi di interesse di riferimento non hanno coinvolto solamente le Banche Centrali occidentali.

Oltre alle istituzioni di Europa e Stati Uniti, infatti, la riduzione dei tassi ha interessato anche le nuove tigri asiatiche, con Hong Kong, Taiwan e Corea del Sud che hanno seguito la decisione della BCE nella annunciata diminuzione, da giorni nell’aria. Il taglio dei tassi è una conseguenza della crisi finanziaria in atto ed è per questo motivo che fino a qualche mese i tassi della banca centrale erano sempre in aumento con il conseguente taglio del credito da parte delle banche anche noto come Credit Crunch.

Toyota perde il primato

logo della toyota

Toyota non è più il maggior produttore di autovetture al mondo per capitalizzazione di mercato.

La società giapponese, che ha subito dei duri colpi durante le ultime negoziazioni di Borsa a Tokyo, ha dovuto cedere il primato alla concorrente Volkswagen, evidentemente meno colpita dalle influenze negative provocate dall’attuale crisi finanziaria derivante dal collasso dei mutui subprime americani.

Auto, anche Mazda costretta al declino

logo della casa automobilistica giapponese mazda

La crisi del mercato automobilistico giapponese ha colpito anche Mazda. La società, per un terzo posseduta dalla Ford Motor, ha subito un forte calo nel valore dei propri titoli azionari a causa della pubblicazione dei nuovi risultati sulle vendite, decisamente in declino su quasi tutti i principali mercati internazionali.

I titoli societari hanno di conseguenza lasciato sul terreno della Borsa il 12%, per un calo che è rappresentativo del peggior passo indietro da quel purtroppo noto settembre 2001.

Bufera nell’economia giapponese

yashuo fukuda

In carica da meno di un anno, il ministro dell’economia giapponese, Yashuo Fukuda, ha deciso di dare le dimissioni dal suo incarico.

Le cause delle dimissioni sono da ricercare nella crisi che l’economia giapponese sta attraversando in questo periodo e nell’incapacità, delle massime cariche del paese, di eseguire delle riforme strutturali di cui il paese ha attualmente estremo bisogno.

Giappone: incremento economico

giappone

Per incrementare l’economia del paese e per far fronte alla crisi, il governo giapponese ha appena svelato un piano economico del valore di 11,7 trillioni di yen pari a 107 miliardi di dollari.

Con questo piano economico, il governo del Sol Levante spera di venir incontro alla propria popolazione per far fronte all’aumento incessante dei prezzi.

Il programma appena annunciato prevede 2 trillioni di yen di spesa pubblica e i restanti 9 andranno ad aiutare le imprese locali con prestiti mirati.

Giappone, esportazioni in crescita

mercato giapponese

Le esportazioni del Giappone hanno subito una decisa ripresa durante il mese di luglio: nei trentuno giorni del settimo mese del 2008, infatti, l’export nipponico ha avuto un incremento nella misura dell’8,1%, grazie al forte contributo fornito dalle imprese cinesi, le cui richieste hanno superato quelle degli Stati Uniti portando il colosso asiatico a diventare il principale paese nel piatto in uscita della bilancia commerciale del Sol Levante.

Giappone: tassi invariati!

kyoto

Stando alle opinioni più accreditate provenienti da terra nipponica, la Banca del Giappone non dovrebbe variare i tassi di interesse di riferimento , mantenendoli, pertanto, al livello più basso riscontrabile nel mondo industrializzato. Una dimostrazione di come le paure di recessione e di stagnazione dell’economia, e l’incremento dell’inflazione, si stiano ulteriormente insediando ai piani alti della BoJ.

Se quanto preventivato dovesse divenire realtà, il governatore Masaaki Shirakawa lascerà il livello dei tassi allo 0,5%, e anche se la decisione ufficiale sarà presa non prima del 19 agosto, tutto sembra far propendere verso questo tipo di scelta, che in Giappone pare dividere parte degli analisti.