
Secondo gli esperti, in particolare il rapporto rischio/rendimento offerto dal titolo è molto interessante, nonostante lo scenario dei consumi risulti essere ancora piuttosto complicato.
Secondo gli esperti, in particolare il rapporto rischio/rendimento offerto dal titolo è molto interessante, nonostante lo scenario dei consumi risulti essere ancora piuttosto complicato.
Il margine operativo è risultato pari a 100,7 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 130,8 milioni realizzati nel corso dei primi nove mesi del 2010, con una percentuale del margine sul fatturato che è calata al 4,8% contro il 6,3% dei primi nove mesi del precedente esercizio. In flessione anche l’utile, che si è attestato a 47,0 milioni contro i 67,8 milioni dello stesso periodo del 2010.
Il gruppo, in particolare, ha archiviato l’ultimo trimestre 2010 con ricavi in crescita del 16% a 810,9 milioni, un risultato che supera i 771 milioni previsti in media dal consenso. Se si considera l’intero anno, invece, i ricavi hanno raggiunto quota 2.879,2 milioni di euro, ossia un risultato in crescita del 10,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e leggermente inferiore rispetto ai 2.839 milioni previsti dal consenso a 2.839 milioni.
Al contempo, tuttavia, la banca ha mantenuto invariata la raccomandazione buy sul titolo e rivisto al rialzo le previsioni sul 2010. Unicredit, in particolare, ha alzato la stima sull’Ebit 2010 del 2,6% a 180,3 milioni, mentre ha tagliato quella per il 2011 dell’11,7% a 184,1 milioni.