Recordati compra azienda farmaceutica turca

Dopo aver acquisito il necessario via libera da parte degli organi regolatori, il Gruppo Recordati, quotato in Borsa a Piazza Affari, ed attivo nel settore farmaceutico, ha messo ufficialmente a segno un altro “colpo” all’estero.

Trattasi, nello specifico, dell’acquisizione totalitaria del capitale sociale di Frik İlaç, impresa farmaceutica turca che ha 350 lavoratori, oltre 250 informatori scientifici, ed opera nel settore delle terapie specialistiche e della medicina di base attraverso un’offerta di prodotti etici.

Recordati in calo per nuove tasse settore farmaceutico

A Piazza Affari la quotazione Recordati segna in tarda mattinata una flessione di oltre due punti percentuali a quota 7,41 euro sulla scia della possibilità che nuove misure introdotte dal legislatore vadano a penalizzare l’industria farmaceutica italiana.

Stando a quelle che sono le prime informazioni a riguardo riportate dalla stampa, in particolare, l’idea sarebbe quella di introdurre in Italia una tassa a carico delle industrie farmaceutiche e che avrebbe come scopo principale quello di andare a coprire il 35% del debito del settore farmaceutico e causato principalmente dalla spesa per i farmaci utilizzati dagli ospedali.

Trimestrale Recordati gennaio marzo 2011

Il consiglio di amministrazione di Recordati ha approvato i risultati relativi al primo trimestre 2011, chiuso con ricavi consolidati in crescita del 6,4% a 197,8 milioni di euro, un utile operativo in rialzo del 2,9% a 44,3 milioni di euro e un utile netto in crescita del 4,8% a 31,4 milioni di euro.

Al 31 marzo 2011 la posizione finanziaria netta è risultata positiva per 37,5 milioni di euro, in calo di 8,5 milioni rispetto a fine 2010, soprattutto per via dell’acquisizione del nuovo prodotto Procto-Glyvenol.

Previsioni quotazione Recordati 2011

Dopo la pubblicazione del bilancio Recordati 2010, gli analisti hanno espresso un giudizio favorevole sulla quotazione dell’azienda farmaceutica. Unicredit, ad esempio, ha fissato un rating “hold” e un prezzo obiettivo in crescita a 7,20 euro, mentre Intermonte ha espresso un giudizio “neutral” e un prezzo obiettivo a quota 7,50 euro.

Le valutazioni, dunque, sono sostanzialmente positive, nonostante nel corso del 2010 l’azienda ha registrato ricavi in flessione del 2,6% a 728,1 milioni di euro, mentre le vendite farmaceutiche sono diminuite del 2,5% a 702,3 milioni di euro.