Gli investitori rimangono in attesa delle decisioni della Federal Reserve, in merito alla futura riduzione del piano di sostegno economico da parte della Politica Monetaria. Secondo l’analisi fatta da  Giuseppe Sersale, Strategist di Anthilia Capital Partners Sgr “Bullard ieri sera ha provato a testare il sentiment, suggerendo che una lieve riduzione degli acquisti di asset tra una settimana sarebbe un giusto riconoscimento dei miglioramenti macro, e permetterebbe comunque alla FED di monitorare attentamente l’inflazione e nel caso invertire la marcia”.
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“Il presidente della FED di St Louis è considerato un po’ un “termometro” del FOMC, non appartenendo ne al gruppo dei falchi ne a quello delle colombe. A giugno, aveva dissentito con la stance di Bernanke, dichiarando che la FED avrebbe dovuto prestare maggior attenzione ai livelli bassi di inflazione. Il fatto che si dichiari favorevole ad un tapering, sia pure lieve, puo’ costituire un importante indizio del orientamento prevalente nel Comitee”.
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“Ma il monito di Bullard non ha impedito a Wall Street di segnare il nuovo massimo storico in chiusura e al $ di perdere ulteriore terreno contro €, a dimostrazione che lo spettro del tapering ha effettivamente perso gran parte del suo potere, almeno in US. Come accennavo ieri, la spiegazione più accettata è che la rimozione dello stimolo sia ormai nei prezzi, e poco importa se arriva ora o fra 3 mesi. Personalmente, mi convince di più la teoria dell’assuefazione: dopo 6 mesi di “al lupo” i mercati non ci credono più, e ritengono la FED il classico can che abbaia”.