
L’agenzia statunitense, dunque, ha ampliato il suo sguardo sulla banca alla luce dei dubbi in merito alla sua capacità di soddisfare le richieste di patrimonializzazione dell’Eba dopo i risultati degli stress test condotti lo scorso dicembre.
L’agenzia statunitense, dunque, ha ampliato il suo sguardo sulla banca alla luce dei dubbi in merito alla sua capacità di soddisfare le richieste di patrimonializzazione dell’Eba dopo i risultati degli stress test condotti lo scorso dicembre.
A spingere al rialzo il titolo dell’istituto bancario senese è il piano di ricapitalizzazione approvato ieri in serata dal Consiglio di amministrazione e che, come anticipato, esclude il possibile ricorso ad un aumento di capitale.
Viola ha spiegato che l’ulteriore capitale necessario per rispondere ai requisiti richiesti dall’Eba verrà raccolto mediante azioni di capital management, un’ottimizzazione dell’attivo e la cessioni di alcuni asset.
A Piazza Affari il titolo Mps risente del taglio arrivato dalla banca svizzera, nel pomeriggio segna infatti una flessione dello 0,76% a 0,1955 euro.
La decisione è stata presa a seguito della revisione al ribasso delle stime Eps 2011/2013 di Mps attuata alla luce della revisione al ribasso delle stime di crescita del Pil italiano, che nel 2012 dovrebbe calare dello 0,8%, e delle previsioni che vedono un calo del 4% circa dei prestiti alla clientela.
L’operazione di cessione degli immobili da cui deriverà tale beneficio, ricordiamo, ha avuto inizio nel corso del 2009 con la cessione di uno dei rami immobiliari dell’azienda alla società “Perimetro Gestioni Proprietà Immobiliari”, in cui la stessa Mps vanta una partecipazione pari all’8% del capitale.
Ad influire negativamente sull’andamento del titolo, tuttavia, non è stata solo l’operazione di ricapitalizzazione ma anche le indiscrezioni circolate nel corso delle ultime ore, secondo cui Goldman Sachs non sarebbe riuscito a collocare parte delle azioni cedute circa un mese fa dalla Fondazione Mps e delle quali non avrebbe intenzione di sottoscrivere i diritti.
L’annuncio è arrivato al termine della riunione dell’assemblea straordinaria tenuta oggi e che con il voto favorevole della maggioranza dei presenti ha dato il via libera all’operazione di ricapitalizzazione da 2,471 miliardi, di cui 2 miliardi riguarderanno l’emissione di azioni ordinarie e 471 milioni di euro il riacquisto di titoli fresh 2003.
I dettagli dell’operazione non sono stati resi noti. Secondo alcune indiscrezioni Goldman Sachs avrebbe ceduto le azioni per conto della Fondazione ad un prezzo pari a 0,8325 euro per azione.
Nel periodo in esame il margine di interesse ha segnato una crescita dello 0,4% su base annua, mentre hanno registrato una flessione del 5,2% i costi operativi. Le rettifiche per deterioramento crediti ammontano a 1,155,6 miliardi, in calo del 21,2% rispetto al 2009. Al 31 dicembre il Tier 1 si è attestato all’8,4%.
Questa acquisizione, infatti, ha consentito a Biverbanca di avere una rete di 122 sportelli, ben 775 dipendenti, una raccolta diretta di 3,1 miliardi e impieghi per 2,3 miliardi, un’operazione destinata a rafforzare la presenza nel territorio di riferimento che si aggiunge al completamento delle iniziative di armonizzazione delle piattaforme informatiche e dei processi operativi.
I ricercatori di Banca Monte dei Paschi di Siena , hanno analizzato anche che il credito bancario verso le imprese è aumentato sostenendo le imprese: infatti i mutui in Italia crescono in modo maggiore che nel resto d’Europa.