
Secondo Bloomberg il dato dovrebbe scendere a 650,000 unità di lavoro perse continuando cosi a dimostrare che il mercato non è ancora pronto ad una reazione.
Secondo Bloomberg il dato dovrebbe scendere a 650,000 unità di lavoro perse continuando cosi a dimostrare che il mercato non è ancora pronto ad una reazione.
Tuttavia un intervento di stimolo dell’economia dal punto di vista fiscale dovrà accompagnarsi ai tagli al costo del denaro. Come sempre riteniamo che anche il commento del Monetary Policy Committee sarà importante per la reazione del mercato.
I dati sull’inflazione sono stati negativi mostrando segni di decrescita dei prezzi e rischi di inizio di un processo di deflazione. Ancor più di quanto detto per il Regno Unito, il discorso post decisione della Banca Centrale avrà la sua importanza.
Infatti Trichet ha sempre una grande influenza sull’andamento del mercato e secondo molti dovrebbe negare la possibilità di ulteriori tagli del costo del denaro.
Tra le notizie che hanno depresso il mercato ci sono i dati negativi presentati dalla Time Warner e Kraft Foods e l’abbassamento del rating della Russia che é stato portato a tripla B ed avvicinandosi sempre maggiormente alla classificazione come junk bonds. L’indice ISM é aumentato a 42.9 rispetto al precedente dato rilevato a 40.1. Siamo comunque sotto i 50 punti e quindi si conferma la forte contrazione del mercato: si continuano a vedere cali nei nuovi ordini e l’attesa per domani con i dati sulla disoccupazione é elevatissima.
I dati dovrebbero essere ancora una volta drammatici e ci si attende la perdita di altri 500.000 posti di lavoro. Anche l’indice ADP rilevato ieri é stato negativo in tal senso.
Stando all’analisi riportata dal media internazionale, Mitsubishi UFJ conseguirebbe il 43% in meno dei profitti netti rispetto a quanto preventivato a inizio esercizio finanziario.
Per la HSBC i minori affari ottenuti dalla Mitsubishi UFJ nel recente periodo peseranno talmente tanto da spingere gli utili dell’anno fiscale a “soli” 365 miliardi di yen (circa 3,3 miliardi di dollari), contro la stima di 640 miliardi di yen rilasciata dalla banca a marzo dell’anno in corso.