Vendite di realizzo su Geox e Banco Popolare

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Ieri in America gli indici della borsa hanno chiuso praticamente invariati, con il Dow Jones che ha chiuso in rialzo dello 0,03% a quota 10.548,51 punti, il Nasdaq ha guadagnato lo 0,13% a 2.291,28 e l’S&P 500 è cresciuto dello 0,23% a quota 1.162,42 punti.

A Piazza Affari invece l’anno si è chiuso con una giornata molto tranquilla e povera di scambi interessanti; sono stati scambiati solamente 1,1 miliardi di euro di controvalore, e dopo 5 sedute consecutive di rialzi il Ftse Mib ha chiuso in calo.

Ha perso lo 0,55% a quota 23.248 punti, mentre l’All Share ha perso lo 0,45%, a Londra il Ftse ha perso lo 0,73% a 5.397,86 punti, il Cac di Parigi ha ceduto lo 0,62% a 3.935,50 punti mentre il Dax di Francoforte ha chiuso a -0,9%.

Aumento di capitale Banca Italease adesioni al 96%

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E’ giunto al termine l’aumento di capitale di Banca Italease, con la sottoscrizione di ben il 96,27% delle azioni proposte dal gruppo. Banco Popolare, che controlla Italease, ha esercitato i propri diritti di opzione relativamente alla quota, che in totale è l’88,13%.

Ora i diritti inoptati verranno offerti in Borsa nel periodo che andrà dal 30 dicembre 2009 al 7 gennaio 2010.

Sono stati 6.285.976 i diritti di opzione non esercitati, traducibili in 62.859.760 nuove azioni, per un valore di 44.756.149,12 euro.

Aumento di capitale Banca Italease al via il 7 dicembre

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C’è stato l’ultimo ok a procedere per Banca Italease, che come come vi abbiamo raccontato qualche settimana fa sta per effettuare un aumento di capitale.

Banca Italease può ora pubblicare il prospetto informativo della ricapitalizzazione, che avrà un valore massimo di 1,2 miliardi di euro.

Secondo le prime indiscrezioni la Banca emetterà quindi massimo 1.684 nuove azioni, con un prezzo ciascuna di 0,712 euro.

Banco Popolare trend rialzista sopra quota 7,20 euro

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Il titolo del Banco Popolare ha messo a segno nell’ultimo periodo un ottimo trend rialzista, arrivando a toccare la soglia dei 7,20 euro per azione, dopo aver superato egregiamente la fase di test a quota 6,80 euro.

Il titolo nelle ultime sedute ha addirittura consolidato il proprio valore attorno a questa cifra, mettendo una buona base di partenza per un ulteriore balzo in avanti. Tuttavia ieri il titolo in borsa ha chiuso perdendo l’1,04% a quota 7,11 euro.

Aumento di capitale Unicredit e in borsa brusco scivolone

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Qualche giorno fa avevamo esposto le opinioni da parte della banca d’affari americana Goldman Sachs che vedrebbe banca Unicredit sulla via di un aumento del 25% del valore di ogni azione portandole a 3,30 euro.

Oggi, dopo le indiscrezioni da parte de Il Messaggero, il titolo Unicredit perde oltre il 3% arrivando a pesare 2,54 euro per azione. Il Messaggero ipotizza che Unicredit sia alle prese con un nuovo aumento di capitale e questo forse potrebbe essere la causa del grande scivolone di oggi.

Banco Popolare traina la borsa dopo il giudizio di Hsbc

hsbc

Le borse europee nella giornata di ieri hanno chiuso con buoni guadagni, soprattutto è da segnalare la performance del Ftse di Londra, tornato sopra la soglia psicologica dei 5.000 punti, numero che non toccava da ottobre 2008, ha chiuso a 5.004 punti (+1,15%).

Bene comunque anche Milano dove il Ftse Mib ha chiuso in rialzo dell’1,15% a 22.802 punti, Cac40 di Parigi +1,28% e Dax di Francoforte +1,70%. Solamente le materie prime hanno un po’ rallentato l’ascesa dei listini, ma ci ha pensato il settore auto ieri a trainare le borse, guadagnando il 2,8% con Renault e BMW protagoniste.

Prima semestrale 2009 Banco Popolare

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Banco Popolare ha reso noti i risultati della prima semestrale dell’anno in corso, dove si evidenzia un utile netto in caso solamente dell’1% ed un utile netto contabile a 204 milioni di euro, in calo rispetto ai 391 del primo semestre 2008.

I proventi operativi del gruppo bancario sono stati pari a 2 miliardi di euro circa, il che vuol dire +11% rispetto al primo semestre 2008, e a questi dati è seguito subito il commento di Pierfrancesco Saviotti, che guida l’istituto.

Banco Popolare emette bond 3 anni da 1 miliardo

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Banco Popolare ha lanciato un prestito obbligazionario a 3 anni per l’ammontare di 1 miliardo di euro, contrariamente alle prime indicazioni che parlavano di un ammontare limitato a 500-750 milioni. Il bond, in particolare, ha una cedola nominale del 3,75% e un rendimento pari a 165 bps sopra al tasso benchmark mid-swap.

L’operazione di Banco Popolare ha riscosso un enorme successo tra gli investitori, le prenotazioni ricevute hanno un importo complessivo che è pari a quasi il doppio dell’ammontare emesso.

Banco Popolare richiede i Tremonti bond

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Dopo il via libera ai cosiddetti “Tremonti bond” i portavoce dei principali istituti bancari avevano lasciato intendere che le banche non erano assolutamente restie a ricorrere alla suddetta misura governativa ma, tuttavia, prima di procedere volevano esaminare attentamente il decreto e valutare bene i pro e i contro di una loro eventuale adesione.

I dubbi e gli indugi delle varie banche, tuttavia, sono stati finalmente rotti dal Banco Popolare che ha annunciato di aver presentato richiesta per ottenere l’emissione degli strumenti finanziari di patrimonializzazione previsti dall’articolo 12 del decreto legge 185/08, ovvero i cosiddetti “Tremonti bond“.

Firmato il decreto sui “Tremonti bond”

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Il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti ha firmato il decreto che autorizza la sottoscrizione da parte del Tesoro di obbligazioni emesse da banche italiane. Lo scopo del decreto, quindi, è quello di accrescere il patrimonio degli istituti bancari per aumentare le possibilità di finanziamento dell’economia italiana, favorendo così una sua ripresa dopo i duri colpi inflitti dalla crisi.

Ma le banche che sceglieranno di ricorrere ai cosiddetti “Tremonti bond” dovranno rispettare una serie di condizioni stabilite dallo stesso decreto. Anzitutto dovranno pagare una cedola annua il cui valore sarà compreso tra il 7,5% e l’8,5%, questo però soltanto per i primi anni poichè successivamente il loro valore crescerà gradualmente.