La crisi economica ha inciso pesantemente anche sugli investimenti pubblicitari che nel 2009 caleranno complessivamente del..
Nel primo semestre 2009, in particolare, si è registrato il calo più pesante, ossia il 18% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, un risultato che va confrontato con quello analogo di altri paesi, tra cui il -13,5% del Regno Unito, il -12% degli Stati Uniti e il -19% della Spagna. Da questo punto di vista, invece, hanno retto meglio alla crisi economica paesi come la Germania (-1,5%) e la Francia (-3%).
I dati sono stati resi noti dal presidente dell’Upa (Utenti pubblicitari associati) Lorenzo Sassoli de’ Bianchi questa mattina a Milano.
Il problema, come mostrano i dati, non è circoscritto all’Italia ma investe tutto il mondo dove, almeno per ora, i segnali di ripresa sono inesistenti. Tuttavia, alla luce di questi dati, ha spiegato Lorenzo Sassoli de’ Bianchi, non c’è rassegnazione da parte degli addetti ai lavori ma piuttosto una realistica presa di coscienza di questo particolare momento in cui ci sono due categorie diverse di imprese, quelle che cercano di smuovere la situazione scegliendo di investire e quelle che, invece, preferiscono adottare un attegiamento prudente dal punto di vista degli investimenti.
Secondo i dati diffusi dall’Upa, che rappresenta l’85% circa degli investimenti complessivi, nel 2009 il 40% delle aziende associate ha confermato o incrementato gli investimenti del 2008 mentre il 60% ha scelto di ridurli.
Questo 60%, ha spiegato il presidente Sassoli de’ Bianchi, è prevalentemente composto da piccole e medie imprese che sono state messe a dura prova dalla crisi economica e che sono state costrette a ridurre gli investimenti pubblicitari per far fronte al calo di fatturato e redditività .
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