Operazioni di trading ambigue e progetti di austerity per affrontare un mercato finanziario sempre più volatile. Non si fermano i problemi per le banche, che di sicuro molte volte danno l’impressione di infilarsi da sole in vicoli ciechi, i quali costringono l’autorità a intervenire con maggior vigore per far rispettare i principi della trasparenza e della sicurezza del mercato finanziario: come se la crisi finanziaria e i suoi eccessi fossero già diventati un ricordo lontano.
banche americane
Trimestrale Banca Finnat gennaio marzo 2012
E’ questa, in estrema sintesi, la fotografia del primo trimestre del 2012 di Banca Finnat, Istituto quotato in Borsa a Piazza Affari e specializzato nell’asset management e nei servizi fiduciari. Alla fine del trimestre, inoltre, il patrimonio netto consolidato di Banca Finnat si è attestato a 173,72 milioni di euro a fronte di un Tier 1 Capital Ratio al 30,7%.
Banche americane in piena austerity
Ma neanche in America le cose comunque vanno molto meglio visto che, ad esempio, gli analisti di Citigroup hanno annunciato un drastico taglio alle stime sugli utili di player di settore del calibro di JP Morgan e di Goldman Sachs.
Trimestrale banche USA aprile-giugno 2011

Bilancio JPMorgan Chase & Co secondo trimestre 2011

La famosa banca newyorkese, infatti, che serve circa 90 milioni dei più facoltosi clienti, è riuscita più d’ogni altra a cavalcare l’onda della ripresa e, soprattutto grazie all’ottimo comparto di investimento di cui può disporre, risollevarsi e ottenere profitti da capogiro.
Fallimento banche americane, a rischio 702 istituti

Ma a quanto pare per le banche americane nel 2010 non ci sarà alcuna tregua, se è vero che la crisi è ormai alle spalle e che si sta assistendo ad una progressiva e graduale ripresa è anche vero che gli effetti della bufera finanziaria hanno indebolito notevolmete le banche che continuano a pagarne le conseguenze.
Morgan Stanley chiude in rosso il secondo trimestre 2009

L’ultima in ordine di tempo a mostrare di essere in difficoltà è stata la Morgan Stanley che ha chiuso il secondo trimestre dell’anno con una perdita di 159 milioni di dollari, ossia 1.37 dollari per azione.