La fiducia dei consumatori nel mese di settembre è scesa a 48,5 punti, dai 53,2 punti del mese di agosto.
Si tratta del valore più basso registrato dal febbraio scorso ad oggi, e testimonia come i cittadini americani siano preoccupati dalla debolezza del mercato del lavoro e dall’economia del paese.
A febbraio la fiducia dei consumatori era a quota 46,4 punti, mentre un buon valore dovrebbe essere superiore ai 90 punti, segno di un’economia solida.
Nonostante questo risultato Wall Street, contrastata per tutta la seduta, ha chiuso con leggeri rialzi: Dow Jones +0,43%, Nasdaq +0,41%, S&P 500 +0,48%.
Tuttavia il dato sulla fiducia dei consumatori preoccupa gli analisti, dal momento che i consumi rappresentano da soli il 70% del Pil degli Stati Uniti.
A seguito della notizia il dollaro americano si è notevolmente indebolito, soprattutto nei confronti dell’euro, con il cambio che è schizzato a quota 1,358, vale a dire il livello più alto sul dollaro da aprile scorso.
Il dollaro è sceso anche nei confronti dello yen giapponese, chiudendo a quota 83,83, il livello più basso da inizio settembre.
Nel frattempo i bond americani hanno toccato i minimi, infatti il il Tesoro degli Stati Uniti ha venduto 35 miliardi di obbligazioni a cinque anni al tasso annuale dell’1,260%, il valore più basso di sempre per un titolo di questo genere in America.
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