Su i ricavi, bilancio 2015 positivo per Barilla

Buone notizie dal bilancio Barilla. Durante la presentazione del Rapporto di Sostenibilità per il 2015, il numero uno del gruppo e l’amministratore delegato, Guido Barilla e Claudio Colzani, hanno parlato del bilancio della società archiviato con ricavi in crescita del 2% a 3,38 miliardi e un’ebitda di 440 milioni (+3% dai 427 milioni dell’anno precedente).

Barilla

Barilla cede Kamps

Barilla ha concluso un accordo preliminare con il fondo di investimento German equity partners (Gep) III, che fa capo alla società finanziaria tedesca Equity capital management, che prevede la cessione da parte del gruppo alimentare italiano della catena di panetterie tedesche Kamps.

L’operazione dovrebbe essere conclusa per la fine di agosto, per ora non è ancora stato reso noto il valore complessivo dell’operazione anche se, secondo alcuni rumors, si tratterebbe di una cifra che si aggira intorno ai 50 milioni di euro.

Barilla punta al bakery

Barilla ha chiuso il 2009 con ricavi pari a 4,2 miliardi, leggermente in calo rispetto ai 4,5 miliardi registrati al 31 dicembre 2008. Durante i primi mesi del 2010, tuttavia, è stato registrato un netto miglioramento dell’attività societaria che lascia ben sperare per l’anno in corso.

L’attività di Barilla è caratterizzata da due segmenti, quello della pasta e quello del bakery, che nonostante sia nato in un secondo momento è quello più produttivo. Il marchio Pasta Barilla, infatti, da cinque anni a questa parte continua a costituire solo un quarto dei ricavi, nonostante nell’ultimo periodo sia stata registrata una crescita dei consumi soprattutto da parte degli Stati Uniti.

Barilla pronta ad un piano industriale decennale

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Va contro ogni tendenza del periodo l’idea di di Barilla di preparare e di presentare un piano industriale a dieci anni, un lusso che l’azienda emiliana può permettersi grazie alla sicurezza della continuità aziendale nel passaggio dell’azienda dai quattro fratelli, Guido, Luca, Paolo e Emanuela, ai loro figli.

L’obiettivo principale del piano decennale che la famiglia Barilla ha intenzione di definire prevede il superamento della dicotomia produttiva e commerciale costituita da pasta e prodotti da forno e che ha caratterizzato l’attività dell’azienda negli ultimi anni, trasformando così Barilla in un gruppo alimentare dotato di un portafoglio che include svariate tipologie di prodotti.

Top 250 aziende mondiali: ben 6 italiane

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I dati che arrivano dalla “Global Power of Consumer products” sono molto incoraggianti per il mercato italiano. Questa speciale classifica, che premia le migliori aziende produttrici di beni di consumo, si basa sui numeri raccolti al 30 giugno dell’anno precedente.

In particolare, molto bene sono andate aziende come Pirelli che passa dal 108° posto di un anno fa all’86° posto, confermandosi leader del settore in quanto questa classifica è dominata soprattutto da prodotti tecnologici.

Molto bene pure Ferrero, che avanza dal 106° posto al 100° posto. Barilla si piazza in 123° posizione, un risultato nettamente migliore rispetto al 186° posto dell’anno precedente. Parmalat e Cremonini si classificano al 129° e 207° posto confermandosi più o meno stabili rispetto ad un anno fa.

New entry è Indesit che si piazza al 144° mentre Valentino esce da questa speciale classifica.