
La prima tranche di tale aumento sarà pari a circa 50 milioni di euro e sarà offerta in opzione ai soci probabilmente entro il 31 maggio 2012, ne deriva quindi che il lancio dell’operazione dovrebbe avvenire tra marzo e aprile 2012.
La prima tranche di tale aumento sarà pari a circa 50 milioni di euro e sarà offerta in opzione ai soci probabilmente entro il 31 maggio 2012, ne deriva quindi che il lancio dell’operazione dovrebbe avvenire tra marzo e aprile 2012.
A spingere al rialzo il titolo della società sportiva è stata la notizia pubblicata dal quotidiano Milano Finanza, secondo cui il magnate egiziano Naguib Sawiris non avrebbe ancora archiviato il suo interesse per la squadra giallorossa e sarebbe pronto a tornare alla carica nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto tra la società calcistica e la cordata guidata da Thomas DiBenedetto.
A spingere al ribasso la quotazione della squadra giallorossa, secondo gli esperti, è stato soprattutto il prezzo pattuito per l’Opa, pari al prezzo pattuito per l’acquisto da parte di Di Benedetto e che risulta penalizzante per il titolo.
Mentre scriviamo il titolo della Roma perde 3,15 punti percentuali con una variazione di 0,04 euro che porta così ad una quotazione del titolo a 1,075 euro.
Le ultime novità in merito sono arrivate ieri in serata da Italpetroli, la quale ha fatto sapere che nell’ambito del processo di cessione della partecipazione di controllo in AS Roma sono state già ricevute e sono tutt’ora in fase di ricezione delle offerte vincolanti che saranno esaminata nel dettaglio nel corso dei prossimi giorni.
Nel trimestre si sono confermati sul valore dell’anno scorso i costi operativi consolidati, a quota 33,4 milioni di euro.
Nel periodo in esame, in particolare, la società giallorossa ha registrato ricavi consolidati in flessione del 14,8% a 137 milioni di euro, il margine operativo lordo è stato pari a 4 milioni di euro rispetto ai 29,8 dell’anno precedente mentre il risultano netto è risultato negativo per 21,8 milioni di euro.
La perdita netta per la SS Lazio al 30 giugno 2010 è di 1,69 milioni di euro, cioè un grande passo indietro rispetto ai 12 milioni di utile netto fatti registrare nell’esercizio precedente.
Si è praticamente annullato il patrimonio netto consolidato, arrivato a quota 509mila euro, con i debiti che invece sono cresciuti a 134,15 milioni.
Nel mese di luglio Unicredit e l’As Roma avevano trovato l’accordo, però in attesa della vendita effettiva della società , il presidente è rimasto Rosella Sensi, mentre l’advisor che si occupa effettivamente dell’operazione è Rothschild.
Tuttavia l’esenzione dell’obbligo di Opa riguarda solamente la Newco, e non il futuro acquirente della società giallorossa, ed avrà validità di 2 anni, cioè il periodo di tempo massimo che Rosella Sensi potrà rimanere presidente del club capitolino.
Unicredit e la famiglia Sensi sono così arrivati all’intesa per l’azzeramento del debito da 325 milioni di euro della Italpetroli.
L’accordo sulla cessione degli asset tra cui anche la squadra di calcio sembra essere molto vicino, però le trattative continueranno nella giornata di giovedì, dopo che ieri sono andate per le lunghe fino ad una sospensione.
Ora la banca che più di tutte sembra essere la favorita è Santander. Seb ha deciso di mettere in vendita le filiali tedesche perchè sono attività con scala insufficiente ad assicurare utili stabili.