Non ha accennato a rallentare la domanda per i bond italiani...
Il rapporto tra domanda e offerta è stato buono, soprattutto considerando i valori delle precedenti aste, ed anche i prezzi hanno tenuto abbastanza bene nonostante la non facile situazione economica generale.
Come rilevato dagli esperti, con l’aumento dei rendimenti, sale il costo del finanziamento sui mercati per il Tesoro italiano, ma l’incremento non è così elevato se paragonato a quello di altri paesi europei.
Gli analisti di Unicredit hanno fatto notare come il costo del finanziamento sui 6 mesi sia salito di 28 punti base rispetto all’asta del mese precedente, un valore comunque molto più basso rispetto a quello fatto registrare dall’asta spagnola, con il bond a 6 mesi che ha segnato un aumento di 80 punti base.
La differenza di spread tra il bond italiano e spagnolo è di 63 punti base, inoltre la Spagna non é riuscita a collocare nemmeno la quota minima dell’importo annunciato mentre in Italia è stato piazzato tutto quanto annunciato in asta.
Guardando anche al successo dell’asta sulla scadenza 2 anni, l’Italia si conferma come il Paese più affidabile nell’ambito dei Paesi periferici dell’Eurozona.