Blacklist Consob si allarga a 19 società

Tutte le aziende quotata a Piazza Affari in qualsiasi segmento devono, per legge, presentare trimestralmente, tramite un’accurata relazione contabile, la propria situazione finanziaria nonché l’andamento passato, presente e futuro del proprio business. 

â–º SEAT PAGINE GIALLE NELLA BLACKLIST DELLA CONSOB

La relazione trimestrale, dunque, si configura quale un ottima fotografia del presente che, però ed ovviamente, tiene conto sia del passato che del, possibile, futuro.

Esistono realtà, però, e i motivi sono dei più svariati, che si trovano a vivere dei periodi tutt’altro che positivi con una posizione finanziaria netta decisamente negative.

â–º PROROGATO IL DIVIETO DI VENDITE ALLO SCOPERTO

Queste società, che attualmente sono 19, entrano automaticamente a far parte della cosiddetta Blacklist della Consob, ovverosia la lista nera creata dall’importante istituto di vigilanza, che, appunto, elenca le suddette società e le obbliga a presentare mensilmente, e non già trimestralmente, una dettagliata relazione contabile.

Seat Pagine Gialle nella black list della Consob

A Piazza Affari stamane il titolo Seat Pagine Gialle segna una flessione dello 0,76% a 0,0398 euro sulla scia della notizia negativa arrivata alcune ore fa dalla Consob, che ha inserito il titolo del gruppo italiano nella sua cosiddetta black list, ossia la lista delle società che sono obbligate a fornire informazioni relative alla propria situazione aziendale e alla posizione finanziaria netta con cadenza mensile, anzichè trimestrale come è invece richiesto alle altre aziende quotate in Borsa.

La decisione è stata presa a fronte del livello di indebitamento di Seat Pagine Gialle registrato nel corso degli ultimi mesi, nonostante al 30 agosto 2011 l’indebitamento ha segnato un leggerissimo miglioramento passando a 2,72 miliardi di euro dai 2,73 miliardi di euro registrati ad inizio anno.

Black list Consob luglio 2011

Le 20 società quotate a Piazza Affari che sono state inserite dalla Consob all’interno della sua black list sono obbligate a fornire informazioni in merito all’andamento del proprio business e alla posizione finanziaria netta con cadenza mensile, anzichè trimestrale come avviene per le altre aziende quotate in Borsa.

Alla fine di ogni mese, dunque, sulla base dei dati forniti dalle singole società coinvolte, la Consob provvede ad aggiornare la sua black list.