Piazza Affari maglia nera e Mediaset crolla

ITALY-POLITICS-GOVERNMENT-TALKSGli investitori fiutano l’instabilità politica italiana e vendono (sia azioni che titoli di stato): Piazza Affari si aggiudica la maglia nera mentre lo spread torna a salire (sebbene sia ancora lontano dai livelli allarmanti di due anni fa!). A farne le spese sono soprattutto le banche, che detengono una massiccia quantità di titoli  di stato (400 miliardi di euro)  e che scendono di parecchi punti. Nei prossimi due anni le banche dovranno trovare il denaro necessario per rimborsare i 260 miliardi ottenuti in prestito nel 2012 dalla Bce, attraverso l’operazione di rifinanziamento. A pagare il conto (particolarmente salto) è anche il presunto responsabile della crisi: Silvio Berlusconi.

Bilancio Mediaset gennaio dicembre 2012

Si è chiuso con un risultato netto fortemente negativo l’esercizio 2012 per il Gruppo televisivo quotato in Borsa a Piazza Affari Mediaset S.p.A.. Per effetto della fase recessiva in Spagna ed in Italia, infatti, dai dati approvati dal Consiglio di Amministrazione è emerso che la società ha chiuso l’esercizio 2012 con un risultato netto a livello di Gruppo negativo per 287,1 milioni di euro rispetto ad un utile di 225 milioni di euro al 31 dicembre del 2011.

Quali rischi per la borsa italiana dopo le elezioni?

Da ieri mattina l’Italia è alle urne per formare il nuovo governo, dopo l’esperienza dell’esecutivo tecnico guidato da Mario Monti che era diventato premier in pectore nel novembre del 2011 dopo le dimissioni di Berlusconi nel bel mezzo della tempesta finanziaria che stava colpendo l’Italia e gli altri paesi europei. Secondo gli esperti, si tratta di una sorta di referendum sulle misure di austerità varate da Monti. Finora i mercati hanno scontato lo scenario più favorevole, ovvero la vittoria di Bersani alla Camera e un’allenza Bersani-Monti al Senato per raggiungere la piena maggioranza.

Piazza Affari perde il 3% su incertezza elettorale

E’ stato un “giovedì nero” per la borsa italiana, che ha registrato una pesante battuta d’arresto a causa dell’aumento dell’incertezza elettorale e a seguito della pubblicazione di dati macroeconomici molto deludenti. A Piazza Affari l’indice azionario FTSE MIB ha perso il 3,13% a 16.010 punti, chiudendo sui minimi di giornata e tornando sui valori toccati a metà dicembre scorso. Dai massimi dell’anno toccati il 30 gennaio a 17.983 punti, la borsa italiana ha perso il 12,3%. Risale anche lo spread Btp-Bund a 292 punti base.

Mediaset ipotesi blind-trust per Berlusconi

Il titolo Mediaset ha chiuso la seduta di ieri in borsa con un rialzo del 5,17% a 1,912 euro, sui massimi delle ultime due settimane. A dare slancio al titolo è senza dubbio la speculazione pre-elettorale, che potrebbe accentuarsi questa settimana soprattutto grazie al deciso recupero nei sondaggi della coalizione di centro-destra guidata da Silvio Berlusconi che è riuscito a ridurre a pochi punti il gap con il centro-sinistra di Bersani. Molti hedge fund, in precedenza short sul titolo, stanno chiudendo le loro posizioni in scia a una possibile affermazione di Berlusconi in questa tornata elettorale.

Mediobanca preferisce governo debole per l’Italia

Secondo gli esperti di Mediobanca se dalle urne dovesse uscire un governo con una maggioranza risicata, l’Italia potrebbe beneficiarne. La view degli specialisti della banca di Piazzetta Cuccia va in controtendenza rispetto alle ultime affermazioni rilasciate da molti economisti e analisti finanziari che temono la formazione di un esecutivo debole e disunito. Mediobanca ritiene che la formazione di un governo debole costringerebbe finalmente l’Italia a chiedere gli aiuti finanziari e a concentrarsi sul taglio del debito pubblico.

Berlusconi non venderà Mondadori

Durante il Forum dell’Ansa, Silvio Berlusconi, ha dichiarato che la sua famiglia non ha alcuna intenzione di uscire da Mondadori, nonostante la grave crisi dei consumi, il crollo della raccolta pubblicitaria e delle diffusioni. La famiglia Berlusconi non vuole né smembrare né mollare la casa editrice di Segrate. Il cavaliere si è detto preoccupato in qualità di azionista e per la crisi che attraversa il settore. D’altronde la crisi di Rcs, costretta a una dolorosa ristrutturazione societaria, è sotto gli occhi di tutti. Tuttavia, Berlusconi ha sottolineato che “Mondadori non ha i debiti di Rcs”.

Spread verso 300 su aumento rischio-Italia

Ieri è stata una giornata negativa per Piazza Affari. L’indice azionario FTSE MIB ha lasciato sul terreno lo 0,65% a 16.603 punti, toccando anche il minimo più basso da oltre un mese a 16.408 punti. A pesare sul listino milanese è il forte incremento dello spread Btp-Bund, che ha chiuso a 295 punti base e che ha trascinato al ribasso i titoli bancari. La volatilità non è stata, però, particolarmente elevata e alla fine la perdita più alta è stata quella di Mediobanca, che ha evidenziato un passivo del 3,86%.

Mediaset +9% in borsa con scambi record

La giornata di ieri ha evidenziato ancora una volta come il titolo Mediaset sia sempre più sotto i riflettori alla borsa di Milano, grazie alla forte attrattività delle azioni dopo il vertiginoso crollo degli ultimi due anni e alle speculazioni di natura politica dervanti dal ritorno in campo di Silvio Berlusconi. Ieri a Piazza Affari il titolo Mediaset ha guadagnato il 9,03% a 1,908 euro. Il titolo è a un passo dal superamento dei top di periodo posti a 1,949 euro, toccati il 10 gennaio.

Mediaset +50% in borsa in due mesi su speculazioni politiche

Il titolo Mediaset si conferma tra i migliori a Piazza Affari. Stamattina le azioni della società di Cologno Monzese evidenziano un rialzo dello 0,26% a 1,908 euro. Ieri, però, il titolo ha messo a segno una performance del 7,21% salendo fino a 1,949 euro, sui livelli più alti degli ultimi nove mesi. A spingere il titolo in borsa è senza dubbio il clima di euforia generalizzato sulla borsa italiana, ritenuta molto sottovalutata dagli analisti finanziari, ma anche le speculazioni legate al ritorno di Silvio Berlusconi sulla scena politica.

Guerra aperta tra Sky e Mediaset

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Il patto di non belligeranza che si era venuto a creare tacitamente tra Sky e Mediaset negli scorsi anni sembra ormai finito, infatti la società di Murdoch ha presentato in Tribunale a Milano un esposto nei confronti di Mediaset, rea secondo Sky di non ospitare sui propri canali spot pubblicitari della tv satellitare.

Negli anni scorsi la Fox di Murdoch (che fattura da sola 30 miliardi l’anno) vendeva alcune delle serie televisive più famosa a Mediaset che poi passavano su Italia 1, ma ora anche questi accordi sono in pericolo.

Fininvest, risultati finanziari anno 2008

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Fininvest ha pubblicato attraverso una nota ufficiale i risultati finanziari per l’anno 2008, chiuso con un ricavo netto di 6’147 milioni di euro (-0.4%), un risultato operativo di 1’145 milioni di euro (-13.4%) ed un profitto netto di 131 milioni di euro (-64.2%). I dividendi che andranno alla famiglia Berlusconi, a capo dell’azienda, saranno quest’anno “solo” 208 milioni di euro contro i 249.6 dell’anno precedente.

Fininvest ha anche ufficializzato che gli investimenti per l’anno 2008 sono stati di 1.7 miliardi di euro, dato in linea con la media degli ultimi 10 anni, dobbiamo però calcolare la crisi che ha colpito l’intero mondo economico finanziario e non solo, nel 2008.