Massimo Sarmi, amministratore delegato di Poste Italiane, un un audizione alla commissione Trasporti della Camera ha dichiarato che il contratto di Poste italiane con la Cassa Depositi e prestiti per la raccolta del risparmio postale “presumibilmente avrà una durata piu’ ampia” degli attuali tre anni e potrebbe durare per 5 anni. “Sono in essere i lavori verso la fase conclusiva del nuovo contratto”.
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Sarmi ha continuato aggiungendo che “un’azienda come Poste italiane guarda avanti, ai mercati internazionali e ad acquisizioni che possono essere utili per sviluppare la crescita dei suoi asset”. “Più si cresce, più sappiamo che le attività regolamentate e di sviluppo richiedono capitali e una flessibilità ”
Il governo vuole che la quotazine di Poste Italiane sia fatta entro quest’anno, pur senza cedere il controllo di Poste, con la maggioranza del capitale che dovrebbe quindi restare allo Stato. Con il collocamento di Poste Italiane, oggi del tutto controllata dallo Stato italiano, il governo vuole ripetere il modello di altre privatizzazioni dei servizi postali a livello europeo.
A tal proposito Sarmi ha spiegato: “Ho avuto occasione di parlare con investitori internazionali in queste ultime settimane e tutti mi hanno manifestato interesse per questa attesa privatizzazione che punta a “rafforzare l’azienda sotto il profilo internazionale e nazionale”. Ha concluso Sarmi: “L’anno 2014 si presenta come un anno in cui il mercato dei capitali cerca investimenti di questa natura, di profili come Poste”.
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Sarmi ha precisato che serve “chiarezza nei confronti del mercato”. Proprio per procedere alla “ricognizione” di questi debiti e dargli “assoluta visibilita’”, ha riferito Sarmi, finora si sono riuniti gia’ “due tavoli” col governo e ne sono previsti altri.