L’Opa su Impregilo è ormai ai titoli di coda e si iniziano a fare i conti in tasca a Salini sull’esborso complessivo di questa scalata a leva sul general contractor italiano
L’Opa su Impregilo è ormai ai titoli di coda e si iniziano a fare i conti in tasca a Salini sull’esborso complessivo di questa scalata a leva sul general contractor italiano. Innanzitutto quello su Impregilo è il più grande takeover a debito avvenuto negli ultimi anni in Italia. Alla fine Pietro Salini dovrà pagare 420 milioni di euro: una vera e propria Opa low cost, con un costo nettamente inferiore alle attese. Il nuovo colosso delle costruzioni Impregilo-Salini avrà un fatturato di oltre 3,5 miliardi di euro.
Inoltre, la nuova entità si porterà in dote un debito, attualizzato al costo di oggi, di circa 350 milioni di euro. Il costo non-equity per Salini è inferiore ai 500 milioni di euro, ma quando fu annunciata l’Opa si parò di un esborso intorno a 1,4 miliardi di euro. Come ha fatto Salini a risparmiare così tanto denaro? Innanzitutto l’imprenditore capitolino ha messo le mani sul 90% di Impregilo in due fasi.
â–º GAVIO ESCE COMPLETAMENTE DA IMPREGILO
Nella prima fase ha raccolto l’85% in Opa e nella seconda un 7% dopo la riapertura per motivazioni tecniche. Salini è salito al 92%, ma scenderà al 90% nel giro di 90 giorni per ripristinare il flottante. Venerdì Salini ha venduto 4,2 milioni di azioni e il titolo ha chiuso a 4,09 euro. Salini ha speso 960 mlioni per controllare il 60% di Impregilo (il 29,9% era già in suo possesso) con un’Opa a 4 euro per azione.
► IMPREGILO: MAXI-DIVIDENDO 2012 SARA’ DI 1,49€
Grazie al maxi-dividendo di 1,49 euro, Salini incasserà quasi tutte le cedole: 540 milioni di 600 milioni di monte-dividendi. Altro denaro arriva dalla vendita della controllata brasiliana Ecorodovias: 900 milioni. Salini potrà così anche rimborsare più della metà del debito alle banche finanziatrici dell’Opa. Il costo toccherebbe i 420 milioni, ai quali andrebbero aggiunti 80 milioni per fees varie. La fusione Impregilo-Salini porterà in dote anche il debito di circa 220 milioni, ma poi arriveranno 350 milioni per la vicenda dell’inceneritore di Acerra.