Manca ormai poco più di un mese all’assemblea degli azionisti di Fiat Industrial, prevista per il prossimo 9 luglio, che dovrà dare il via libera alla fusione con la controllata americana Case New Hollande (Cnh)
Manca ormai poco più di un mese all’assemblea degli azionisti di Fiat Industrial, prevista per il prossimo 9 luglio, che dovrà dare il via libera alla fusione con la controllata americana Case New Hollande (Cnh). L’operazione sarà una fusione per incorporazione di Fiat Industrial in una newco di diritto olandese (Fi Cbm Holdings NV), interamente controllata dalla società italiana. Per Cnh l’appuntamento decisivo per l’approvazione del merger è stato fissato per il 23 luglio, quando sarà convocata l’assemblea straordinaria. In quell’occasione chiaramente sia Exor che Fiat Industrial voteranno a favore.
Gli azionisti di Fiat Industrial riceveranno 1 azione ordinaria della newco per ogni azione ordinaria posseduta di Fiat Industrial. Gli azionisti di Cnh, invece, avranno 3,828 azioni della newcoper ogni azione posseduta in Cnh. Quando la fusione sarà finalizzata, i soci delle due società che parteciperanno alle assemblee straordinarie potranno anche beneficiare del diritto di ricevere 1 azione a voto speciale per ogni azione ordinaria della newco.
â–º FIAT INDUSTRIAL SBARCA A WALL STREET
Il prezzo del diritto di recesso per gli azionisti di Fiat Industrial è stato fissato a 8,897 euro. Attualmente la valutazione corrente è di 8,995 euro. Stamattina il titolo sale dell’1,3% e ha già toccato un massimo di giornata a 9,09 euro, il livello più alto degli ultimi sette giorni. Entro fine agosto la newco Fi Cbm Holdings sarà quotata sul Nyse, alla borsa di New York, e successivamente anche alla borsa di Milano.
â–º FIAT INDUSTRIAL BOCCIATA DA BERENBERG
Secondo gli esperti di Equita Sim l’intero processo di fusione e quotazione in borsa della newco si completerà entro la seconda metà di settembre 2013. Il broker ha ribadito il suo giudizio “hold†sulle azioni FI con un target price fissato a 9,5 euro. Secondo Intermonte, però, c’è il rischio che il titolo possa uscire dall’indice di riferimento FTSE MIB.