Bilancio trimestrale Banco Popolare luglio settembre 2011

Banco Popolare ha pubblicato i risultati del terzo trimestre dell’anno e dei primi nove mesi. Al 30 settembre l’utile netto di pertinenza era pari a 323,613 milioni di euro, in calo del 30,7% rispetto all’anno scorso, quando il dato era di 467,078 milioni.

E’ calato invece dell’1,4% il margine di interesse rispetto a dodici mesi prima, a quota 1.344,9 milioni di euro. Nel solo terzo trimestre il margine di interesse è stato pari a 458,7 milioni, in aumento del 3,8% rispetto ai 441,8 milioni del secondo trimestre.

Aumento di capitale Banco Popolare necessario secondo analisti

A Piazza Affari il titolo Banco Popolare segna una flessione di oltre sei punti percentuali a 1,124 euro, una performance negativa ricondotta all’esito degli stress test effettuati dall’Autorità europea delle banche per verificare la solidità patrimoniale dell’istituto.

Ebbene, come si può intuire dall’andamento del titolo, il risultato del test non è stato positivo. Secondo L’Eba, infatti, per poter rientrare nei nuovi parametri Banco Popolare necessita di un capitale aggiuntivo di ammontare pari a 2,8 miliardi di euro, oppure a 1,8 miliardi se si ipotizza la conversione del bond soft mandatory.

Rating watch Fitch negativo su Unicredit e Banco Popolare

Fitch, una delle tre più importanti Agenzie di rating operanti al mondo, assieme a Moody’s e Standard & Poor’s, ha annunciato la messa sotto osservazione dell’outlook di numerosi istituti di credito italiani, tra cui anche il colosso bancario europeo Unicredit. Tale decisione segue quella relativa al downgrade sul debito sovrano dell’Italia; in particolare, su Unicredit, Fitch ha mantenuto e confermato il rating individuale del colosso bancario europeo, mentre il rating di sostegno base passa da “A” a “BBB+”.

Allo stesso modo, anche l’outlook di Fitch sul Banco Popolare è passato da “stabile” a “negativo” a fronte però del mantenimento dei rating di breve e di lungo termine del Gruppo bancario quotato in Borsa a Piazza Affari.

Azioni Banco Popolare non più da comprare secondo Intermonte

A Piazza Affari il titolo Banco Popolare segna poco dopo le 16:00 una flessione dello 0,39% a 1,284 euro dopo aver registrato nel corso del primo pomeriggio un calo di oltre due punti percentuali sulla scia della valutazione negativa arrivata alcune ore fa dagli analisti di Intermonte, secondo i quali le azioni dell’istituto bancario non sono più da acquistare.

Il broker ha infatti tagliato il rating sul titolo Banco Popolare portandolo da “speculative buy” a “neutral” e il target price da 1,5 a 1,3 euro.

Aumento di capitale Banco Popolare escluso da Saviotti

L’ipotesi che Banco Popolare decida di lanciare un aumento di capitale è stata categoricamente esclusa dall’amministratore delegato Pier Francesco Saviotti nel corso di un’intervista rilasciata ad Affari & Finanza e in cui non solo ribadisce che non ci sarà alcuna operazione di ricapitalizzazione ma aggiunge anche che si dimetterebbe immediatamente dal suo ruolo di amministratore delegato dell’istituto bancario nel caso in cui un’operazione di questo tipo dovesse essergli imposta.

Banco Popolare smentisce aumento di capitale

A pochi giorni dalla riunione del Consiglio di amministrazione, durante la quale secondo le indiscrezioni di stampa sarebbero stati definiti i dettagli dell’imminente aumento di capitale, Banco Popolare avrebbe smentito l’intenzione di avviare un’operazione di ricapitalizzazione.

A riferirlo è l’agenzia Mf-Dow Jones, a cui un portavoce della società avrebbe rivelato la non veridicità delle voci che parlano di un probabile aumento di capitale da parte dell’istituto bancario, affermando che non è in programma nessuna operazione di questo tipo.

Bilancio semestrale Banco Popolare gennaio giugno 2011

Il Banco Popolare ha annunciato di aver chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto di 191,4 milioni di euro, in grande calo dai 436,9 milioni dello stesso periodo dell’anno passato. Come sottolineato anche dalla banca, il risultato del primo semestre 2010 includeva crediti per imposte anticipate riguardanti Banca Italease per 286 milioni di euro.

Il risultato di gestione del gruppo è sceso del 2,5%, da 699,85 milioni a 682 milioni di euro, i proventi operativi sono calati dello 0,5%, da 1,89 miliardi a 1,88 miliardi di euro.

Banco Popolare prepara bond da 600 milioni per clientela retail

Il Banco Popolare, attualmente guidato da Pierfrancesco Saviotti in qualità di consigliere delegato, starebbe approntando le contromisure per migliorare la propria situazione finanziaria, tragicamente emersa a causa degli stress test bancari del 15 luglio 2011.

Banco Popolare, infatti, insieme ad altre 16 banche europee, rischierebbe davvero grosso se l’attuale crisi economico-finanziaria mondiale dovrebbe acuirsi, avendo fatto registrare un Core tier 1 compreso tra il 5 ed il 6% (il punteggio minimo per superare l’arduo test è, lo ricordiamo, il 5% a malapena superato dalla Banca italiana che, comunque, risulta tra le 6 più solide del panorama del Bel Paese).

Le strategie finora approntate, secondo alcune indiscrezioni che dovrebbero comunque trovare conferma, sarebbero due.

Piano industriale Banco Popolare 2013/2015

Ieri in serata è stato reso noto il piano industriale del gruppo Banco Popolare relativo al periodo 2013/2015 e approvato nel pomeriggio dal Consiglio di amministrazione.

Il piano, in particolare, prevede tra gli obiettivi che il gruppo conta di riuscire a realizzare un utile netto pari a 394 milioni nel 2015, in altre parole un tasso medio di crescita annua del 30% rispetto al 2010. Sempre nel 2015 i proventi operativi dovrebbero attestarsi a 2,08 miliardi, ovvero dovrebbero registrare una crescita del 7,8%, mentre il rapporto cost/income dovrebbe segnare una flessione del 56%.

Titolo Banco Popolare in rialzo per piano fusioni banca unica

Continua anche nel corso del pomeriggio la performance positiva realizzata dal titolo Banco Popolare e ricondotta in larga parte alle indiscrezioni di stampa circolate nel corso delle ultime ore in merito ad una probabile accelerazione del progetto di fusione banca unica.

Secondo quanto riportato da alcune fonti finanziarie, infatti, il consiglio di gestione e il consiglio di sorveglianza del gruppo bancario si riuniranno nel corso del fine settimane, probabilmente già oggi, per predisporre il piano di fusione in forza del quale verranno aggregate le principali banche controllate dal gruppo, ovvero Banca Popolare di Verona, Banca Popolare di Novara, Banca Popolare di Lodi e Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno.

Banco Popolare non esclude progetto Banca Unica

Ieri Pier Francesco Saviotti, Ad di Banco Popolare, in occasione della presentazione del piano industriale al 2013 con un’estensione al 2015, ha dichiarato che non ci saranno ulteriori aumenti di capitale, dopo quello da due miliardi di euro del febbraio scorso.

BP inoltre non ha alcuna intenzione di convertire il bond soft mandatory da un miliardo, ha detto Saviotti.

Banco Popolare vale almeno 3 euro

Quella di ieri è stata un’altra giornata difficile per i titoli bancari in particolare a Piazza Affari. Sugli istituti di credito continua a persistere la sfiducia degli investitori, inoltre ci sono tassi bassi, minime prospettive di rialzo e la ripresa dell’economia è molto lenta.

I moltissimi aumenti di capitale delle banche, tutti concentrati nello stesso periodo, hanno praticamente fatto esplodere la situazione.

Ieri a Milano Ubi Banca, in fase di aumento di capitale, ha perso il 3,3%, Mps ha perso il 3,1%, Bpm il 2,7%, Intesa Sanpaolo l’1,3%, Mediobanca l’1,7% ed Unicredit l’1,9%.