Fiat break-out a quota 11 euro

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Il titolo Fiat a Piazza Affari mantiene un quadro tecnico di breve periodo molto costruttivo, nonostante la leggera perdita dello 0.18% accusata nella seduta di ieri, quando il titolo ha chiuso a quota 10,85 euro per azione.

Il titolo del Lingotto ha comunque rafforzato la propria situazione negli ultimi giorni, effettuando un notevole passo avanti, arrivando a sfiorare la soglia psicologica e grafica che si trova a quota 11 euro per azione.

Aumento di capitale UniCredit 4 miliardi

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UniCredit ha dato il via all’aumento di capitale da 4 miliardi di euro, con un prezzo per azione stabilito di 1,589 euro, dei quali 1,089 a titolo di sovrapprezzo, con 3 azioni di nuova emissione per ogni 20 azioni già esistenti.

Il titolo a Piazza Affari ha risposto molto bene alla notizia, guadagnando il 2,36% a quota 2,39 euro per azione, arrivando addirittura a sfiorare i 2,405 euro, con scambi che hanno interessato ben l’1,2% del capitale.

Fiat quadro tecnico contrastato

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Come vi abbiamo detto nei giorni scorsi è un tema principale per il nuovo anno quello della crisi auto 2010, perciò il titolo Fiat sarà sempre sotto la lente d’ingrandimento a Piazza Affari, ed in questo momento il titolo del Lingotto si trova all’interno di una situazione abbastanza contrastata.

E’ infatti neutrale la situazione tecnica del titolo Fiat, che continua a muoversi all’interno di un’area delimitata dal sostegno di 10,1-10 euro da una parte e dalla barriera di 10,6-10,65 euro dall’altra.

Saipem trend rialzista a quota 23 euro

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Il titolo Saipem a Piazza Affari si trova in un ottimo periodo, come potete vedere dal grafico è al centro di un trend rialzista iniziato circa a cavallo tra novembre e dicembre, con i prezzi che sono arrivati addirittura a sfiorare la soglia psicologica, che si trova a quota 23 euro per azione.

Saipem potrà cercare di mettere a segno un nuovo allungo al di sopra di questa cifra ma solamente dopo una nuova fase di consolidamento oltre soglia 22-21,95 euro.

Unicredit tentativo di allungo a quota 2,4 euro

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Nei giorni scorsi vi abbiamo documentato del mancato aggancio a 2,40 euro da parte di Unicredit, aggancio che però è riuscito nella giornata di venerdì, anche se poi a dire il vero il titolo dell’istituto bancario ha chiuso la settimana di Borsa a quota 2,38 euro per azione, in rialzo comunque dell’1,82%.

Lo spunto rialzista di venerdì lascia ovviamente ben sperare gli investitori, però la situazione del titolo resta comunque abbastanza contrastata.

Assegnazione azioni Parmalat

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Solamente poche settimane fa è stata pubblicata la trimestrale di Parmalat per luglio – settembre 2009, oggi il gruppo emiliano ha fatto sapere i nuovi dati a seguito del procedimento di accreditamento delle azioni ai creditori.

Parmalat comunica che il capitale sociale ammonta a 1.703.448.052 euro, in aumento di 218.500 euro rispetto ai 1.703.229.552 euro precedenti. Questo aumento è dovuto soprattutto all’assegnazione di 11mila azioni e all’esercizio di 207.500 warrant.

Previsioni dividendi 2010

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A pochi mesi dalla fine dell’esercizio già si iniziano a fare i primi conti e a prospettare le prime previsioni per quelli che saranno i dividendi 2010, che in ogni caso non arriveranno prima di maggio 2010.

Gli esperti, in particolare, prevedono che tra i quaranta maggiori titoli presi in esame undici avranno nel 2010 una cedola più alta ripetto a quella del 2009, dodici avranno un dividendo in linea con quello dello scorso anno mentre per i restanti diciassette ci sarà un taglio.

Canon lancia un’Opa su Océ

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Canon ha lanciato un’offerta pubblica di acquisto su Ocè, società olandese leader nella stampa e nella gestione documentale che vanta un fatturato di 2,9 miliardi di euro nel 2008 e una presenza in ben 32 Paesi.

Le due società sono dunque riuscite a raggiungere un accordo attraverso il quale avranno modo di combinare le loro attività nel settore del printing e offrire ai clienti una vasta gamma di prodotti di altissima qualità e avanzati per ciò che riguarda le nuove tecnologie.

Aumento di capitale Enel, primi risultati

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Secondo i primi dati che emergono il piano di Enel passato per l’aumento di capitale è andato a gonfie vele. Infatti le prime indiscrezioni che giungono dall’interno di Enel riguardo l’operazione da 8 miliardi di euro, parlano di un’adesione degli investitori pari al 99%. Questo è un ottimo risultato non solo per Enel, ma anche per le banche del consorzio, Banca Imi, JP Morgan e Mediobanca, che potranno riscuotere le commissioni senza dover pagare l’onere della garanzia.

Il titolo in borsa ovviamente ne ha risentito positivamente, guadagnando il 4.61% con un valore per azione di 3,86 euro.

Pirelli Re fissa le condizioni di aumento di capitale

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Dopo aver ottenuto il via libera dalla Consob il consiglio di amministrazioni di Pirelli Re ha fissato le condizioni relative all’aumento di capitale deciso dall’assemblea lo scorso 17 Aprile.

Tali condizioni prevedono l’emissione di azioni ordinarie del valore nominale di 0,50 euro ciascuna che verranno offerte agli azionisti Pirelli RE in base al numero di azioni possedute. In particolare, per ogni 7 azioni già possedute sarà possibile sottoscrivere 135 nuove azioni e ciascun azionista potrà esercitare il proprio diritto di opzione a partire dal 15 giugno 2009 fino al 3 luglio 2009.

Bulgari offre obbligazioni per 130 milioni

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L’esigenza di avere nuove forme di finanziamento e di allungare la durata del proprio indebitamento ha indotto Bulgari ad offrire un prestito obbligazionario di 130 milioni di euro con scadenza al 2014. E’ stato previsto, inoltre, che l’importo dell’operazione aumenti a 150 milioni di euro nel caso in cui venga esercitata in un unica soluzione l’opzione di over allotment.

L’operazione, la cui conclusione è prevista per la metà di Luglio, prevede l’emissione di obbligazioni di un valore pari al 100% del valore nominale e con cedola trimestrale di valore compreso tra il 5,25% e il 5,75%.

Microsoft entra nel mercato obbligazionario

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Secondo quanto è emerso dai documenti preliminari presentati da Microsoft alla Sec, l’autorita’ di controllo dei mercati Usa, l’azienda fondata da Bill Gates e guidata da Steve Ballmer ha deciso di entrare nel mercato obbligazionario collocando sul mercato titoli di debito.

Microsoft, in particolare, conta di emettere entro la fine di Maggio titoli di debito in tre trance, a cinque, dieci e trent’anni. L’ammontare delle obbligazioni, tuttavia, non è stato specificato anche se alcune indiscrezioni parlano di 3,75 miliardi di dollari, ossia 2 miliardi di dollari di obbligazioni a 5 anni, un miliardo a 10 anni e 750 milioni a 30 anni.