La nuova tassazione imposta dal governo alle aziende del settore energetico (la cosiddetta "Robin tax") ha spinto diverse banche d'affari ha...
L’ultimo intervento di questo tipo è arrivato questa mattina da Goldman Sachs, che ha comunicato di aver deciso di rivedere al ribasso il target price sul titolo Enel portandolo da 5,5 a 5,3 euro. La decisione, come ha spiegato la banca d’affari, deriva dal taglio delle stime relative all’utile per azione del periodo compreso tra il 2011 e il 2015 attuato in considerazione dell’impatto che avrà la nuova tassazione.
Allo stesso tempo, inoltre, Goldman Sachs ha deciso di tagliare il target price anche sul titolo Enel Green Power portandolo a 1,5 euro dai precedenti 2,3 euro, alla luce dell’impatto che la nuova tassazione introdotta dal governo avrà sulla controllante Enel.
Il giudizio complessivo della banca d’affari sui due titoli resta però sostanzialmentre positivo, in quanto sia per Enel che per Enel Green Power è stato confermato rating “buy”.
La Robin tax, ricordiamo, prevede che per tre anni d’imposta a partire da quello in corso le aziende facenti parte del settore energetico subiranno un incremento di quattro punti percentuali dell’addizionale Ires sui bilanci. E’ stato previsto inoltre un ampliamento dei soggetti che vi rientrano, in quanto d’ora in avanti saranno soggette al pagamento tutte quelle imprese i cui ricavi supereranno i 10 milioni di euro, menrtre in precedenza vi rientravano solo le imprese i cui guadagni superavano i 25 milioni di euro.
A Piazza Affari i due titoli non risentono del taglio del target price, Enel segna infatti un rialzo del 2,39% a 3,334 euro, mentre Enel Green Power segna un rialzo del 2,01% a 1,524 euro.