Quotazione Mps ancora in calo

La quotazione Banca Monte dei Paschi di Siena a Piazza Affari segna nel primo pomeriggio una flessione di oltre quattro punti percentuali sulla scia del trend negativo registrato in questi giorni per via dell’aumento di capitale lanciato lo scorso 20 giugno (per maggiori informazioni leggi caratteristiche aumento di capitale Mps 2011).

Ad influire negativamente sull’andamento del titolo, tuttavia, non è stata solo l’operazione di ricapitalizzazione ma anche le indiscrezioni circolate nel corso delle ultime ore, secondo cui Goldman Sachs non sarebbe riuscito a collocare parte delle azioni cedute circa un mese fa dalla Fondazione Mps e delle quali non avrebbe intenzione di sottoscrivere i diritti.

Aumento di capitale Mps entro fine giugno 2011

Il presidente di Banca Monte dei Paschi di Siena, Giuseppe Mussari, ha comunicato questa mattina che l’aumento di capitale dovrebbe partire entro la fine del mese.

L’annuncio è arrivato al termine della riunione dell’assemblea straordinaria tenuta oggi e che con il voto favorevole della maggioranza dei presenti ha dato il via libera all’operazione di ricapitalizzazione da 2,471 miliardi, di cui 2 miliardi riguarderanno l’emissione di azioni ordinarie e 471 milioni di euro il riacquisto di titoli fresh 2003.

Fondazione Monte Paschi cede azioni MPS per aumento di capitale

A Piazza Affari la quotazione Banca Monte dei Paschi di Siena segna una perdita di oltre cinque punti percentuali dopo l’annuncio della Fondazione Monte Paschi, che ha comunicato di aver venduto 450 milioni di azioni privilegiate, convertite automaticamente in azioni ordinarie. In questo modo la Fondazione ha portato la sua partecipazione nella banca senese dal 55% a poco più del 50%.

I dettagli dell’operazione non sono stati resi noti. Secondo alcune indiscrezioni Goldman Sachs avrebbe ceduto le azioni per conto della Fondazione ad un prezzo pari a 0,8325 euro per azione.

Bilancio MPS gennaio dicembre 2010

Banca Monte dei Paschi di Siena ha archiviato nel 2010 con un utile netto pari a 985,5 milioni, in netta crescita rispetto ai 220,1 milioni registrati nel periodo compreso tra gennaio e dicembre 2009.

Nel periodo in esame il margine di interesse ha segnato una crescita dello 0,4% su base annua, mentre hanno registrato una flessione del 5,2% i costi operativi. Le rettifiche per deterioramento crediti ammontano a 1,155,6 miliardi, in calo del 21,2% rispetto al 2009. Al 31 dicembre il Tier 1 si è attestato all’8,4%.