Analisi tecnica euro/dollaro/yen

banconote da 1000 yen

Il dollaro ha avuto anche nel corso della giornata di ieri dei leggeri rafforzamenti sulla scia di dichiarazioni e dati che lasciano spazio a maggiore ottimismo.

Le ultime giornate continuano a dimostrare dal punto di vista tecnico come la situazione attuale sia particolarmente importante con il Dollar index che si sta consolidando formando un triangolo ascendente che potrebbe prossimamente rompere i massimi del 2008 confermando la tendenza rialzista. Solamente una rottura dei valori massimi registrati nel corso di lunedì andrebbe a negare tale scenario.

La crisi finanziaria durerà ancora qualche mese

Il mercato azionario Usa ha iniziato la giornata in rialzo ma una serie di notizie negative ha avuto l’effetto di far scendere le quotazioni e chiudere la giornata in ribasso avendo come effetto il rafforzamento del dollaro.

Tra le notizie che hanno depresso il mercato ci sono i dati negativi presentati dalla Time Warner e Kraft Foods e l’abbassamento del rating della Russia che é stato portato a tripla B ed avvicinandosi sempre maggiormente alla classificazione come junk bonds. L’indice ISM é aumentato a 42.9 rispetto al precedente dato rilevato a 40.1. Siamo comunque sotto i 50 punti e quindi si conferma la forte contrazione del mercato: si continuano a vedere cali nei nuovi ordini e l’attesa per domani con i dati sulla disoccupazione é elevatissima.

I dati dovrebbero essere ancora una volta drammatici e ci si attende la perdita di altri 500.000 posti di lavoro. Anche l’indice ADP rilevato ieri é stato negativo in tal senso.

La crisi dei consumi alimenta la borsa negativa

foto che mostra un bancario preoccupato per la crisi economica

Un pil in pesante calo come preannunciato non ha avuto l’effetto di deprimere le quotazioni del dollaro, anche per la presentazione di risultati che sono stati meno negativi del previsto. La lettura di questo dato va indirizzata nella stessa direzione degli ultimi mesi relativamente alla percezione del rischio.

Le aspettative per i dati delle prossime settimane rimangono comunque poco incoraggianti e il dato che deve far maggiormente riflettere riguarda i consumi che sono scesi su base annua dell’8,9% risultando il peggior dato da circa 51 anni.

Lo scenario economico Usa rimane povero e un andamento cosi negativo avrà degli effetti inevitabilmente sul dollaro nei prossimi mesi e sottolineamo come la correlazione tra EURO/DOLLARO e S&P500 rimane ai livelli più alti di sempre pertanto rimaniamo dell’avviso delle ultime settimane sottolineando come sarà importante tenere sempre sotto controllo l’andamento delle borse per capire il tipo di posizioni da prendere sul mercato relativamente al dollaro.