Titolo Banco Popolare promosso dagli analisti

A Piazza Affari il titolo Banco Popolare stamane guadagna oltre quattro punti e mezzo percentuali a 1,673 euro, mettendo a segno la migliore performance dell’Ftse Mib nonostante la forte perdita registrata nel corso del 2011 e la mancata distribuzione del dividendo.

Il rialzo registrato stamane dal titolo è stato ricondotto dagli analisti ai risultati migliori delle previsioni per quanto riguarda il 2011 e all’outlook positivo sull’esercizio in corso.

Aumento di capitale Banco Popolare necessario secondo analisti

A Piazza Affari il titolo Banco Popolare segna una flessione di oltre sei punti percentuali a 1,124 euro, una performance negativa ricondotta all’esito degli stress test effettuati dall’Autorità europea delle banche per verificare la solidità patrimoniale dell’istituto.

Ebbene, come si può intuire dall’andamento del titolo, il risultato del test non è stato positivo. Secondo L’Eba, infatti, per poter rientrare nei nuovi parametri Banco Popolare necessita di un capitale aggiuntivo di ammontare pari a 2,8 miliardi di euro, oppure a 1,8 miliardi se si ipotizza la conversione del bond soft mandatory.

Azioni Banco Popolare non più da comprare secondo Intermonte

A Piazza Affari il titolo Banco Popolare segna poco dopo le 16:00 una flessione dello 0,39% a 1,284 euro dopo aver registrato nel corso del primo pomeriggio un calo di oltre due punti percentuali sulla scia della valutazione negativa arrivata alcune ore fa dagli analisti di Intermonte, secondo i quali le azioni dell’istituto bancario non sono più da acquistare.

Il broker ha infatti tagliato il rating sul titolo Banco Popolare portandolo da “speculative buy” a “neutral” e il target price da 1,5 a 1,3 euro.

Cessione attività ungheresi Banco Popolare

Dopo il calo registrato nel giorno di avvio dell’aumento di capitale, il titolo Banco Popolare a Piazza Affari registra una lieve ripresa guadagnando in tarda mattinata l’1,28% a 2,375 euro.

A contribuire al rialzo del titolo sono state anche le indiscrezioni di stampa secondo cui il gruppo starebbe valutando la cessione di Banco Popolare Hungary e avrebbe già intrapreso dei colloqui con alcune società finanziarie portoghesi interessate all’acquisizione.

Banco Popolare in calo, al via aumento di capitale

Parte oggi l’aumento di capitale di Banco Popolare, tramite il quale l’istituto punta a raccogliere circa due miliardi di euro mediante l’emissione di 1.123 milioni di nuove azioni al prezzo di 1,77 euro l’una, in rapporto di 7 nuove azioni ogni 5 azioni già possedute.

A Piazza Affari il titolo Banco Popolare cede stamani il 2,69% a 2,35 euro. Nel giorno di avvio dell’operazione non si placano quindi le vendite sul titolo, causate in larga parte dalle valutazioni negative arrivate dagli analisti di banche come Ubs e Unicredit.

Banco Popolare in rialzo per indiscrezioni aumento di capitale

A Piazza Affari i titoli del comparto bancario registrano un marcato rialzo, in particolare intorno alle 11:00 Intesa Sanpaolo registra un rialzo del 6,68% a 2,0675 euro, Unicredit guadagna il 5,57% a 1,592 euro, Ubi Banca il 5,17% a 6,715 e Mps il 3,86% a 0,8345.

Il rialzo più significativo, tuttavia, è quello segnato da Banco Popolare che registra una crescita del 7,26% a 3,51 euro, un risultato che secondo gli analisti è riconducibile non solo alla performance positiva dell’intero comparto ma anche e soprattutto alle indiscrezioni circolate nelle ultime ore.

Banco Popolare in calo dopo voci aumento di capitale

Avvio negativo per Banco Popolare che al momento a Piazza Affari registra un calo del 3,12% a 4,5025. A causare la forte perdita sono state le indiscrezioni di stampa secondo cui il gruppo veronese starebbe valutando la possibilità di lanciare un aumento di capitale da 2 miliardi di euro al fine di riuscire a rimborsare i Tremonti Bond e al contempo rafforzare la propria situazione patrimoniale.

Nonostante si sia trattato solo di voci prive di conferme ufficiali il ribasso segnato stamane dal titolo è piuttosto marcato, tanto da andare a compromettere ulteriormente il suo quadro grafico, nonostante l’amministratore delegato Pier Francesco Saviotti abbia ribadito che al momento non si parla di alcun aumento di capitale.