Titolo Fiat in calo per mancato raggiungimento target Chrysler

A Piazza Affari stamane il titolo Fiat segna una flessione di oltre cinque punti percentuali a 4,914 euro, una performance negativa ricondotta in larga parte alle dichiarazioni rilasciate nel corso di un’intervista da Laura Soave, responsabile del marchio Fiat negli Stati Uniti, la quale ha dichiarato che che ogni probabilità Chrysler non riuscirà a raggiungere l’obiettivo di vendita di 50.000 Fiat 500 in Nord America entro fine 2011.

La presa di coscienza del quasi certo mancato raggiungimento dell’obiettivo prefissato entro la fine dell’esercizio in corso deriva i in larga parte dai dati registrati alla fine dello scorso mese, in particolare al 30 luglio 2011 le vendite della Fiat 500 si sono attestate a 8.000 unità negli Usa e a circa 3.000 unità in Canada.

Titolo Fiat in calo per guidance 2011 deludente

Il bilancio trimestrale Fiat relativo al periodo compreso tra aprile e giugno 2011 ha evidenziato l’ottima performance della casa automobilistica torinese, con utili e ricavi superiori alle attese degli analisti.

Nonostante questo il titolo Fiat registra una flessione di quasi un punto percentuale, un andamento negativo ricondotto il larga parte al giudizio negativo espresso dagli esperti delle principali banche d’affari, che si sono detti delusi in merito alla guidance 2011 comunicata in occasione della pubblicazione dei dati trimestrali.

Bilancio trimestrale Fiat aprile giugno 2011

Fiat Spa ha finalmente diffuso i conti relativi al secondo trimestre dell’anno e sui quali negli ultimi giorni c’è stata grande attesa, soprattutto perchè si tratta dei primi risultati che includono anche la partecipazione detenuta in Chrysler.

Nel periodo compreso tra aprile e giugno 2011, in particolare, la casa automobilistica torinese ha realizzato un utile netto pari a 1.237 milioni di euro. Il comunicato attraverso il quale sono stati resi noti i risultati ha specificato che il raggiungimento di tale risultato è stato reso possibile soprattutto grazie a proventi netti atipici per 1.058 milioni di euro e derivanti dalla valutazione della quota detenuta in Chrysler in conseguenza del consolidamento.

Fiat rafforza partnership con Suzuki, titolo in rialzo

Fiat e Suzuki hanno annunciato di aver rafforzato la loro partnership mediante la sottoscrizione di un nuovo accordo in forza del quale la casa automobilistica torinese fornirà nel 2012 al gruppo nipponico un nuovo motore diesel Fiat Powertrain da 1,6 litri destinato alle attività europee di Suzuki.

In base a questo nuovo accordo, in particolare, Fiat fornirà ogni anno dai 20.000 ai 30.000 motori diesel che saranno poi montati sulla Suzuki SX4, vettura che già si avvale dello sviluppo congiunto e realizzata presso lo stabilimento di assemblaggio in Ungheria.

Marchionne conferma Ipo Chrysler non prima del 2012

A Piazza Affari la quotazione Fiat segna una perdita di oltre tre punti percentuali a quota 7,095 euro. La quotazione del gruppo automobilistico torinese, dunque, non beneficia affatto delle parole pronunciate da Sergio Marchionne che, nel corso della cerimonia di presentazione del nuovo crossover Freemont, ha confermato il ritorno a Wall Street di Chrysler soprattutto per evitare che il ricorso ad una decisione diversa possa causare un downgrade del rating sul titolo Fiat da parte delle principali banche d’affari.

Il ritorno in Borsa di Chrysler, dunque, è una tappa obbligata in quanto appare troppo rischioso optare per la via alternativa, ossia procedere all’acquisto della quota detenuta in Crysler da Veba.

Fiat in rialzo per voci aumento produzione in Cina

A Piazza Affari la quotazione Fiat registra un rialzo dell’1,06% a 7,175 euro sulla scia della indiscrezioni di stampa secondo cui il gruppo torinese starebbe studiando l’opportunità di raddoppiare la produzione di auto in Cina.

A riportare la notizia è stato il quotidiano China Times, secondo cui Fiat avrebbe intenzione di aumentare a 500.000 vetture l’anno la capacità produttiva dello stabilimento di Changsha, dove si sviluppa la joint venture paritetica tra il Lingotto e Guangzhou automobile group.

Trimestrale Chrysler gennaio marzo 2011

Chrysler ha archiviato il primo trimestre 2011 con un utile netto di 116 milioni di dollari rispetto alla perdita di 197 milioni di dollari registrata nel primo trimestre 2010. Un risultato importante non solo se paragonato a quello realizzato nello stesso periodo dello scorso anno ma anche in considerazione del fatto che si tratta del primo trimestre dal 2006 ad oggi che la casa automobilistica americana riesce a chiudere con un utile.

Nel periodo in esame i ricavi sono saliti del 35% a 13,1 miliardi di dollari, soprattutto grazie ad un aumento delle vendite a livello mondiale del 18% a 60.000 unità, per un totale di 394.000 vetture.

Rating e target price Fiat, possibile downgrade da Moody’s

A Piazza Affari la quotazione Fiat segna un rialzo di oltre tre punti percentuali dopo che questa mattina Mediobanca ha alzato il target price sul titolo portandolo da 11 euro a 11,8 euro, confermando al contempo il rating “outperform”.

La banca d’affari ha motivato la sua decisione spiegando che la call option in forza della quale Fiat salirà al 46% di Chrysler entro il secondo trimestre 2011 porterà un incremento dello 0,8% al valore del titolo.

Trimestrale Fiat gennaio marzo 2011

Fiat ha archiviato il primo trimestre 2011 con ricavi in crescita del 7,1% a 9,2 miliardi di euro. In crescita anche l’utile della gestione ordinaria che ha registrato un incremento del 9% a 251 milioni di euro rispetto ai 230 milioni registrati nel corso del primo trimestre 2010 e rispetto ai 245 milioni di euro previsti in media dal consensus.

L’utile netto si è invece attestato a 37 milioni di euro, un risultato in crescita rispetto ai 13 milioni del primo trimestre 2010 ma inferiore alle previsioni degli analisti, che avevano invece previsto in media un utile netto pari a 75 milioni di euro.

Fiat sale al 30% di Chrysler

All’indomani dell’annuncio di Sergio Marchionne nel corso di un suo intervento durante un evento Jeep a Balocco, stamani è arrivata la conferma ufficiale della salita di Fiat al 30% di Chrysler. Mediante una nota, infatti, la casa automobilistica torinese ha comunicato di essere riuscita a portare la sua quota in Chrylser dal 25% al 30% grazie al raggiungimento di alcuni obiettivi prestabiliti dal governo statunitense.

La salita al 30%, infatti, è stata possibile perchè Chrysler ha ampiamente superato gli obiettivi di vendita internazionale e al contempo è riuscita ad arrivare ad un accordo in forza del quale potrà espandere la propria presenza oltre i confini del Nord America avvalendosi della rete di concessionari Fiat.

Target price Fiat tagliato da J.P. Morgan

A Piazza Affari la quotazione Fiat segna nel primo pomeriggio un rialzo di oltre un punto percentuale, nonostante il downgrade arrivato da J.P. Morgan.

La banca d’affari, infatti, ha comunicato di aver abbassato il target price sul titolo della casa automobilistica torinese portandolo da 8 a 7,5 euro, mantenendo al contempo il giudizio negativo “underweight”.

Fiat aumenta quota Ferrari al 90%

Secondo quanto riportato da alcune indiscrezioni di stampa, Fiat avrebbe aumentato la sua quota in Ferrari portandola al 90%. L’operazione sarebbe avvenuta lo scorso 3 marzo, giorno in cui il Lingotto avrebbe pagato 122,4 milioni in contanti al fondo di investimento di Abu Dhabi in cambio di una quota del 5% della casa del cavallino rampante.

La notizia non ha ancora ricevuto alcuna conferma ufficiale, tuttavia pare si tratti di un’operazione già pianificata nel corso del terzo trimestre 2010 ma attuata solo pochi giorni fa, in quanto il perfezionamento dell’operazione ha richiesto diversi mesi di trattative tra le parti, un periodo sfruttato da Fiat anche per verificare la disponibilità del fondo a ricevere un corrispettivo diverso dal pagamento in contanti.

Titoli Fiat e Fiat industrial in calo dopo conti CNH

Dopo il rialzo di ieri registrato da Fiat Industrial sulla scia dell’attesa sui conti relativi al 2010 che dovrebbero essere comunicati oggi e delle indiscrezioni di stampa sul probabile lancio del bond Fiat industrial, oggi le quotazioni del lingotto segnano un netto ribasso per via dei conti pubblicati da CNH.

La controllata americana di Fiat Industrial, in particolare, nel corso dell’ultimo trimestre 2010 ha registrato un utile per azione pari a 0,87 dollari a fronte di un utile netto a 209 milioni di dollari. I ricavi sono risultati pari a 4,055 miliardi.