AS Roma nuova offerta da Sawiris se DiBenedetto lascia

Dopo il tonfo di mercoledì scorso per la notizia dell’aumento di capitale AS Roma entro tre mesi dalla conclusione dell’Opa, stamani la quotazione AS Roma segna un rialzo di oltre cinque punti percentuali a quota 0,7935 euro.

A spingere al rialzo il titolo della società sportiva è stata la notizia pubblicata dal quotidiano Milano Finanza, secondo cui il magnate egiziano Naguib Sawiris non avrebbe ancora archiviato il suo interesse per la squadra giallorossa e sarebbe pronto a tornare alla carica nel caso in cui qualcosa dovesse andare storto tra la società calcistica e la cordata guidata da Thomas DiBenedetto.

Quotazione AS Roma sospesa per eccesso di ribasso

A Piazza Affari la quotazione AS Roma è stata sospesa per eccesso di ribasso dopo aver registrato poco prima delle 13:00 una flessione di oltre 26 punti percentuali a quota 0,8515 euro. Il ribasso del titolo è stato causato dall’annuncio della conclusione dell’accordo per l’acquisto del 67% della società sportiva da parte dell’imprenditore Thomas Di Benedetto e del successivo lancio dell’Opa sulla restante parte di capitale.

A spingere al ribasso la quotazione della squadra giallorossa, secondo gli esperti, è stato soprattutto il prezzo pattuito per l’Opa, pari al prezzo pattuito per l’acquisto da parte di Di Benedetto e che risulta penalizzante per il titolo.

As Roma, titolo in calo

Il titolo di borsa legato all’AS Roma sta perdendo terreno in continuazione dopo l’ennesima sconfitta sul campo da parte della squadra nella giornata di ieri e dopo le dimissioni dell’allenatore Ranieri, dapprima respinte, ma poi accettate in attesa dell’arrivo del nuovo allenatore Montella che si spera possa risollevare le sorti della squadra di calcio.

Mentre scriviamo il titolo della Roma perde 3,15 punti percentuali con una variazione di 0,04 euro che porta così ad una quotazione del titolo a 1,075 euro.

Titolo AS Roma in rialzo per attesa offerte vincolanti

Sul listino milanese il titolo AS Roma segna un rialzo di quasi quattro punti percentuali a 1,252 euro. A spingere al rialzo la quotazione della società giallorossa è soprattutto l’attesa sulle novità relative alle offerte vincolanti e che saranno esaminate nel corso dei prossimi giorni.

Le ultime novità in merito sono arrivate ieri in serata da Italpetroli, la quale ha fatto sapere che nell’ambito del processo di cessione della partecipazione di controllo in AS Roma sono state già ricevute e sono tutt’ora in fase di ricezione delle offerte vincolanti che saranno esaminata nel dettaglio nel corso dei prossimi giorni.

Trimestrale A.S. Roma luglio settembre 2010

La A.S. Roma ha presentato il bilancio del terzo trimestre dell’anno, che al netto dei risultati della gestione calciatori ha mostrato ricavi consolidati a 29,4 milioni di euro, contro i 22,3 dello stesso periodo dell’anno scorso, in aumento del 32%, grazie soprattutto ai maggiori proventi che sono arrivati dalla partecipazione alla Champions League.

Nel trimestre si sono confermati sul valore dell’anno scorso i costi operativi consolidati, a quota 33,4 milioni di euro.

Bilancio AS Roma 2009-2010

Il Consiglio di amministrazione di AS Roma, presieduto da Rossella Sensi, ha approvato il progetto di bilancio consolidato chiuso il 30 giugno scorso con un rosso di oltre 20 milioni di euro, in crescita rispetto al rosso di 1,3 milioni dell’esercizio precedente.

Nel periodo in esame, in particolare, la società giallorossa ha registrato ricavi consolidati in flessione del 14,8% a 137 milioni di euro, il margine operativo lordo è stato pari a 4 milioni di euro rispetto ai 29,8 dell’anno precedente mentre il risultano netto è risultato negativo per 21,8 milioni di euro.

Bilancio SS Lazio a giugno 2010

Per la prima volta, da quanto Claudio Lotito ha acquistato la Lazio nel luglio del 2004, la società biancoceleste ha chiuso il bilancio in negativo.

La perdita netta per la SS Lazio al 30 giugno 2010 è di 1,69 milioni di euro, cioè un grande passo indietro rispetto ai 12 milioni di utile netto fatti registrare nell’esercizio precedente.

Si è praticamente annullato il patrimonio netto consolidato, arrivato a quota 509mila euro, con i debiti che invece sono cresciuti a 134,15 milioni.

Vendita As Roma interesse di Lukoil

Dopo che nei giorni scorsi la Consob ha esentato la Newco Roma, società partecipata al 51% da Italpetroli e al 49% da Unicredit, dal lancio di un’offerta pubblica d’acquisto sul capitale della As Roma, le trattative per la vendita della squadra di calcio stanno ora entrando nel vivo.

Nel mese di luglio Unicredit e l’As Roma avevano trovato l’accordo, però in attesa della vendita effettiva della società, il presidente è rimasto Rosella Sensi, mentre l’advisor che si occupa effettivamente dell’operazione è Rothschild.

Consob esenzione Newco da Opa su As Roma

La Consob ha esentato la Newco Roma, società partecipata al 51% da Italpetroli e al 49% da Unicredit, dal lancio di un’offerta pubblica d’acquisto sul capitale della As Roma, la squadra di calcio che è in vendita.

Tuttavia l’esenzione dell’obbligo di Opa riguarda solamente la Newco, e non il futuro acquirente della società giallorossa, ed avrà validità di 2 anni, cioè il periodo di tempo massimo che Rosella Sensi potrà rimanere presidente del club capitolino.

Unicredit Roma accordo raggiunto

Ieri sera, in seguito ad una giornata di trattative, è stata firmata la lettera d’intenti tra Unicredit e Italpetroli, nell’ufficio del professor Cesare Ruperto.

Unicredit e la famiglia Sensi sono così arrivati all’intesa per l’azzeramento del debito da 325 milioni di euro della Italpetroli.

Roma Unicredit firma molto vicina

La Roma potrebbe cambiare proprietà, dopo 17 anni di presidenza Sensi.

Infatti la presidente della società giallorossa potrebbe decidere nelle prossime ore di accettare l’accordo per il passaggio a Unicredit degli asset di Italpetroli, la holding storica della famiglia Sensi.

Unicredit rinuncia a Seb e punta As Roma

La controllata tedesca del gruppo Unicredit, Hvb, rinuncia alla gara per le filiali di Seb in Germania, la banca svedese che ha deciso di cedere le sue attività retail nel paese tedesco.

Ora la banca che più di tutte sembra essere la favorita è Santander. Seb ha deciso di mettere in vendita le filiali tedesche perchè sono attività con scala insufficiente ad assicurare utili stabili.