Piaggio spin-off di Vespa ipotizzato da Mediobanca

Secondo gli esperti di Mediobanca, in caso di spin-off di Vespa sarebbe possibile la creazione di valore per Piaggio. Gli analisti della banca di Piazzetta Cuccia ritengono, però, improbabile lo scenario, anche se il consiglio è di comprare azioni Piaggio se si pensa che in futuro questa ipotesi possa realmente concretizzarsi. Al momento Mediobanca ha confermato il giudizio sul titolo a “underperform” (farà peggio del mercato), mentre il target price assegnato è 1,6 euro. Ieri le azioni Piaggio hanno chiuso con una flessione dello 0,79% a 2,014 euro.

Pirelli-Brembo merger ipotizzato da Mediobanca

Secondo uno studio di Mediobanca Securities, un’integrazione tra Pirelli e Brembo avrebbe senso anche se al momento l’ipotesi di merger appare improbabile. Secondo quanto scritto nel report pubblicato oggi dagli esperti della merchant bank di Piazzetta Cuccia, Bombassei “potrebbe pensare alla sua successione, soprattutto ora che è sceso in politica, mentre Tronchetti Provera ha problemi con Malacalza”. L’imprenditore genovese è un importante socio della Camfin, la holding a capo di Pirelli, ma Tronchetti Provera “sta cercando nuovi azionisti con cui rimpiazzarlo o ridurne il peso”.

Saipem serve aumento da 3 miliardi secondo Mediobanca

Secondo gli esperti di Mediobanca Securities, che hanno pubblicato oggi un report dal titolo “Due problemi, una soluzione: aumento di capitale”, alla fine Saipem potrebbe essere costretta a lanciare un aumento di capitale da 3 miliardi di euro per tagliare il pesante debito che a fine 2012 era cresciuto a 4,3 miliardi di euro. Allo stesso tempo la ricapitalizzazione della società petrolifera milanese permetterebbe alla controllante Eni di diluire la sua quota e deconsolidarla. Stamattina in borsa il titolo Saipem sale dello 0,34% a 20,43 euro, ma ieri ha perso il 3%.

Mediobanca preferisce governo debole per l’Italia

Secondo gli esperti di Mediobanca se dalle urne dovesse uscire un governo con una maggioranza risicata, l’Italia potrebbe beneficiarne. La view degli specialisti della banca di Piazzetta Cuccia va in controtendenza rispetto alle ultime affermazioni rilasciate da molti economisti e analisti finanziari che temono la formazione di un esecutivo debole e disunito. Mediobanca ritiene che la formazione di un governo debole costringerebbe finalmente l’Italia a chiedere gli aiuti finanziari e a concentrarsi sul taglio del debito pubblico.

Dividendo Cairo Communication esercizio 2012

Un dividendo di 0,27 euro per ogni azione posseduta che include anche i 0,13 euro unitari che sono stati già distribuiti a titolo di acconto agli azionisti nello scorso mese di dicembre del 2012. Trattasi della cedola che il Consiglio di Amministrazione della società quotata in Borsa a Piazza Affari Cairo Communication S.p.A. proporrà per l’approvazione alla prossima Assemblea degli Azionisti.

La data valuta di pagamento del dividendo agli azionisti è stata fissata per il 16 maggio del 2013 con lo stacco della cedola, la numero 7, in data lunedì 13 maggio del 2013. L’ammontare del dividendo agli azionisti tiene conto dei risultati 2012 di Cairo Communication che, nel dettaglio, ha riportato ricavi consolidati lordi a 313,5 milioni di euro con una contrazione circoscritta all’1,8% anno su anno nonostante il peggioramento del quadro a livello macroeconomico.

Piazza Affari valore reale ai minimi dagli anni ‘30

Nonostante il rally degli ultimi mesi, Piazza Affari continua a essere un listino azionario nettamente sottovalutato nel lungo periodo. In termini reali il listino milanese vale meno che nel 1943, quando in Italia c’era ancora la dittatura di Benito Mussolini. Il dato emerge dal grafico elaborato dall’ufficio studi di Mediobanca considerando l’indice Mediobanca total return, che evidenzia l’andamento delle quotazioni a Piazza Affari dagli anni ’30 del secolo scorso ad oggi. Si tratta di un indice azionario che include i dividendi ed è rettificato per l’inflazione.

Cairo Communication titolo sottovalutato in borsa

Il titolo Cairo Communication ha chiuso la seduta di borsa con un rialzo dell’1,75% a 2,682 euro. I prezzi hanno toccato quota 2,73 euro, raggiungendo così il massimo più alto degli ultimi 8 mesi. Da inizio 2013 il titolo guadagna l’8,6% alla borsa di Milano. Secondo gli analisti finanziari di Mediobanca le azioni Cairo sono attualmente sottovalutate, anche se la merchant bank ha deciso di limare il prezzo obiettivo a 3,58 euro da 4,25 euro. Gli esperti della banca d’affari milanese hanno rivisto le loro stime sui ricavi a fine 2012.

Unicredit-Mediobanca fusione da escludere secondo Ghizzoni

Il titolo Unicredit ha chiuso l’ultima seduta di borsa con un rialzo dello 0,23% a 4,286 euro. I prezzi sono riusciti a salire fino a 4,35 euro, toccando il livello più alto degli ultimi 11 mesi. Tuttavia, iniziano a farsi sentire le prime pressioni ribassiste sul titolo, che da inizio anno ha già messo a segno un rally superiore al 15%. Nei prossimi giorni non vanno escluse le prime prese di profitto degli investitori, con un possibile ritorno dei prezzi in area 4 euro.

Intesa SanPaolo titolo bancario preferito da Kepler

Nel suo ultimo report sul settore bancario italiano, Kepler ha deciso di rivedere al rialzo il target price di Intesa SanPaolo e Mediobanca. Per quanto riguarda il gruppo bancario di Ca’ de Sass il prezzo obiettivo è stato incrementato a 1,85 euro da 1,65 euro, mentre per la banca d’affari di Piazzetta Cuccia il target è stato alzato a 6 euro dalla precedente valutazione di 5,7 euro. Su entrambi i titoli Kepler ha confermato la sua raccomandazione d’acquisto, ribadendo quindi il rating “buy”.

Dividendo Mediobanca novembre 2012

Una cedola di importo unitario pari a 0,05 euro per azione. Ad approvarla è stata in sede ordinaria l’Assemblea degli Azionisti di Mediobanca per numero 844.119.212 azioni aventi diritto con pagamento il 22 novembre del 2012 e stacco della cedola in data lunedì 19 novembre del 2012.

In accordo con quanto reso noto da Mediobanca con un comunicato ufficiale, l’Assemblea dei Soci sempre in sede ordinaria ha approvato il bilancio al 30 giugno del 2012, ed ha nominato nel CdA Pier Silvio Berlusconi, Vanessa Labèrenne, Alberto Pecci, Christian Collin, Bruno Ermolli ed Alessandro Decio.

Bilancio semestrale Mediobanca luglio dicembre 2011

Il Consiglio di amministrazione di Mediobanca, riunitosi sotto la presidenza di Renato Pagliaro, ha approvato i risultati realizzati nel corso del primo semestre dell’esercizio in corso, archiviato con ricavi in calo del 4% a 973 milioni a causa del minor contributo derivante delle società consolidate a patrimonio netto.

Le attività ordinarie mostrano infatti ricavi stabili a 901 milioni, con un margine di interesse del 4% a 555 milioni, così come pure risultano stabili a 113 milioni i proventi da negoziazione, mentre hanno registrato un calo dell’11,8% le commissioni, passate da 265,9 a 234,4 milioni soprattutto a causa della minore attività delle imprese.

Previsioni dividendo Mediaset 2011-2012 tagliate da Mediobanca

A Piazza Affari il titolo Mediaset si muove in controtendenza e cede in tarda mattinata oltre un punto percentuale a 2,158 euro, sulla scia della valutazione negativa arrivata dagli analisti di Mediobanca.

Stamani, infatti, gli analisti di Piazzetta Cuccia, oltre ad aver aggiornato i portafogli dei titoli azionari italiani consigliati da Mediobanca, hanno anche tagliato le stime sulla raccolta pubblicitaria 2011-2012.

Aumento di capitale FonSai da 600 milioni chiesto da Mediobanca

Con una lettera inviata ai vertici di FonSai, Mediobanca avrebbe chiesto al gruppo assicurativo un rafforzamento del patrimonio tramite un nuovo aumento di capitale.

Mediobanca, che è esposta nei confronti di FonSai in base al prestito subordinaro da circa 1 miliardo di euro, avrebbe sollecitato il gruppo assicurativo ad agire in fretta per portare di nuovo il Solvency ratio sopra la quota di sicurezza del 120%.

Trimestrale Mediobanca luglio settembre 2011

Mediobanca ha chiuso il terzo trimestre dell’esercizio 2011 con utile netto in calo del 55% a 56,8 milioni di euro. Secondo quanto comunicato ufficialmente dall’istituto di credito italiano, questo risultato è stato influenzato dall’apporto negativo dell’attività di trading e del portafoglio titoli disponibili per la vendita, conseguenza del calo dei mercati finanziari.

Mediobanca ha visto scendere i propri ricavi dell’8% a 459,9 milioni di euro, il margine di interesse è cresciuto del 7,5% a 281,8 milioni, in particolare grazie alle buone prestazioni del settore retail e private banking e dalla tenuta del settore corporate ed investment banking. Il primo è cresciuto da 145 a 172,6 milioni, il secondo si è confermato a 110 milioni.